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*Ashley's pov*

Passarono più o meno tre ore dall'esplosione e stavamo ancora camminando nel deserto. Ero rimasta indietro con Katherine perché non mi andava di restare con Thomas, non finché Brenda gli stava appiccicata.
"Allora, come va?" chiese la rossa rompendo il ghiaccio
"Ti direi bene, ma finché quella gira intorno a Thomas non va bene" risposi io abbastanza acida. Lei sorrise leggermente.
"Si beh, non che abbia conosciuto molte persone nella mia vita, ma non mi piace per niente" disse Katherine. Aveva ragione, a parte gli scienziati che la torturavano ogni giorno e noi non ha conosciuto molte persone. Il senso di colpa mi pervase.
"Mi dispiace tanto" mormorai io guardando per terra. Lei si fermò sul posto e mi fissò.
"Perché?" chiese gentilmente. Io alzai lo sguardo e incontrai i suoi occhi verdi.
"Perché ti hanno torturato per tutta la vita e io ero uno dei capi, avrei potuto fare qualcosa e invece ho preferito essere dalla parte sbagliata..." risposi io "Nemmeno una vita intera basterebbe per farmi perdonare per quello che ti hanno fatto, ma sappi che ci sono per qualsiasi cosa tu abbia bisogno... Insomma, quando hai bisogno di un'amica io sono qui"
Le si illuminarono gli occhi, per poi riempirsi di lacrime. Fece un passo verso di me e mi abbracciò dolcemente. Rimasi spiazzata all'inizio, ma poi ricambiai.
"Grazie" mormorò lei "Non ho mai avuto un'amica... e ti avevo già perdonata comunque"
Io sorrisi e mi staccai dall'abbraccio, mentre Katherine sorrideva e si asciugava le lacrime in viso. Fu la prima volta che la guardai bene: aveva uno spruzzo di lentiggini rossastre sul nasopiccolo, i capelli rossi, mossi e lunghi, come i miei. Aveva gli occhi di un verde scuro che sembrava quasi bluastro con quella luce. Era più magra di me, ma a parte quello e il colore dei capelli eravamo molto simili.
"Posso farti una domanda?" chiese lei ricominciando a camminare, distogliendomi dai miei pensieri.
"Certo, dimmi" risposi io andandole dietro.
"È vero che tra te e Minho c'è stato qualcosa?" chiese arrossendo leggermente e io scoppiai a ridere.
"Solo un bacio, parecchio tempo fa" risposi io sorridendo "È il mio migliore amico e quella è stata un'esperienza e basta, giusto per capire se ci fosse qualcos'altro. Per farti capire, dopo esserci baciati siamo scoppiati a ridere e abbiamo fatto a gara a chi arrivasse prima alle cucine per rubare il cibo"
Lei rise a sua volta e mi accorsi che era davvero bella, ora capisco perché Minho la guardava sempre. In confronto io impallidivo.
"È tutto tuo" aggiunsi ammiccando alla ragazza che sorrise nuovamente. Raggiungemmo Teresa e Rebeka che erano ferme su una collina a guardare il gruppo poco più avanti. Ci fermammo accanto a loro giusto in tempo per vedere Thomas passare la sua borraccia a Brenda, che gli sorrise stupidamente. Sentii l'istinto omicidi farsi strada dentro di me e maledii Thomas per essersi tenuto la mia pistola.
"Hey principesse!" gridò Brenda acidamente "Vi muovete?"
Io la fulminai con lo sguardo, come fecero esattamente anche le altre tre.
"Alla prima occasione io la faccio fuori" esordì io facendomi sentire dalle altre tre.
"Io la tengo ferma" disse Rebeka.
"Io nascondo il cadavere" aggiunse Katherine.
"Io faccio in modo che nessuno sospetti di noi" concluse infine Teresa, prima di scoppiare tutte a ridere e seguire il resto del gruppo.

Dopo un'ora più o meno ci trovammo di fronte a una città, sta volta popolata. Infatti c'era un viavai continuo di gente che entrava e usciva da quelli che dovevano essere negozi. Riconobbi il posto, io e mio padre rifornivano questo posto delle armi necessarie una volta. Non è esattamente un bel posto in cui andare. Ci addentrammo nella città e sperai che nessuno mi riconoscesse, anche se sapevo bene che era impossibile.
Thomas mi affiancò e io cercai di evitarlo, ma poi parlò.
"Tutto bene?" chiese dolcemente.
"Perché, adesso ti interessa?" ribattei io ironica, con una punta di amarezza. Lui mi guardò storto e poi mi fermò per un braccio.
"Che hai?" chiese di nuovo guardandomi negli occhi. Dovetti sforzarmi per non cedere ai suoi occhi da cucciolo e restare arrabbiata.
"Non lo so, prova a chiederlo a Brenda visto che vi divertite così tanto a chiacchierare" risposi acida. Lui assunse un'espressione seccata e lasciò il mio braccio.
"Si può sapere che problema hai con lei?" disse alzando un po' la voce "Sta cercando di aiutarci"
"Ma sei cieco?" ribattei io a tono "Ci sta palesemente provando con te e tu glielo lasci fare"
"Non me ne frega niente se ci sta provando! Sto solo cercando di salvare il culo a tutti!"
"Si, lo sto facendo  anche io senza provarci con nessuno!"
Ora stavamo praticamente urlando e alcune persone si girarono a guardarci storto.
"Senti, se sei gelosa..." smisi di ascoltare e mi diressi verso il resto del gruppo, che si era radunato davanti all'entrata di un locale che io conoscevo molto bene.
"Senti, dobbiamo entrare lì dentro per forza quindi ora levati dai coglioni per favore!" stava praticamente sbraitando Minho contro un uomo grande e grosso all'entrata. Quando li raggiunsi mi riconobbe e fece una specie di saluto militare.
"Signora" mi salutò "Porta lei il carico questa volta?"
"No, non sono qui per il carico" risposi io prontamente "Siamo sotto copertura, dobbiamo scoprire se Marcus gestisce i suoi affari qua dentro come ci ha detto e se le nostre armi sono al sicuro, sai com'è, mio padre è le sue paranoie"
Lui fece una grassa risata e io capii di averlo convinto con quella bugia.
"Purtroppo però è d'obbligo bere questa per entrare" disse lui indicando una bottiglia e porgendomela "Ordini dall'alto"
Io la presi in mano e annusai il contenuto. L'odore di alcool mi pervase e anche di qualcos'altro. Sapevo che non saremmo entrati senza bere, perciò mi portai la bottiglia alla bocca sotto lo sguardo degli altri, che mi lasciarono fare.
"Non mi sembra una buona idea" disse Thomas togliendomi la bottiglia di mano
"Perché? Tu e Brenda per caso avete un'idea migliore?" chiesi io acida mentre gli altri abbassavano la testa e Thomas era visibilmente arrabbiato.
"Smettila di fare la bambina, dobbiamo pensare al bene del gruppo" disse avvicinandosi in modo che lo potessi sentire solo io.
"È quello che sto facendo" sputai fuori io "Sei tu che ti stai facendo distrarre troppo facilmente"
Gli strappai la bottiglia dalle mani e ne bevvi un grande sorso. Ero fuori di me per il comportamento di Thomas e per la situazione in generale. Volevo solo trovare Marcus e provargli che sono in grado di gestire le cose anche senza di lui. Mi staccai dalla bottiglia e gliela porsi, prima di entrare nel locale affollato.

Maze Runner || PHASE TWODove le storie prendono vita. Scoprilo ora