capitolo trenta

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Mi risveglio su un letto che non è il nostro.
"Maca?"
"Hey.. sono Maggie, come ti senti..?"
Maggie? ma che sta dicendo?
All'improvviso mi rendo conto di essere su un letto d'ospedale.
che cazzo è successo?
"Najwa?"

Ecco il nome che sentivo spesso quando sognavo.
Non ricordavo mai quale fosse..
Eppure ora sono sicura che non sto sognando.
Cerco di alzarmi ma mi fermo subito sentendo un dolore fortissimo.
"Cazzo.."
"Dove senti male?"
"Ovunque. Perchè sono in ospedale? E soprattutto, perchè è giorno?"
Mi guarda un po' confusa ed io non capisco il perchè.
"Non ricordi nulla..?"
Sembra quasi.. ferita? Non ne ho idea.

"Cosa dovrei ricordare? Eravamo distese a letto fino a poco fa.." le rispondo vedendo le sue guance diventare rosse improvvisamente.
"Najwa ma che stai dicendo?"
"Ma si può sapere perchè mi chiami così? Io non.."
Vengo interrotta dal dottore che è appena entrato nella stanza.
"Buongiorno signora Nimri, Maggie"
Saluta con un cenno della testa la bionda accanto al mio letto.
"Adesso mi spiegate che cazzo sta succedendo, perchè sono qui?"
"Non si ricorda nulla vero?" chiede rivolgendosi sempre alla bionda che scuote la testa come risposta.
"Come mi aspettavo, da un coma di più di quattro mesi mi aspettavo tutto ciò".

Che?!
Un coma? Ma sono tutti pazzi qui?

"Scusate se vi interrompo eh ma che cosa state dicendo? Un coma? Io sono svenuta, presumo, sul nostro letto mentre tu già dormivi!" dico guardando la bionda che mi guarda non capendo.
"Mi puoi dire come ti chiami per favore?" mi domanda il dottore.
Ma che cazzo..
"Mi chiamo Zulema, perchè questa domanda inutile?" rispondo seccata.
"Oh mio dio.." vedo la bionda agitarsi.
"Maggie stai tranquilla, tra poche ore le tornerà in mente tutto".

Ma cosa devo ricordare?

Il dottore si avvicina e inietta chissà cosa nella sacca attaccata al mio braccio.
"Ora ti spiego.." comincia a dire mentre sento la mia mente rilassarsi insieme ai muscoli del mio corpo.
"Hai avuto un incidente mentre tornavi a casa dal set, una macchina ti ha investita mentre attraversavi" spiega l'uomo.
"E lei come lo sa?"
"Me l'ha raccontato Maggie, stavate tornando insieme dalle ultime riprese di Vis a vis".

A sentire nominare questa serie mille immagini mi riempiono la mente, come se si stesse ricongiungendo tutto.

"Sei stata in coma più di quattro mesi".
Quattro mesi come quelli che ho appena vissuto.
"Ad un certo punto abbiamo rischiato di perderti perchè il tuo cuore si è fermato, è stata lei a venire a chiamarci" continua il dottore.
"Quanto dopo l'incidente è successo?"
"Poco più di un mese".

A sentire questa frase l'immagine di Zulema che si ferma nel deserto e viene uccisa dagli uomini di Ramala mi si piazza davanti agli occhi.

"Ci sono stati alti e bassi, soprattutto negli ultimi tre mesi quando poi nelle ultime settimane sei tornata regolare. I valori erano stabili e il tuo battito totalmente normale".

I tre mesi di distacco tra Zule e Maca e infine le settimane nelle quali si sono ritrovate.

"Scusi dottore, è possibile sognare mentre si sta in coma?" domando con un po' di paura per la risposta che potrei ricevere.
"Certo, talvolta possono sembrare talmente reali da farti credere che sia la tua vita vera" mi spiega.
"Per questo ti ho chiesto il tuo nome prima.." aggiunge.
"Non ci credo.." dico quasi sottovoce.
Tutto quello che ho vissuto in questi ultimi mesi.. no non voglio pensarla assolutamente così. Deve essere successo qualcosa prima dell'incidente.

