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*Rebeka's pov*

Ancora non riuscivo a credere che Ashley fosse riuscita a trascinarmi a questa festa. Lei era al bancone con Thomas, Minho e altri ragazzi, mentre io presi coraggio e mi diressi verso Newt. Appena mi vide spalancò le braccia e mi lasciò un leggero bacio.
"Come va?" chiese lui squadrandomi come se potesse in qualche modo leggermi nel pensiero.
"Non lo so, è solo che ho davvero un brutto presentimento su questo posto, dopo quello che Ashley ha scoperto è anche peggio"
Lui sospirò e mi prese la mano.
"Dovremmo fidarci di più di queste persone, alla fine ci hanno salvato, dato un tetto, vestiti puliti e tutto quello di cui abbiamo bisogno" iniziò lui "E anche loro sono stati sotto il controllo della WCKD"
"Sempre se quello che ci hanno detto è vero" ribattei io alzando un sopracciglio. Mi innervosiva questo suo comportamento ottimista, insomma era ingenuo, io ero solo realista.
"Allora perché sei venuta a questa festa se hai intenzione di essere paranoica?" chiese lui alzando un po' la voce. Questo modo di fare mi lasciò spiazzata. Perché si comportava così?
"Beh forse perché volevo passare del tempo con il mio ragazzo!?" esclamai io di rimando.
"Forse è meglio farlo un'altra volta" rispose lui secco, prima di girarsi ed andarsene. Rimasi spiazzata per un attimo. Non avevamo mai litigato o discusso, e mi faceva male stare così con lui. Era sempre stato la mia fonte di sicurezza e in quel momento in cui non mi sentivo al sicuro, stare lontana da lui era l'ultima cosa di cui avevo bisogno. Cercai con lo sguardo Thomas e Ashley sperando di poter parlare con loro, ma li vidi abbracciati a ballare un lento ed ebbi un tuffo al cuore. Perché io e Newt non potevamo risolvere i problemi come facevano loro? Perché deve sempre essere tutto così difficile? Vidi Minho seduto al bancone del bar e mi avvicinai. Appena mi sedetti lui notò che c'era qualcosa che non andava.
"Che è successo?" chiese lui guardandomi negli occhi.
"Io e Newt abbiamo discusso" risposi semplicemente. Minho mi guardò un po' tristemente, per poi sorridere come un'idiota.
"Questo vuol dire che sei single?" chiese lui ironico. Io scoppiai a ridere, mi ci voleva proprio. Non so come facesse quel ragazzo, era nella nostra stessa situazione stressante ma sembrava sempre tranquillo e sorridente. Non so cosa avremmo fatto senza di lui.
"Ad ogni modo, se quella risata era un rifiuto, dovrei provarci con qualcuno" aggiunse Minho "Solo che per quanto io sia bellissimo..."
"Modestamente" lo interruppi io
"... Non ho idea di come si faccia ad approcciare con una ragazza" concluse lui.
"Scherzi vero?" chiesi io divertita "Praticamente tutte le ragazze del gruppo B vorrebbero essere al mio posto sta sera, e poi ci siamo io e Ashley con cui fare pratica"
Lui scoppiò a ridere e io mi sentii leggermente meglio, la sua risata era contagiosa.
"Comunque sia, dovresti sul serio provarci" dissi io "Avvicinati ad una ragazza, prendila in braccio e portala a ballare"
Lui si soffermò un attimo a pensarci, poi annuii e mi guardò sorridendo stupidamente. All'improvviso mi sentii sollevare in aria e rimasi a penzoloni sulla schiena di Minho, mentre lui mi teneva le gambe con le mani e si avviava ridendo verso la pista da ballo.
"Non intendevo me!" esclamai io ridendo "Minho! Mettimi giù!"
Lui rise e finalmente mi rimise con i piedi per terra. Poi fece un buffo inchino e mi porse la mano, che io accettai.

