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*Rebeka's pov*

Ad un certo punto fu come se ogni secondo il suono si facesse sempre più vicino.
Mi alzai in piedi e andai a controllare la porta più vicina, appoggiandoci l'orecchio sinistro.
In quel preciso istante qualcosa si schiantò violentemente contro l'altra faccia della porta, facendomi quasi cadere a terra di schiena. I più vicini a me, Thomas e Newt, mi vennero incontro e riuscirono a sollevarmi per le spalle, quando alzai lo sguardo mi ritrovai davanti uno scenario a dir poco raccapricciante: decine di uomini deformi, dagli occhi nero pece e le vene blu in rilievo, si ammassavano contro la porta nel disperato tentativo di sfondarla e raggiungerci.
"Spaccati... correte!" gridò Kathrine alzandosi in piedi alla velocità della luce prima di dirigersi correndo verso il corridoio opposto.
Nel mentre tutti la seguimmo, e appena anche Winston, l'ultimo del gruppo, mise piede fuori dalla stanza, tutti gli spaccati che prima provavano a sfondare la porta si rigettarono nella stanza e iniziarono a rincorrerci.
Il ragazzo fece uno scatto fino a trovarsi al nostro livello e continuare a correre il più veloce possibile. Ci stava andando bene visto che ogni tanto qualche spaccato inciampava e faceva cadere gli altri, ma erano comunque troppi per pensare di rilassarsi.
Venni affiancata da Minho, che mi fece cenno verso gli altri: io, lui e Thomas eravamo allenati a corse del genere, quando invece l'affaticamento negli altri ragazzi era a dir poco palese.
"Non fermatevi!" gridò Thomas facendo per girarsi, e nel tornare alla posizione precedente di poco non tirò una testata contro una finestra in rilievo accanto a noi.
Svoltammo l'angolo e ci ritrovammo davanti a delle scale mobili che ci avrebbero portato al piano inferiore.
"Non siamo arrivati da qui" disse Teresa cercando di riprendere fiato.
Mi voltai e ormai gli spaccati ci stavano addosso.
"Non importa!" mi precedette Ashley prima di lanciarsi sulle scale.
Anche se non dovevano essere più in funzione da anni era particolarmente difficile correre, dato che si viveva con il terrore di mettere giù male i piedi e precipitare nel vuoto, subito prima di essere uccisi brutalmente da qualche spaccato assetato di sangue. Scacciai quel pensiero dalla mente e in men che non si dica tutti eravamo di nuovo con i piedi sul pavimento.
Sentii Ashley urlare e appena mi girai vidi Newt a terra mentre era intento a scansarsi dalla presa delle creature.
"Newt!" gridai andandogli incontro insieme a Minho.
Il ragazzo staccò un paio di bastoni d'acciaio da una ringhiera e me ne porse uno, insieme andammo incontro allo spaccato che stava attaccando il biondo e con un colpo alla testa riuscimmo a stordirlo abbastanza da dare il tempo a Newt di scappare.
Mormorò un 'grazie ragazzi' prima di continuare a correre, anche stavolta il suo zoppicare non era indifferente, ma notai con sollievo che non lo stava ostacolando per niente.
Svoltammo di nuovo l'angolo e ci ritrovammo di fronte a una porta di metallo, Ashley uscì per prima seguita da Thomas, poi seguirono Frypan, Kathrine, Teresa, Newt e Minho.
Io riuscii ad uscire in tempo, mentre Winston appena messo un piede fuori dallo stipite della porta ne venne ritrasportato all'interno quasi completamente mentre si dimenava per liberarsi.
Tutti gli andammo incontro, io e Ashley lo sostenemmo dalle spalle mentre Minho, Newt e Thomas dagli avambracci.
Con uno strattone si liberò, ma in compenso la sua maglia era ricoperta di sangue e aveva dei graffi non poco evidenti sull'addome.
Gridò dal dolore mentre i ragazzi lo sollevarono di peso e continuarono a correre fino ad uscire definitivamente dall'edificio.
Non c'era più traccia degli spaccati, potevamo anche dire di essere in salvo.
"Stai bene?" chiesi rivolta al ragazzo ferito accovacciandomi accanto a lui.
"Secondo te?" scherzò lui sforzando una risata.
"Laggiù! Possiamo fare un falò" esclamò Teresa osservando i dintorni.
Effettivamente trovammo un posto riparato da un enorme masso grigio, c'era giusto lo spazio per appoggiare le nostre cose e accendere un fuoco.
Adagiammo Winston su un lettino provvisorio fatto di vestiti vecchi e alcuni stracci, non era molto ma sicuramente il meglio che potevamo assicurargli per ora.
Dopo svariati tentativi Newt riuscì anche ad accendere un falò, così ognuno di noi prese il proprio sacco e pelo e ci mettemmo tutti intorno al fuoco, cullati dal danzare delle fiamme rossastre.

Maze Runner || PHASE TWODove le storie prendono vita. Scoprilo ora