"Ora vi lascio sole, tra una ventina di minuti tornerò per fare dei controlli".
Detto questo esce dalla stanza ed io mi giro a guardare la donna accanto a me.
"Maggie.."
Vedo una lacrima rigarle il volto e le faccio cenno di avvicinarsi.
"Vuoi raccontarmi cosa ti è successo in questi mesi?" mi chiede un po' incerta.
"In sintesi ho vissuto 4 mesi come se fossi Zulema e a quanto pare tu eri Maca" dico diretta.
"E c-cosa è successo?"
È quasi più scossa di me.
"Maggie ascolta, ho bisogno di sapere cosa è successo prima dell'incidente".
"Najwa ne parleremo in tranquillità quando potrai uscire, ora raccontami tu perchè si vede lontano non so quanto che sei abbastanza turbata da ciò" mi dice prendendomi una mano.
Sposto lo sguardo sulle nostre mani e lei accorgendosi me la lascia subito.
Le riprendo la sua sorridendole e sospiro.

"Inizialmente la storia era praticamente uguale a quella del copione, la conosci no?" le domando facendola ridacchiare.
"Tutto molto simile fino all'ultimo colpo. La notte prima ricordo di aver sognato la mia stessa morte essendo Zulema. Penso sia stato questo il momento in cui qui, nella realtà, il mio cuore si sia fermato.."
Okay detto così sembra una fiaba però potrebbe davvero coincidere.
Maggie mi guarda aspettando che io continui.
"Ovviamente non sono morta, grazie a Macarena che invece di andarsene mi ha semplicemente trascinata sull'elicottero. Dopodiché Zulema ovvero io, da vera stronza qual è, l'ha abbandonata sull'elicottero lasciandola sola per tre mesi".
"Che dovrebbero essere i tre mesi di cui parlava il dottore.." dice facendomi sentire meno pazza.
"Presumo di sì, infine Zule è tornata da Macarena presentandosi a casa sua confessandole i suoi sentimenti e sono rimaste a vivere insieme nelle ultime settimane fino a quando non ho praticamente perso i sensi per poi risvegliarmi qui".
"Le settimane nelle quali sei tornata stabile.."
"Esatto, sembra come se fossi collegata a ciò che è successo, potevo sentire tutto quello che Zulema pensava o provava..".
"Okay Najwa è inquietante" dice ridendo facendo ridere anche me.

Effettivamente lo è.
Pensare che Maggie in tutto ciò era nei panni di Macarena rende tutto ancora più strano..
"Lo sai vero che appena mi dimetteranno dovrai raccontarmi tutto ciò che è successo?" le dico.
"S-sì ovvio.."
Veniamo interrotte dallo stesso dottore di prima che entra con altre due donne che subito cominciano a farmi alcuni esami e controlli vari.

Dopo un paio d'ore nelle quali hanno anche provato a farmi alzare Maggie mi saluta promettendomi che verrà a trovarmi l'indomani.
"Aspetta Maggie.."
"Sí?"
"Quante volte sei venuta a trovarmi?" le domando.
"Tutti i giorni.." risponde un po' in imbarazzo.
"Mi parlavi? Oppure mi chiamavi?"
"Sí, i dottori mi dicevano che avrebbe potuto aiutarti.. mi sentivi?"
"Ogni volta che dormivo e negli ultimi giorni anche mentre ero sveglia..".
Detto ciò mi sorride e mi saluta prima di uscire.

Questa sua confessione mi conferma che la persona che raffigurava Maca era lei, ecco perchè ogni volta mi diceva "Non ti ho chiamata" mentre ero sicura di aver sentito la sua voce.

————
Oookay ALLORA.
Sono strana? Sì.
Ho idee strane? SÌ.
Non chiedetemi come mi sia venuta in mente l'idea del coma e di tutto il resto perchè non lo so. Mi era venuta voglia di scrivere anche su Najwa e Maggie e per evitare di scrivere UN'ALTRA storia ho voluto collegarle.
Non siate tristi pensando che quindi tutto ciò che è successo tra Maca e Zule era solo un sogno perchè nei prossimi capitoli vedrete come saranno collegate le cose.
Nulla AHAHAHHA ditemi che ne pensate..✌🏻🙃🤍

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