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*Rebeka's pov*

Mi ero appena sdraiata sul nuovo letto, decisamente più comodo dei sacchi a pelo sul pavimento del Casolare, quando Ashley sfondò praticamente la porta della stanza ed entrò ansimando.
"Ma che succede?" chiesi mettendomi a sedere. Lei si sedette sul letto a fianco al mio "Cosa ti ha detto?"
"Lavoravamo per loro" disse lei d'un fiato "Io ero una specie di spia, tu e Thomas eravate degli scienziati"
Io non ebbi una vera e propria reazione, semplicemente sospirai e la guardai un po' affranta.
"Lo sospettavo" dissi alla fine.
"Ha anche detto che ci siamo ribellati"aggiunse, cercando di convincere più se stessa che me.
"Ti ha detto perché ti ha chiamata figlia?" chiesi io cambiando argomento. Lei sospirò e spostò lo sguardo sul pavimento. Sapevo che faceva così quando non voleva parlare di qualcosa.
"Non è la mia più grande preoccupazione al momento" rispose semplicemente. Poi però le si illuminarono gli occhi e mi guardò con uno strano sorriso furbo che non prometto niente di buono.
"Qual è il piano per raggiungere gli altri?" chiese ansiosa di sapere la risposta. Io ricambiai il sorriso e mi alzai dal letto.
Cinque minuti dopo stavamo praticamente strisciando nei condotti d'areazione di quel posto, io davanti e Ashley che mi seguiva subito dopo.
"Ma sei sicura di sapere dove stiamo andando?" chiese con impazienza.
"Abbi un po' di fiducia caspio!" esclamai seccata a mia volta. La sentii sospirare prima di continuare a seguirmi.
"Sai, avere davanti il tuo sedere non è la migliore esperienza della mia vita" scherzò lei. Sentii la sua risata contagiosa subito dopo che riempiva i tunnel vuoti e sporchi.
"Perché no? Il mio sedere è bellissimo" risposi ironica, forse. Subito dopo scoppiai a ridere.
"Passi troppo tempo con Minho" mi prese in giro lei.
Mi sentii come scivolare e questo mi portò ad inchiodare all'improvviso, e per evitare di finire contro il mio fondoschiena lei cercò di reggersi sulle ginocchia, tirando però una testata verso il soffitto.
"Ahia" commentò massaggiandosi la parte colpita mentre trattenevo una risata.
"Siamo arrivate" dissi guardando una grata rettangolare vicina ai miei piedi. La scavalcai, in modo da ritrovarmi faccia a faccia con lei. Passai i polpastrelli sui bordi della nostra uscita di salvataggio, cercando un modo di tirarla via.
"Potremmo fare leva e-" mi interruppi perché Ashley tirò un calcio al centro della grata, che si scardinò e cadde a terra rumorosamente.
"Oppure possiamo fare così" ironizzai io mentre lei mi guardava soddisfatta. Andò prima lei, calandosi agilmente giù dalla grata, appendendosi con le braccia per poi atterrare a piedi uniti. Dopodiché provai io, che un po' meno agilmente mi aggrappai alla grata. Purtroppo persi l'equilibrio e scivolai con una mano, per poi lasciarmi andare e atterrare dritto sulla mia amica, con un leggero urlo. Non riuscii a smettere di ridere neanche mentre mi rialzavo e aiutavo la ragazza che avevo appena atterrato, sperando che non mi prendesse a schiaffi. Mi girai verso le altre persone presenti nella stanza e notai che tutti i ragazzi scioglievano la tensione nei muscoli, come se all'inizio si fossero preparati a prenderci a pugni. Appena vidi Newt gli corsi in contro e lo abbracciai, mettendo una mano tra i suoi capelli e annusando il suo profumo.
"Le ragazze di sera non dovrebbero fare cose del tipo mettersi lo smalto o intrecciarsi i capelli e fare gossip?" chiese ironico Thomas prima che Ashley lo fulminasse con lo sguardo
"Scherzo" aggiunse lui sorridendo prima di andare in contro alla ragazza e baciarla.
"Si Minho che bello vederti! Anche tu ci sei mancato tanto! Sul serio, non la smettiamo di pensare a te e ai tuoi capelli fantastici!" commentò Minho ironico facendo scoppiare tutti a ridere. Così io e Ashley abbracciammo l'asiatico in contemporanea.
"Molto commovente, davvero, ma ora potreste per favore andare a dormire?" esordì Frypan "Che dopo la giornata di oggi non ce la faccio più a fare niente"
Non potei fare a meno che concordare, così seguii Newt sul suo letto, precisamente sopra a quello di Thomas, dove lui e Ashley si erano già accoccolati sotto le coperte, e mi sdraiai. Newt si sdraiò accanto a me e appoggiai la testa sul suo petto. Avrei voluto che il tempo si fermasse a quel momento. Eravamo al sicuro, liberi di essere dei normali adolescenti che infrangono regole su regole per passare la maggior parte del tempo insieme. Mi alzai per vedere Newt sorridere e gli stampai un veloce bacio sulle labbra.
"Ho ancora quel brutto presentimento" sussurrai io riappoggiando la testa al suo petto. Lui iniziò ad accarezzarmi i capelli.
"Come mai?" chiese lui.
"Non lo so, non mi fido di queste persone. Ora che siamo con loro più che mai"
"Nemmeno io, ma per ora siamo al sicuro e dovremmo goderci questo momento, non possiamo sempre pensare a scappare, siamo solo dei ragazzini dopotutto" sospirò lui. Aveva ragione, come sempre.
"Ti amo" sussurrai chiudendo gli occhi
"Ti amo anch'io" mugugnò lui in risposta prima che io mi riuscissi ad addormentare cullata dal suo profumo e dalle sue carezze.

Maze Runner || PHASE TWODove le storie prendono vita. Scoprilo ora