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*Rebeka's pov*

Come prestabilito esattamente due giorni dopo ci rimettemmo in viaggio.
Brenda e Jorge insistettero sul prendere una macchina da soli, così da discutere degli eventuali affari in corso tra di loro.
Nessuno di noi si trovò ad obbiettare, tranne Katherine, Teresa, Frypan e Thomas che si trovarono schiacciati nel bagagliaio dell'auto.
Stavolta guidò Minho, Ashley al suo fianco sul sedile del passeggero mentre io e Newt eravamo dietro, proprio davanti ai quattro che ci insultavano tutti pesantemente per essere stati costretti a spiaccicarsi come sardine.
"Accendiamo la radio?" chiese Minho iniziando a toccare ogni tasto presente sul display della macchina.
"Si, ma sta calmo, basterà un tasto" risi trovando un pulsante rettangolare scuro senza scritte proprio sulla destra del volante.
"È stato più facile del previsto" esclamò Ashley girandosi verso di noi con il gomito sul sedile.
Quando Minho alzò il volume partì al massimo All Star degli Smash Mouth. No, non ricordavo di conoscere ne la canzone ne i cantanti in quel caso, ma appena sentii il ritornello la riconobbi, e probabilmente non fui neanche l'unica visto che tutti nell'auto abbassarono i finestrini e iniziarono a cantare muovendo animatamente le braccia.
"Hey now! You're an all star! Hit your game on, go play! Hey now! You're a rockstar! Hit the show on, get paid!" gridammo tutti scoppiando a ridere.
Nonostante non ricordassi minimamente il testo mentre la melodia andava avanti era come se una piccola parte della mia memoria fosse tornata, quella canzone mi metteva allegria, e probabilmente l'aveva sempre fatto.
"Nessuno sarà mai stonato come Minho!" esclamò Newt mentre la canzone ancora andava a tutto volume, facendoci ridere ulteriormente.
In risposta vidi il ragazzo asiatico alzare un sopracciglio dallo specchietto retrovisore, subito prima di sterzare con una velocità impressionante, facendomi finire addosso al ragazzo biondo seduto accanto a me.
"Adesso mi spieghi cosa c'entravo io, la colpa era sua!" ribattei puntando scherzosamente il dito contro il ragazzo.
"Mi sento offeso, credevo mi amassi" rispose lui fingendo uno sguardo offeso prima di spostarmi da lui subito dopo.
"Ehi ehi ragazzi, non vogliamo essere partecipi dei vostri problemi amorosi" rise Minho continuando a tenere lo sguardo fisso sulla strada.
"Dopotutto è stata colpa di Newt!" esclamò Ashley battendomi il cinque.
"Ah.. le ragazze" alzarono gli occhi al cielo il biondo e Thomas all'unisono.

Arrivammo a destinazione dopo un'ora buona, ma non facemmo neanche in tempo ad uscire tutti dalla macchina che un uomo apparentemente ci riconobbe e ci venne incontro a passo svelto.
"Buongiorno anche a lei, siamo qui per-" iniziò Minho andando incontro a lui a sua volta.
Il grosso uomo lo scansò con violenza, facendolo quasi cadere a terra, per fortuna lo aiutai a sostenersi e a rimettersi in piedi subito dopo.
Mantenendo il passo deciso di prima di avvicinò ad Ashley e la prese per un braccio, prima di fischiare e richiamare l'attenzione di altre persone che sbucarono fuori dal nulla, come se ci avessero ascoltato per tutto quel tempo.
"Toglietemi le mani di dosso!" ringhiò Ashley mentre noi tutti accerchiavamo gli uomini.
"Fermi! Che sta succedendo?!" domandai alzando il tono della voce riuscendo a staccare il braccio dell'uomo da quello di Ashley.
"La conosciamo, è la figlia di quella feccia di Janson, ci tradirà tutti prima che possiate realizzarlo! Sono fatti così in quella famiglia!" sbraitò provando ad avvicinarsi di nuovo.
"Non sono come mio padre..." disse lei a denti stretti.
"Sono solo parole" disse un altro uomo da lontano, incitando gli altri.
"Non potete portarla con voi, è dei nostri" disse Thomas mettendosi davanti a noi.
"Ah davvero? Prendeteli tutti" ordinò l'uomo prima che ogni scagnozzo dei suoi ci si gettasse contro, immobilizzandoci uno per uno sul posto.
L'uomo davanti ad Ashley la trascinò lontano, e nonostante lei provasse in tutti i modi a scansarsi lui era ancora troppo grande perché lei gli torcesse anche solo un capello a mani nude.
"Non vi conviene" ringhiai provando a liberarmi dalla presa di un altro uomo, moro e stavolta sulla trentina.
"Lo facciamo per voi" ribatté l'altro sferrando uno schiaffo in pieno volto alla ragazza.
Vidi Thomas fare per scattare in avanti e correrle incontro, ma anche nel suo caso l'uomo che lo teneva fermo era troppo forte e muscoloso per lui.
Altro schiaffo.
La sentii sputare a terra in segno di disprezzo, prima di sospirare rumorosamente.
"Basta così!" gridai riuscendo una volta per tutte a staccarmi dalla presa dell'uomo, attirando così tutta l'attenzione su di me, esattamente come avevo previsto.
"Siamo tutti contro WCKD, combattiamo sullo stesso fronte per le stesse identiche cose" iniziai alzando le braccia "e se promettete di non torcere più un capello a nessuno di noi, in risposta possiamo dirvi tutto quello che sappiamo su Janson e i suoi"
Gli uomini sembrarono lanciarsi un'occhiata d'intesa, prima che quello che stava picchiando Ashley si avvicinasse anche a me.
"Fermo dove sei" ringhiò Newt una volta avvertite le intenzioni dell'uomo facendomi sorridere leggermente.
"Fidanzato?" domandò ammiccando il tizio.
Decisi semplicemente di ignorarlo.
"Ti ascolto" disse nuovamente l'uomo incrociando le braccia.
"Prima liberate i miei amici, poi vi diremo tutto" ribattei alzando un sopracciglio.
L'uomo annuì e fece cenno verso i ragazzi, che una volta liberi mi vennero incontro e si schierarono di fianco a me.
Insieme riportammo tutto agli uomini, le strategie, le armi, e i modi di fare di WCKD.
Una volta finito l'uomo si scusò con Ashley, fornendole poi la posizione di un medico nel caso in cui le ferite le facessero male.
"Siete con noi ora, non preoccupatevi più di niente" disse facendoci cenno di seguirlo.

Maze Runner || PHASE TWODove le storie prendono vita. Scoprilo ora