capitolo sette

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Chiudo gli occhi per un momento.
Comincio a muovere il pollice accarezzando la sua pancia e lei mi lascia la mano facendomi avvicinare.
Alzo il busto e guardo la sua pelle chiara in contrasto con le macchie violacee.
"Posso?" le chiedo.
Annuisce e mi segue con gli occhi in ogni movimento.
Abbasso la testa e le lascio un bacio leggero sulla prima macchia sentendola irrigidirsi appena.
"Zule tranquilla.."
Ripeto il gesto anche sulla seconda, sulla terza e così via per tutte le altre sentendo il suo corpo rilassarsi sempre di più ad ogni mio tocco.
Faccio la stessa cosa sulle cosce guardandola prima di cominciare per avere il consenso, cosa che lei mi dà. Salgo fino al suo collo vedendola chiudere gli occhi e ripeto il gesto per ogni segno rosso su di esso.
Non è più tesa come prima.
Mi stacco da lei e la guardo.
Apre gli occhi puntandoli sui miei ed io mi sento toccare anche l'anima in questo momento.
Il mio sguardo si posa inevitabilmente sulle sue labbra e lei lo nota facendo un piccolo sorriso. Non era uno dei suoi sorrisetti maliziosi, sembrava più un sorriso debole e stanco.
Quanto vorrei baciarle quella labbra e sentire il suo sapore.
"Fallo Rubia" mi dice piano come se mi avesse letto nel pensiero.
Arrossisco appena e le sorrido per poi far scontrare le nostre labbra.
Le metto una mano sulla guancia e sento la sua lingua picchiettare sulla mia bocca come per chiedere l'accesso che io ovviamente le do. Le nostre lingue cominciano a cercarsi e ad intrecciarsi rendendo il bacio ancora più intenso. Ci stacchiamo un attimo
per riprendere fiato ed io non stacco i miei occhi da lei. Le prendo il labbro inferiore tra i denti senza farle male e la sento gemere.
Le lascio un bacio sulla mandibola e poi uno sul collo facendola ansimare.

Mi stacco da lei sorridendole e poi appoggio la testa sulla sua spalla e lei mi avvolge con un braccio per abbracciarmi. Comincio a fare disegni astratti sul suo petto con l'indice.
"Hai bisogno di qualcosa?" le chiedo mentre mi accarezza piano la schiena.
"Io.. no Rubia tranquilla.."
"Zule se hai bisogno lasciati andare.." le dico sentendo chiaramente il suo tono diverso.
"Se può farti stare meglio da domani non ne parleremo più e continueremo a comportarci come abbiamo sempre fatto ma ti prego, almeno per questa notte liberati da tutto il peso che ti porti dentro" le dissi non sentendola rispondere.
"Allora va bene.."
Alza un po' il busto appoggiando la schiena alla testiera del letto, con una mano mi fa appoggiare la testa sul suo petto facendomi distendere quasi completamente su di lei.
"Non c'è molto da raccontare, solo che non era la prima volta.." comincia a dire.
"Non ho mai smesso di scappare, quando ero piccola mia madre aveva già deciso con chi mi dovessi sposare senza darmi la possibilità di oppormi così scappai di casa. Da più grande sono stata violentata da un uomo che mi mise incinta, è così che.." si ferma un attimo ed io la stringo appena. Non ferma nemmeno per un secondo il suo movimento della mano sui miei capelli.
"È così che rimasi incinta di Fatima.. così tornai a casa ma appena partorii mia madre me la portò via ed io non la vidi più. Crescendo conobbi Hanbal, credo che tu ormai lo conosca, e ci siamo messi insieme cominciando a fare cazzate sempre più grandi fino a quando non mi misero in prigione, il resto lo sai..." finisce di parlare e non mi dà il tempo di rispondere che sento la sua voce.
"L'unica volta che l'ho vista è stata a Cruz del Norte e sono riuscita a farmi portar via anche lei. Possibile come le poche cose a cui tengo mi vengono portate via o le rovino io.."
Sento il suo cuore velocizzarsi così alzo la testa trovandomela difronte.
"Non hai perso me però..." le dico.
"E chi ha detto che tu rientri nelle
poche persone a cui tengo?" mi risponde sorridendomi. Alzo gli occhi al cielo scuotendo la testa per poi sorriderle.
"Sei sempre la solita" le tiro uno schiaffo leggero sulla spalla.
Faccio per alzarmi ma lei mi blocca avvolgendomi le sue gambe attorno alla vita. Vedo un'espressione di dolore per quel movimento troppo brusco.
"No Maca, non alzarti.. rimani qui"
"Va bene ma distenditi del tutto o mi verrà mal di schiena" ridacchio e lei fa quello che le ho chiesto.

Rimaniamo così per altri minuti, con la sua mano tra i miei capelli che mi accarezza e il mio indice che crea linee immanarie sul suo petto. Fino a quando non sento il suo respiro farsi più pesante e la sua mano fermarsi così capisco che si è addormentata, alzo la testa e la guardo dormire con le labbra appena schiuse e i muscoli del viso rilassati.
Per quanto male mi abbia fatto questa donna non riesco a vederla soffrire, non ho nessuna colpa se mi sono innamorata di una delle persone più stronze che io conosca.

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Ehi ehi, questo capitolo è più corto dell'altro perchè inizialmente erano insieme ma poi li ho divisi perchè mi ero accorta che era troppo lungo..
Probabilmente questa sera ne metterò un altro🖤

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