*Ashley's pov*
Il giorno dopo fu abbastanza noioso: ci diedero una colazione scadente, peggio degli stufati di Frypan, ascoltammo Brenda parlare per ore del braccio destro e di alcune informazioni che avevano ricavato al momento. Una squadra di uomini partì con la macchina, diretti ad uno dei depostiti di armi della wckd. Poi niente per il resto della giornata, finché, passeggiando per la base, non trovai una scala che portava verso il tetto. Quando uscii il vento mi sferzò in faccia e chiusi gli occhi per qualche secondo, prima che qualcun altro aprisse la stessa porta da cui ero uscita io. Non era qualcuno... era Thomas. Mi voltai verso di lui ma non ebbi nessuna reazione. So che è stupido, ma ero ancora arrabbiata dal suo comportamento con Brenda e del fatto che negli ultimi giorni non mi avesse considerato per niente.
Si avvicinò lentamente e si appoggiò alla ringhiera accanto a me e sospirò pesantemente.
"Non ti chiederò scusa per una cosa di cui non ho colpa" disse lui ad un certo punto e io mi girai di scatto nella sua direzione.
"Scusami?" domandai io con una risata nervosa.
"Sei paranoica per non so quale problema ti abbia con Brenda" rispose lui guardandomi negli occhi "Non so se sei gelosa o cosa"
"Non è Brenda il problema, il problema sei tu e il tuo comportamento di merda" ribattei io "So che non è un buon momento ma potresti anche considerarmi ogni tanto, sai se ricordare della mia esistenza non è troppo disturbo"
Mi staccai dalla ringhiera e feci un paio di passi, allontanandomi da lui.
"Perché devi sempre fare la bambina?" sbottò lui "Siamo in una situazione di merda e tu pensi a noi!"
"Si, Thomas, penso a noi perché ti amo" ribattei io a tono "E se volere passare del tempo con te perché sei la mia unica certezza in questo momento mi rende una bambina, allora lo sono!"
Lui abbassò la testa e io sospirai pesantemente.
"Non abbiamo tempo per queste cose, dobbiamo pensare agli altri" disse lui cercando di mantenere un tono di voce calmo.
"Io lo faccio, da sempre!" risposi io, non proprio con calma "Tu mi escludi da qualsiasi decisione tu prenda!"
"Hai mai provato a pensare che forse è perché non ti sai controllare?" gridò lui facendo un passo verso di me "Non tutto quello che fanno gli altri ti riguarda, cresci!"
Rimasi spiazzata dalle sue parole, e se qualcuno fermasse la scena nel momento giusto potrebbe sentire l'esatto momento in cui il mio cuore si spezza. Sentii le lacrime salire e dovetti sforzarmi per non mettermi a singhiozzare.
"Allora prendi la tua strada, ma d'ora in poi andrai da solo" dissi io cercando di non far trasparire la mia voce rotta.
"Mi stai lasciando?" chiese lui guardandomi dritto negli occhi, mentre i suoi si velavano di lacrime. Il mio cuore si spezzò in altre parti nel vederlo così.
"Evidentemente non hai bisogno di me" confermai io "Non voglio stare con qualcuno che non mi sceglie come priorità, da adesso in avanti non sarò più un peso per te e tu non lo sarai per me"
Mi voltai giusto in tempo perché mi scendesse la prima lacrima, per poi correre via prima di mettermi a piangere davanti a lui dopo averlo lasciato.
STAI LEGGENDO
Maze Runner || PHASE TWO
Fanfiction{sequel di: Two Girls In The Glade} Sembrava finita. Janson li aveva salvati. Come se il Labirinto ormai fosse solo un ricordo lontano. 'Siamo al sicuro ora' si ripetevano di continuo le ragazze. Ma era davvero così? I presentimenti di Rebeka avra...