Passai il resto della sera a ballare con Minho, cercare di impedirgli di provarci con ogni ragazza presente nella stanza e allo stesso tempo cercavo di far bere il meno possibile ad Ashley. L'ultima parte non mi riuscì molto bene, anzi, sia lei che Thomas erano parecchio su di giri, ma almeno si stavano divertendo. Tutto questo mi aiutò in un certo senso, perché non pensai a Newt per tutta la sera. Mi accorsi anche che passare la maggior parte del tempo con lui non mi faceva bene, cioè si io lo amavo, ma non potevamo sempre essere io e lui.
Ad un certo punto rimasi al bancone da sola, e il biondino che non volevo vedere si avvicinò lentamente.
"Che c'è?" chiesi io infastidita. Non volevo trattarlo male, ma la discussione di prima e l'intera serata mi avevano trasformata in un fascio di nervi.
"Volevo solo vedere se il momento di prima era passato" rispose lui.
"Magari non era un momento! Magari semplicemente questo è quello che sento!" ribattei io a tono. Lui mi guardò un attimo confuso, poi assunse un'espressione arrabbiata che non gli avevo mai visto prima.
"Forse dovresti provare a chiederti come mi sento io invece di concentrarti solo su te stessa e le tue paranoie?!"
Questo mi fece parecchio male.
"Quindi adesso sarei un'egoista?!" stavamo praticamente urlando "Sai una cosa, goditi il tuo divertimento in questo posto di merda!"
"Si esatto, e tu goditi il tuo stato di ansia perenne"
Io lo guardai un secondo mentre cercavo di reprimere le lacrime agli occhi. Tirai un sospirò e cercai di tranquillizzarmi.
"Forse non ci capiamo più come prima" dissi acida. Lui mi guardò prima con rabbia, poi vidi solo tristezza nei suoi occhi scuri.
"Già" sospirò "Forse ci serve solo un po' di tempo"
Si girò e se ne andò a grandi passi. Io rimasi immobile, come se le mie gambe non rispondessero ai miei comandi. Mi sentii sprofondare e le lacrime iniziarono a bagnarmi il viso. Come avevamo fatto ad arrivare a questo punto? Mi aveva appena mollato e io l'avevo lasciato andare via, così. Vidi Minho avvicinarsi per accertarsi che stessi bene, ma prima che potesse succedere qualsiasi altra cosa corsi fuori dalla sala, superando Thomas ed Ashley. Corsi a perdifiato finché non arrivai nei dormitori, vuoti grazie a dio. Non mi presi neanche la briga di spogliarmi, mi sdraiai sul letto e strinsi il cuscino senza mai smettere di singhiozzare. Ripensai ai bei momenti nella Radura, e rimpiansi di non essere rimasta lì. Forse se non avessimo mai trovato l'uscita sarebbe stato meglio, e ora mi troverei davanti al falò, abbracciata a Newt, sorseggiando la bevanda di Gally e sentendo Minho fare qualche battutaccia. Ripensando a tutto questo le lacrime raddoppiarono e mi coprii la bocca per soffocare qualche singhiozzo.

Passai tutta la notte così, o almeno molte ore, semplicemente piangendo. Non solo per Newt, ma per tutta la situazione. La maggior parte delle ragazze del gruppo B non tornarono a dormire, mentre quelle che tornarono al dormitorio non si accorsero dei miei occhi rossi, del trucco sbavato e del cuscino bagnato. Sentii la porta aprirsi verso le 3 di notte probabilmente, e scorsi una gonna rossa avvicinarsi al mio letto. Ashley appoggiò le sue scarpe ai piedi del suo letto e stava per cambiarsi quando notò che ero ancora sveglia.
"Hey" mormorò sorridendo. Probabilmente notò le mie condizioni, perché il sorriso si spense lasciando spazio ad un'espressione preoccupata, mentre si avvicinava e si sedeva sul letto accanto a me.
"Cos'è successo?" chiese dolcemente posandomi una mano sul braccio, cosa che mi fece scoppiare a piangere di nuovo. Tra le lacrime riuscii a dire solo "mi ha lasciato".
Ashley si sdraiò subito accanto a me e io appoggiai la testa al suo petto mentre lei mi stringeva in un abbraccio rassicurante.
"Shhh" sussurrò mentre singhiozzavo e le sporcavo il vestito di trucco "Va tutto bene"
Passarono minuti interminabili in cui Ash cercava di rassicurarmi in ogni modo, finché finalmente non mi calmai e riuscì a prendere sonno.

Maze Runner || PHASE TWODove le storie prendono vita. Scoprilo ora