capitolo tre

953 75 5
                                    

Passo per casa, se così si può chiamare, per cambiarmi i vestiti bagnati. Mi metto un paio di jeans scuri stretti e una felpa.
Ho voglia di bere qualcosa ma qui non ho nulla oltre all'acqua e qualche birra, ho bisogno di un caffè.
Aspetto che smetta di piovere e poi mi dirigo al bar più vicino.

Potevo scommetterci, ero quasi sicura al cento per cento di trovarla qui..
Infatti eccola lì, seduta ad un tavolo.
Mi avvicino e mi siedo davanti a lei.
"Zulema che ci fai qui e perchè sei mezza ubriaca?"
"Che ci fai tu qui" mi risponde senza alcuna emozione nel tono.
È presa davvero male.
"Volevo prendermi un caffè" le rispondo.
Forse sto solamente cercando di convincere me stessa che sia questo il vero motivo..
"Okay allora vai"
La vedo finire il bicchiere per poi alzarsi e uscire. La seguo lasciando da parte l'idea iniziale per la quale ero venuta qui.
"Zulema cazzo"
"Zulema fermati, stai appena in piedi"
"Bionda.."
"No bionda niente, sali in macchina e vieni con me. Io sicuramente non ti lascio andare in giro ubriaca fradicia appena uscita dal carcere. Conoscendoti faresti qualche cazzata.."
"Io non vado da nessuna parte con te"
"Hai voglia di tornare a Cruz del Norte?" le dico prendendola per un braccio avvicinandomi alla mia macchina e aprendo la portiera del passeggero.
Non oppone resistenza ma continua a sbuffare.
Le allaccio la cintura e salgo anche io mettendo in moto.
Durante il tragitto la sento lamentarsi senza capire quello che dice.

Fortunatamente il bar non è molto lontano dalla mia roulotte nonostante sia isolata da tutti.
Spengo il motore e l'aiuto a scendere.
La porto dentro e le tolgo la giacca per farla rimanere in felpa.
"Tu adesso vieni con me in bagno"
"Bionda non voglio scopare con te in bagno" biascica per colpa dell'alcool.
"N-no Zule non hai.." sento le mie guance bruciare.
"Non hai capito.. lascia stare" sbuffo e le prendo un polso portandola in bagno.

"Abbassati"
"No"
"Cazzo Zulema.. ascoltami e fallo"
"Si inginocchia ed io la seguo"
"Apri"
Fa quello che le dico e apre la bocca.
Le raccolgo i capelli con una mano mentre con l'altra le metto due dita in gola facendola vomitare.
Si piega sul water e butta fuori tutto l'alcol che aveva ingerito al bar.
Io le tengo i capelli fino a quando non smette e poi le porgo un fazzoletto.
Si sciacqua la bocca e si appoggia a me facendo fatica a rimanere in piedi.
Sentire il suo corpo a contatto col mio mi fa rabbrividire.
"Andiamo.." la porto dentro e la faccio sedere sul letto togliendole gli anfibi che pesano un sacco.
Come fa a camminarci?

"Mi piace il tuo profumo Bionda" mi sussurra mentre la faccio distendere.
"Adesso dormi che sei distrutta, appena ti sveglierai ti verrà mal di testa e dovrai prendere quello che ti darò. Cercherò di non avvelenarti per questa volta" le dico sorridendole e spostandole una ciocca di capelli dietro all'orecchio sfiorandole una guancia. Mi alzo ma lei mi afferra la mano.
"Maca.."
"Sì?"
"Rimani qua"
Il mio cuore si è fermato per un secondo vedendo i suoi occhi riaprirsi e notando le sue pupille dilatate.
Mi siedo sul letto e lei si sposta poi indietro.
"No, distenditi"
Faccio quello che dice e mi tolgo
le scarpe prima di mettermi affianco a lei.
"Perchè sei ancora qui con me?" mi chiede senza ricevere risposta.
"Non sei stanca di vedermi? Non sei stanca di me?"
"Zulema, non tutti ti odiano"
"Dovresti invece.. ti ho rovinato la vita" mi risponde richiudendo gli occhi e sento un calore sulla mia pancia accorgendomi poi del suo braccio che mi cinge la vita.
"Zulema adesso dormi che non sai quello che dici"
"Vorresti dirmi che non è la verità?"
Non le rispondo. Lei non sa quello che provo per lei.
"Ne parleremo quando sarai più lucida adesso riposa".
Non risponde e prima di addormentarsi stringe un po' la presa procurandomi un brivido.
"Se solo sapessi che tu invece la vita me l'hai salvata.." sussurro senza che lei mi senta, anche perchè si è addormentata.
Decido di provare a dormire pure io sentendomi al sicuro sotto il suo tocco.

Zulema's pov:
Apro gli occhi rendendomi conto di non essere più sul letto di una cella e girando la testa vedo Macarena distesa accanto a me che dorme.
Abbassando lo sguardo noto il mio braccio attorno alla sua vita così, lentamente, cerco di spostarlo per poi alzarmi senza farla svegliare.
Cazzo che mal di testa.
Che diavolo è successo ieri? Ricordo solamente di essere uscita dal carcere e di averla trovata lì, essere andata al
cimitero e ho chiesto chiaramente a Maca di lasciarmi sola.. poi basta. Mi sarò sicuramente ubriacata ma perchè allora sono qui?
Spero di non aver detto cazzate ieri sera.
Mi siedo sulla sedia e la guardo dormire, i suoi capelli sono leggermente scompigliati e indossa ancora i vestiti, stessa cosa io.
Apre lentamente gli occhi e si stropiccia gli occhi mettendosi seduta.
"Buongiorno"
"Buongiorno Bionda" le rispondo.
"Hai mal di testa vero?"
Annuisco e lei si alza dicendo un "lo sapevo".
Apre uno sportello e prende una bustina, si avvicina alla piccola cucina, prende un bicchiere riempiendolo con un po' d'acqua e infine mi passa il tutto.
"Bevi così starai meglio"
"Ehm grazie.."
Sto morendo di fame e come se mi avesse letto nel pensiero si mette a cucinare qualcosa.
"Immagino tu stia morendo di fame, ieri sera non abbiamo nemmeno cenato. Tu eri presa malissimo ed io non avevo appetito"
Finisco la colazione e punto gli occhi su di lei.
"Che c'è?" mi chiede
"Che ho fatto ieri?"
"Ti sei ubriacata Zulema"
"Si immaginavo ma come sono finita qui? Ho detto qualcosa o fatto qualcosa di strano?"
Non so nemmeno per quale motivo io sia così preoccupata.
"Allora, io sono uscita da qui appena smise di piovere e mi sono diretta al bar più vicino per prendermi il caffè. Entrando nel bar ti ho vista seduta ad un tavolo ed eri già ubriaca così siamo uscite e siamo venite qui.. o meglio, ti ho trascinata qui perchè tu volevi andare chissà dove e io non volevo lasciarti vagare ubriaca" mi spiega addentando l'ultimo pezzo rimasto nel suo piatto.
"Continua"
"Poi basta, ti ho portata in bagno e ti ho fatta vomitare perchè stavi davvero male poi siamo tornate dentro e ci siamo messe a letto, fine."

Ha fatto tutto ciò davvero?
"E non ho detto nulla?"
"Mio dio Zulema, cosa potresti mai avermi detto?" mi dice sparecchiando la tavola portando via i due piatti usati.
Mi alzo ed esco per fumare.
Dopo pochi minuti la vedo uscire e salire sul tetto di questa roulotte così la seguo e ci sediamo.
"Allora.." comincia spezzando il silenzio.
"Che farai adesso?"
"Non ne ho idea, probabilmente cercherò un lavoro"
"Tu lavori?" le chiedo buttando fuori una nuvola di fumo.
"Sí, lavoro in una lavanderia" ridacchia.
"Perchè ridi?" le chiedo.
"Perchè è strano, ci sono quasi morta in una lavatrice".
Ricordo benissimo quel giorno, per la prima volta ho avuto davvero paura di perderla...
"Comunque se vuoi puoi sempre rimanere, sì cioè.."
"mmh.. ci penserò Rubia"

due anime opposte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora