*Rebeka's pov*
Quella stessa sera mentre stavo per raggiungere Newt nel dormitorio sentii qualcuno chiamarmi.
"Rebe?"
Riconobbi la voce di Ashley, purtroppo però con essa anche il tono triste, e intuii che qualcosa non andava.
"Ash va tutto bene?" chiesi avvicinandomi a lei, per notare che aveva di nuovo il viso rigato dalle lacrime.
"No, ci siamo lasciati" rispose iniziando a singhiozzare sonoramente.
Rimasi spiazzata.
Avevo notato che il loro rapporto si era fatto leggermente più teso in quest'ultimo periodo, ma non credevo volessero farla finita così, da un momento all'altro.
"Dai, andiamo a sederci così mi racconti tutto okay?" chiesi sorridendole.
Lei si limitò ad annuire e nel giro di qualche minuto arrivammo nel dormitorio e ci sedemmo a gambe incrociate su uno dei letti.
Mi raccontò ogni minimo particolare della loro conversazione, di come era degenerata in pochissimo tempo e di come lui le aveva risposto.
"Ashley sei la mia migliore amica e mi sento di essere sincera con te: lui ha sbagliato perché ti ha trattato come se fossi un'estranea, ma devi capire che è stressato e questa situazione non fa bene a nessuno di noi. In più lo conosci bene quanto me, è una testa calda, e posso dire dalla mia esperienza che lo sei anche tu" dissi allargando le braccia per abbracciarla.
Ricambiò subito, e anche se all'inizio aggrottò le sopracciglia per l'affermazione che avevo appena fatto, poi capì e si limitò ad annuire ad occhi chiusi.
Stava per dire qualcosa, quando Kathrine e Teresa si lanciarono sul letto cogliendoci totalmente di sorpresa.
"Ora dicci cos'hai" disse Teresa incrociando le braccia.
Così raccontò tutta la storia di nuovo, e più andava avanti più mi convincevo di dover dire la stessa identica cosa a Thomas per salvare la loro relazione.
"Comunque ora come ora non mi va molto di parlarne... passiamo ad argomenti concreti, Minho?" chiese con impazienza rivolta verso Kat.
Feci un sorriso a trentadue denti verso la ragazza, sapevo che c'era qualcosa.
"Ho un'idea" esclamai strofinando insieme le mani.
"Spara, tutto per salvare la mia vita sentimentale" rise Kathrine.
"Ti organizzeremo un appuntamento" annuì decisa mentre Ashley e Teresa sgranavano gli occhi e sorridevano soddisfatte.
Ridemmo quando Kathrine arrossì violentemente e si coprì il viso con le mani.
Rimanemmo li, a scherzare e a chiacchierare come delle compagne di classe per svariate ore, non mi preoccupai di andare ad avvisare Newt, anche perché probabilmente i ragazzi, vista la nostra assenza, devono aver fatto la stessa riunione, solo in una stanza diversa.
Verso l'una di notte noi 'intruse' prendemmo dei sacchi a pelo da una mensola in fondo alla stanza e li posizionammo a terra, accanto a quello di Ash, e ci preparammo per andare a dormire.
Quando un'ora buona dopo le altre caddero in un sonno profondo mi decisi di andare a parlare con Thomas, dopotutto ero fermamente convinta che dopo tutte le volte in cui l'avevo aiutato con Ashley e lui mi aveva dato consigli per Newt, mi ascoltasse.
Bussai alla porta dei ragazzi e appena questa si aprì mi trovai davanti a un Newt assonnato, sorrisi leggermente all'idea di averli svegliati, ma la mia missione andava portata a termine.
"Qual buon vento ti porta qui?" chiese il ragazzo sorridendo.
"Parla come mangi" dissi scompigliandogli ulteriormente i capelli "Hai sentito della rottura tra Thomas e Ashley, devo fare qualcosa"
"È una testa dura lui oggi, ha dato ascolto con fatica sia a me che a Minho, ci serviva un aiuto extra" rise lui in risposta.
"Beh l'avete trovato" esclamai alzando il mento prima di lasciargli un veloce bacio sulle labbra.
Sorrise a quel contatto e insieme entrammo nel dormitorio: Minho probabilmente stava ancora parlando con l'altro, che era sdraiato sul materasso girato dalla parte del muro.
"Buongiorno stella" esclamai sedendomi dal lato opposto del letto.
"Rebe, che ci fai qui?" chiese lui girandosi verso di me del tutto.
"Lo sai" risposi sorridendo leggermente.
Lui sospirò e si mise a sedere.
"Ti ascolto"
"Nessuno di voi due ha preso bene la rottura, non provare a negarlo perché l'abbiamo visto tutti. Non ti chiederò neanche di ripetere la storia dal tuo punto di vista visto che probabilmente non ne vuoi parlare, ma ti chiederò solo di controllare le tue azioni, così come la tua rabbia" iniziai sotto il suo sguardo attento, come se volesse fissare nella sua mente ogni parola, per utilizzarle nel momento del bisogno.
"Ho detto la stessa cosa ad Ash, siete entrambi delle teste calde caspio! Allo stesso tempo siete fatti l'uno per l'altra e ulteriore tensione tra voi non farà che peggiorare le cose" finii sorridendo mettendogli una mano sulla spalla.
"Mi ha lasciato... è finita" mormorò tirando su col naso.
Faceva male vederlo ferito, e faceva ancora più male vedere come i ragazzi provassero in tutti i modi a stargli vicino, quel ragazzo era inconsolabile. Proprio come la ragazza, solo che lei lo nascondeva bene.
"Non è finita, non tra voi. Lei ha parlato così perché accecata dalla delusione e dalla rabbia, non intendeva ne ferirti ne fare un punto alla vostra relazione" risposi con convinzione, era quella la verità. Entrambi avevano sbagliato ma si rifiutavano di ammetterlo.
"Sono stato un coglione"
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Maze Runner || PHASE TWO
Fanfiction{sequel di: Two Girls In The Glade} Sembrava finita. Janson li aveva salvati. Come se il Labirinto ormai fosse solo un ricordo lontano. 'Siamo al sicuro ora' si ripetevano di continuo le ragazze. Ma era davvero così? I presentimenti di Rebeka avra...