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*Ashley's pov*

Continuavo a correre a perdifiato mentre le persone attorno a me si rivoltavano contro la WCKD e sparavano alla cieca. I soldati iniziarono ad andare in ritirata, così mi fermai di scatto e mi voltai. Non aveva senso che si ritirassero, avrebbero potuto batterci. Vidi una scena agghiacciante: molti ragazzi erano svenuto e venivano trascinati dentro ai jet, compresi Minho e Rebeka. Vidi la mia amica dimenarsi un'ultima volta, prima di perdere i sensi e lasciarsi trascinare all interno.
Urlai, fino a sentire la gola secca. Non potevo fare altro in quel momento se non urlare. Non riuscivo neanche a piangere, nessuna lacrima o parola poteva descrivere quello che provavo in quel momento. Avevamo perso, e stavano portando via le persone che amo. Newt si slanciò in avanti urlando a sua volta, ma Thomas lo fermò e lo tenne fermo in ogni modo possibile mentre il biondo scalciava e si dimenava. Nel frattempo i jet chiusero le porte e accesero i motori. Fu questione di secondi prima di vederli volare via, insieme alla mia famiglia e alle persone che amavo di più. Caddi sulle ginocchia, perché non ero in grado di fare altro. Tutti intorno a me sparì, fu come se al mondo fossimo rimasti soltanto io e il dolore che provavo in quel momento. Solo qualche ora prima progettavamo un futuro tutti insieme, mentre ora niente aveva più senso. Mi si appannò la vista ed ebbi un senso di nausea. Non lo combattei, non aveva più senso. Avevo passato tutta la vita a combattere per qualcosa ed eccomi li, dopo fallimenti su fallimenti, a perdere altre persone che amavo restando ferma e impotente. Mi lasciai andare sul pavimento, perdendo i sensi poco dopo.

Mi svegliai sopra a delle coperte e ci misi un po' a realizzare tutto quello che era successo. Mi alzai di scatto cercando di scacciare dalla testa l'immagine di Rebeka e Minho che venivano trascinati via. Mi accorsi di essere sul pavimento e che ormai era giorno. Mi alzai in piedi e mi guardai intorno: i sopravvissuti erano tutti ancora lì, anche se per poco a giudicare dagli zaini che portavano in spalla carichi di roba. Andai verso Thomas, che stava preparando uno zaino tristemente, accanto a Newt, Katherine e Jackson.
"Che state facendo?" chiesi io ad alta voce fermando Thomas, che mi guardò negli occhi sconsolato.
"Andiamo a Porto Sicuro con gli altri" rispose con la voce roca.
"Cosa?! Perché?" esclamai io di nuovo, togliendogli nuovamente lo zaino dalle mani. Lui sospirò e mi mise una mano sulla spalla.
"Non raggiungeremo mai Porto Sicuro senza gli altri e per Rebeka e Minho non c'è più niente che possiamo fare, è finita"
Non riuscivo a crederci.
"Ci arrendiamo così?!" chiesi alzando ancora di più la voce, attirando l'attenzione di quasi tutti i presenti "Sul serio volete lasciare perdere così?"
Molti abbassarono la testa ma la maggior parte si avvicinò lentamente a me e io lo guardai uno per uno. Non erano tanti i sopravvissuti.
"Sentite, non conosco praticamente nessuno di voi, ma se siete arrivati vivi a questo momento vuol dire che avete combattuto! E lo capisco, più di chiunque altro cosa vuol dire perdere, accumulare fallimenti su fallimenti" iniziai ad alza voce mentre tutto mi guardavano "E ci sono inevitabilmente momenti come questo, in cui l'unica cosa che vorremmo fare è arrenderci e scappare, ma non possiamo. Io non posso." Feci una pausa "Non posso andare avanti sapendo a quello che ho rinunciato, perché ieri notte non hanno preso i miei amici, hanno preso la mia famiglia!"
Dalle facce di tutti capii di aver colpito in pieno.
"Non voglio dire a mio figlio che sua madre, pur di salvarsi il culo, ha lasciato indietro persone che amava" continuai alzando ancora la voce "Io personalmente non ho intenzione di andare a Porto Sicuro finché non riavrò indietro tutta la mia gente, finché quei figli di puttana non saranno morti tutti e finché mio padre non avrà un buco in testa!"
Sentii alcune esclamazioni quando conclusi la frase.
"Ci stai chiedendo di rischiare di nuovo la vita per la causa?" chiese un uomo accanto a me.
"No, vi sto ricordando che la nostra gente non è morta, e in questo momento stanno probabilmente pensando al momento in cui andremo a salvarli! Vi sto dicendo che io non credo alla causa, ma voglio la mia fottuta vendetta!" feci una pausa per respirare "Io sono disposta a rischiare la mia vita, a rischiare quella di mio figlio, pur di provarci"
Seguirono diversi momenti di silenzio e pensai di non averli convinti davvero.
"Anche a costo di farlo da sola" conclusi alla fine come ultimo tentativo, prima di raccogliere lo zaino da terra, la mia pistola e fare per andarmene. Appena mi girai sentii un lento applauso, così mi girai nuovamente.
"Nel discorso biondina, complimenti!" commentò Jorge fermando l'applauso "È chiaro che ora comandi tu, noi siamo con te" disse guardando tutti i sopravvissuti, che annuirono uno per uno. "Qual è il piano?"

Maze Runner || PHASE TWODove le storie prendono vita. Scoprilo ora