CAPITOLO SETTE- seconda parte

3.5K 117 9
                                    




Io e Lucas abbiamo passato il resto della mattinata seduti sul divano a guardare la tv. Pensavo che avrebbe fatto di tutto per portarmi a letto, visto come si è comportato prima, invece è stato rispettoso, mi ha abbracciata senza dire nulla, siamo stati in silenzio a goderci la tranquillità di quella che una volta era la nostra routine.

Prendo il cellulare prima di andare in cucina per preparare il pranzo, e mi affretto a rispondere ai messaggi che mi sono arrivati.

"Mon chèrie oggi ti raggiungo all'atelier, così chiacchieriamo un po' e ti aiuto a sistemare. Tutto bene con Lucas ieri sera?"

Rispondo a Pierre che sto bene, ma gli spiegherò tutto oggi quando ci vediamo, la sua risposta non tarda ad arrivare.

"Ok bonbon. Un bacio"

Trovo un altro messaggio da un numero sconosciuto, lo apro e capisco subito di chi si tratta.

"Ciao Penny, mi sono fatta dare il tuo numero da Pierre, una sera di queste possiamo vederci per bere qualcosa tra ragazze, chiederò anche ad Aubree. Ovviamente quando Lucas tornerà in Italia, non voglio rubarvi tempo prezioso. Un abbraccio".

E subito dopo un secondo messaggio.

"Ah dimenticavo, sono Sabrina".

Sorrido al pensiero di quanto credevo fosse antipatica appena conosciuta, invece si sta rivelando una ragazza davvero dolce e carina.

"Ciao Sabrina, assolutamente sì, dobbiamo organizzare. Un bacio".

Invio il messaggio e mi affretto a cucinare una minestra calda, il tempo non è dei migliori fuori, fa freddo e sembra stia per piovere, senza contare il fatto che non ho molta voglia di mettermi ai fornelli oggi, quindi ci accontenteremo di una buona minestra calda.

Il tipico pranzo da ospedale insomma.

Non è da ospedale, a chi non piace una minestra calda in una giornata così fredda?

Lucas si alza e mi raggiunge in cucina.

<<Minestra?>>, domanda con il sorriso. Sapevo che avrei fatto centro, a lui è sempre piaciuto mangiare la minestra d'inverno, per la gioia di sua mamma che odia cucinare, una delle poche donne italiane che non amano stare in cucina.

<<Si, so quanto ti piace>>.

Lui mi abbraccia da dietro e mi lascia dei caldi baci sulla nuca, sulla spalla per poi finire sul collo. Il mio punto debole.

<<Lucas, sto cucinando>>, dico piano.

<<Mmm>>, si limita a fare un sussurro

Mi gira verso di sé e si appoggia con le mani al bancone per incastrarmi.

<<Non puoi scappare ora>>, ha quel ghigno sul viso che mi fa capire subito le sue intenzioni.

Ritiro immediatamente quello che ho detto prima.

<<Si che posso, devo cucinare perché fra poco devo andare in atelier a lavorare>>, cerco di sgattaiolare al di sotto delle sue braccia ma lui mi blocca subito.

<<Possiamo anche non mangiare, non è di minestra che ho voglia in questo momento>>, mi bacia il collo lentamente, è furbo, lo sa che facendo così mi convincerà in meno di zero secondi.

Se vogliamo far funzionare le cose non posso evitare per sempre di fare l'amore con lui, prima o poi succederà, e li capirò se le sensazioni che provavo una volta sono ancora le stesse, sarà la mia prova del nove.

A Parigi ho capito cos'è l'amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora