capitolo trentatré

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Guardo Alba che appoggia il bicchiere sul tavolino davanti al divano.
"Lo so, non è per niente facile non pensare a tutto questo" le dico imitando il suo gesto.
"Posso solo immaginare.."
"In più quando mi sono svegliata la prima persona che ho visto è stata Maggie, dopo che il dottore finì di spiegarmi cosa fosse successo siamo rimaste a parlare. Lei sa tutto ovviamente, gliel'ho raccontato in quei minuti nei quali eravamo sole.
Io non ricordavo nulla di cosa fosse successo il giorno dell'incidente.." mi fermo un attimo e poi riprendo a parlare.
"I ricordi mi tornavano ogni qual volta lei mi raccontava qualcosa. Mi ha spiegato che stavamo venendo da te per restare a bere qualcosa al bar.." le dico con lo sguardo perso ricordando ciò.
"Najwa.." mi chiama ed io riporto lo sguardo su di lei facendole un sorriso debole.
"Te ne ha parlato del bacio vero? Perchè prima te l'ho detto così pensando lo sapessi già" mi dice con un filo di preoccupazione nella voce.
"Sí me l'ha detto.. Mi hanno dimessa settimane dopo e lei è venuta a prendermi fuori dall'ospedale. Siamo andate nello stesso bar nel quale doveva trovarci mesi prima e lì mi ha raccontato tutto tutto".
"Che le hai detto?"
"Che le dovevo dire?? Nulla. Devo riflettere su questa cosa Alba.."
"Nei giorni in cui mi veniva a trovare e  parlavamo sentivo che tra noi c'era un'atmosfera diversa ed ero sicura che non dipendesse dal fatto di ciò che è successo durante il coma" le dico sentendo piano piano il peso che provavo al livello dello stomaco alleggerirsi.
"Ma?"
"Ma sinceramente ho un po' di paura.."
"E di che avresti paura?" mi chiede quasi stupita da ciò.
"Non ricordo come ha reagito al mio bacio Alba! In più a me non è mai piaciuta una donna.."
"Ma quindi ti piace Maggie?" mi chiede lasciandomi un po' spiazzata per la domanda.

Mi piace Maggie?
Non lo so, non capisco più un cazzo detto sinceramente.

"Non lo so Alba, non ne ho idea. Capisci che tutto quello che è successo con Maca a me ora sembra sia successo con Maggie? Cioè come se fossimo io e lei nei corpi di Zulema e Macarena.
Mio dio che casino!" dico riempiendomi di nuovo il bicchiere ma Alba mi afferra il braccio.
"No Najwa basta, è il terzo bicchiere" mi dice facendomi appoggiare la bottiglia.
Mi tira leggermente dal braccio che tiene ancora stretto e mi abbraccia.

Continuiamo a parlare per tutto il pomeriggio quando noto che si sono fatte le 18:30.
"Alba a che ora è la festa?"
"Alle 20:30" mi risponde tranquilla.
"Cazzo, mancano due ore!" dico alzandomi di scatto.
"Okay calmati Najwa, due ore bastano e avanzano" mi dice ridendo e alzandosi per farmi stare ferma.
"Okay okay vado a farmi la doccia, se hai bisogno di fartela anche tu il secondo bagno è lì dietro" le dico andando verso le scale.
"Najwa lo so già!" mi dice ridendo ancora più forte di prima.

Dopo più di un'ora e mezza siamo pronte entrambe.
Io indosso un vestito nero con le maniche lunghe le quali fanno intravedere la pelle delle mie braccia, tacchi non troppo alti, capelli raccolti in una coda e un po' di trucco.
Mentre Alba indossa una paio di jeans neri che le fasciano le gambe alla perfezione è una camicia bianca messa all'interno dei jeans, una cintura e del trucco non troppo scuro.
"Forza andiamo" le dico prendendo la borsa vicino al divano.
Saliamo in macchina e guido fino a casa di Ivan, ci impieghiamo non più di venti minuti e arriviamo poco prima delle 20:30.

"Hai visto? Siamo pure arrivate in anticipo!" Mi dice scendendo dall'auto.
"Lo sai che non mi piace arrivare tardi".
"Hai deciso cosa fare?" mi domanda tornando più seria.
"Le parlerò."
Detto ciò entriamo e salutiamo tutte le persone presenti.

Con gli occhi cerco una testa bionda che trovo poco dopo vicino ad un angolo mentre parla con.. un uomo?
Mi avvicino da dietro e le appoggio una mano sulla spalla sentendola sussultare un po'.
"Ciao bionda" la saluto.
"Hey Najwa" mi dice sorridendomi.
Indossa un completo; un top blu staccato dalla gonna, anch'essa blu, che le fascia i fianchi arrivando fino a metà coscia. I capelli sono sciolti e le ricadono sulle spalle mentre ha solo un filo di trucco.
È bellissima.

Sposto lo sguardo sull'uomo davanti a lei per guardarlo un momento.
"Tutto bene?" mi chiede facendomi riportare lo sguardo su di lei.
"Sí tutto bene, tu?"
"Sto bene.."
Non sopporto questa tensione che c'è tra noi.
"Vado a bere qualcosa, ci si vede più tardi" dico facendole un sorriso e guardando un'ultima volta la persona davanti a lei.

Maggie's pov:
Ho sentito il suo profumo invadermi le narici per tutto il tempo in cui è stata vicino a me.
La vedo allontanarsi e non riesco a smettere di pensare al giorno dell'incidente.
"Chi era?" mi domanda l'uomo davanti a me.
"Una collega, siamo amiche da anni" spiego.
"Beh vedo che non smetti mai di essere fortunata allora" mi dice facendomi l'occhiolino.
"Ma cosa dici!" gli do uno schiaffo sulla spalla facendolo ridacchiare.
Diego è un amico di famiglia, lo conosco da anni e per pura casualità ci siamo ritrovati grazie a Vis a vis. Lui fa lo sceneggiatore e da quel che ho capito ha conosciuto Ivan ad un evento.

Si sono fatte ormai le 23 ed io non so quando bicchieri ho bevuto.
Vederla qui ma distante dopo ciò che ho fatto mi fa sentire terribilmente in colpa, se non avessi fatto ciò che ho fatto probabilmente le cose adesso non starebbero così..
Mi alzo dal divanetto e barcollo un po' rischiando di cadere.
"Hey Maggie, attenta" sento dire alle mie spalle mentre due mani mi afferrano i fianchi per farmi stare in equilibrio.
Il suo profumo torna ad impadronirsi del mio corpo ed io lo annuso chiudendo gli occhi.
"Bionda quanto hai bevuto?" mi domanda.
"Non tantissimo dai" le rispondo biascicando per colpa dell'alcol.
"Sí immagino, forza usciamo fuori a prendere un po' d'aria".
Mi afferra un braccio per sostenermi e usciamo andandoci a sedere sulle poltrone in giardino.

"E io che volevo parlarti questa sera.." la sento dire dopo minuti di silenzio.
"Ah sì? Di cosa?"
"Di una cosa che adesso in queste condizioni non puoi ascoltare e comprendere come dovresti" dice accendendosi una sigaretta.
Seguo ogni suo movimento con gli occhi e guardo come si porta la sigaretta alle labbra.
Quelle labbra hanno toccato le mie.
Al pensiero sento una vampata di calore su tutto il mio corpo.

Maggie stai calma, sei pure mezza ubriaca.

"Sei venuta con la tua macchina?" mi chiede.
"No, con quella di Diego"
"Chi è?" mi domanda subito facendomi ridacchiare.
"L'uomo di prima" le dico senza ricevere risposta.
Gira lo sguardo verso di me e mi guarda incatenando i suoi occhi ai miei.
"Te lo scegli bene bionda" mi dice facendomi l'occhiolino.
"Ma che hai capito? È un amico di famiglia e in più è fidanzato".
"Allora la donna ha bei gusti"
"Non è una donna Najwa" le dico lasciandola un po' sorpresa.
Devo dire che sentire dei suoi complimenti rivolti a lui mi hanno fatto provare un fastidio all'altezza dello stomaco.

Sento il telefono vibrare così lo prendo e vedo un messaggio.
D: "Ciao Maggie scusami ma sono tornato a casa perchè non mi sentivo bene, chiedi alla tua 'amica' se può riaccompagnarti a casa. Perdonami ti chiamo domani".
Sbuffo e comincio a scrivergli.
M: Diego posso picchiarti quando ci vedremo? Riprenditi, ci sentiamo domani".

Metto il telefono nella borsetta e appoggio la schiena allo schienale della poltrona sentendo la testa che mi gira.
"Che succede?" mi chiede spezzando quel silenzio che si era creato.
"Diego non si sentiva bene e mi ha lasciata qui. Najwa ascolta se non vuoi prendo un taxi però.."
"Sí bionda ti riaccompagno a casa, sicuramente non ti lascio prendere un taxi in queste condizioni" mi dice senza lasciarmi finire.
Le sorrido e mi alzo dalla poltrona portandomi una mano sulla testa.

"Pure in braccio devo portarti? Oppure riesci a camminare?" mi dice prendendomi un braccio e mettendoselo sulle spalle per farmi appoggiare.
"Riesco a camminare ma se insisti.."

Che cazzo sto dicendo?

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