CAPITOLO NOVE

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"La moda è quella che viene suggerita e che spesso conviene evitare, lo stile è ciò che ciascuno ha e che deve conservare per tutta la vita".

GiorgioArmani



Lo squillante suono della terza sveglia di stamattina mi fa alzare di soprassalto. È finalmente arrivato il tanto atteso giorno della cena a casa dei ragazzi, ed oggi ho intenzione di passare la giornata ai fornelli.

Ieri sera il povero Pierre ha cercato di convincermi ad uscire per almeno tre ore, ci mancava poco e si sarebbe presentato sotto casa, ma sono tornata dall'atelier così tardi che non ho avuto nemmeno la forza di farmi una doccia prima di buttarmi nel letto.

Sto lavorando giorno e notte per finire alcuni capi da esporre in negozio, sono così eccitata all'idea di vederli sfilare per le strade di Parigi che la mattina mi sveglio prestissimo per correre al lavoro e ci rimango fino alla sera tardi, sono stanca ma non potrei esserne più felice di farlo.

Oggi, però, ho deciso di concedermi una mattinata di riposo, ho bisogno di recuperare un po' di ore di sonno e visto che voglio essere carica per cucinare ho posticipato la sveglia una o due volte.

Più tre o quattro direi.

Buongiorno anche a te simpaticissima vocina nella mia testa.

Mi alzo con calma per farmi una calda vasca, la lascio riempire mentre in cucina metto a scaldare una tazza di latte e preparo i cereali al cacao.

Ho pensato per tutta la notte a cosa poter cucinare per i ragazzi stasera, la mia perenne indecisione su cosa preferisco tra lasagne e risotto al barolo mi perseguita anche qui a Parigi, ma per fargli assaporare i veri sapori della tradizione, ho optato per un buon piatto di lasagne.

Le preparavo sempre con nonno, lui si alzava la mattina per mettere il ragù sul fuoco, e quando mi svegliavo preparavamo la pasta insieme. Questa sarà la prima volta che le cucinerò senza di lui, mi sento strana, non trovarlo già in cucina che prepara tutto mi fa sentire un vuoto al cuore impossibile da colmare.

La scatola con i suoi ricordi è ancora in camera mia, non riesco a trovare il coraggio di aprirla, voglio aspettare di sentirmi pronta ad affrontare di nuovo tutto.

Accendo il fuoco, metto la pentola per iniziare a far cuocere i primi ingredienti e sistemo tutto il disordine della mia colazione, quando cucino voglio che ci sia tutto in perfetto ordine, sono una maniaca del controllo.

L'acqua bollente della vasca mi rilassa i muscoli, le canzoni in sottofondo mi aiutano a liberare la mente, se fosse per me rimarrei in ammollo per tutta la giornata.

Signore e signori vi presento la sirenetta.

Com'è possibile che tu sia così fastidiosa anche di prima mattina?

È quasi mezzogiorno in realtà.

Il mio cellulare inizia a squillare, interrompendo la mia conversazione con... me stessa.

<<Pronto>>.

<<Bonbon, sento profumo di cibo italiano dal letto della mia camera>>, trattengo un sorriso.

<<Ah sì? E cosa sto cucinando?>>.

<<Pizza?>>.

<<No>>, non indovinerà mai.

<<Pizza con i funghi?>>.

<<No>>, non posso fare a meno che scoppiare a ridere.

<<Pizza con l'ananas?>>, per poco non mi cade il cellulare nella vasca.

<<Da orgogliosa italiana fingerò di non aver sentito queste tue ultime parole>>, mi vengono i brividi solo a pensarci.

A Parigi ho capito cos'è l'amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora