Vengo svegliata da alcuni spari e, spaventata, mi alzo velocemente.
Metto la testa appena fuori dalla porta e vedo Zulema poco lontano impegnata a colpire delle bottiglie.
Prendo una tazza di caffè e le vado vicino.
"Si può sapere che cazzo stai facendo alle sei del mattino?" le dico un po' irritata dal modo in cui mi ha svegliata.
"Te l'avevo detto che dovevamo svegliarci presto"
"E che risveglio.."
"Okay sei pronta?" mi chiede fermando gli spari.
"Sí, vado ad appoggiare la tazza. Tu hai mangiato?"
Ma che mi prende? Non dovrei preoccuparmi..
"Sí Rubia, una mela come sempre. Ora vai che dobbiamo cominciare".Zule's pov:
Vedo Maca tornare senza tazza e mettersi affianco a me.
"Tieni, gambe distanziate, braccia tese e prendi la mira" le spiego passandole la pristola.
Si mette in posizione e spara sfiorando la prima bottiglia.
Spara di nuovo, di nuovo e al quarto tiro riesce a rompere il bersaglio.
"Bene, pensavo peggio"
"Ho già usato una pistola" mi dice.
"E quando?"
"Ti ricordo che ho sparato al tuo fidanzato"
"Ed io ti ricordo che l'hai mancato"
"Ho ucciso Karim"
"Che era già mezzo morto a terra e tu eri sopra di lui".
La vedo sbuffare e rimettersi in posizione.
"No ferma Maca, non così" le dico mettendomi dietro di lei.
Metto le braccia affianco alle sue per posizionarle le mani in modo giusto.
"Okay.." al contatto della sua schiena con il mio petto sento brividi percorrermi la schiena ma cerco di non pensarci.
"Ora chiudi un occhio, prendi la mira e... spara!" rompe la bottiglia.
"Sí!!" esulta liberandosi da quella sorta di abbraccio.
"Rubia ne hai beccate solo due e le bottiglie sono cinque" le dico facendola sbuffare.Continuiamo ad allenarci per tutta la mattina fino a quando sento il mio stomaco brontolare.
Non è vero che ho fatto colazione, ieri sono rientrata nella roulotte tardi ed ho dormito sul piccolo divano.
"Andiamo a mangiare qualcosa? Sto morendo di fame" mi dice fermandosi.
"Buona idea, ho fame pure io"
Rientriamo e mentre lei cucina io apparecchio la tavola.
Ovviamente io finisco prima di lei e nel mentre aspetto mi siedo al mio posto e la guardo.
Non si accorge nemmeno del mio sguardo su di lei da quanto è impegnata a cucinare. I jeans che indossa le fanno risaltare ancora di più il sedere mentre la maglia si intona perfettamente con i suoi capelli.
Zulema cazzo basta fissarla, la stai consumando.
"Okay ho quasi fatto" la sua voce mi risveglia ed io sposto lo sguardo altrove.
"Sisi fai con calma" mi alzo e vado a distendermi a letto.
"Togli le scarpe"
"Che?"
"Non sali sul letto con quei due massi chiamati anfibi" mi risponde.
"Okay mamma" sbuffo e li lascio cadere a terra facendo rumore.Maca's pov:
"Una bambina e poi sarebbe lei la più grande delle due.." dico tra me e me cercando di non farmi sentire.
"Che hai detto?"
"Nulla nulla, muoviti che è pronto".
Ci sediamo a tavola e cominciamo a mangiare, ho cucinato dei semplici petti di pollo con un po' di insalata.
"Allora, mi spieghi il piano?"
"Abbiamo tutto il pomeriggio in più non aspettarti chissà cosa, andremo a derubare un semplice bingo non la casa bianca" mi risponde continuando a mangiare.
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo scuotendo la testa.
"Le armi?"
"So già a chi chiedere, ho varie conoscenze.."
"Okay d'accordo, dovrò fidarmi di te allora.."
"Già, ti è andata male questo giro".
Finiamo di pranzare e come sempre saliamo sul tetto della roulotte."Adesso ti spiego" comincia.
"Tra qualche giorno andremo in questo bingo che dista circa 15/20 minuti da qui, entreremo, punteremo le pistole alle uniche due guardie che ci sono e ruberemo i soldi dal bancone. Semplice senza fare troppe cose"
"Mh okay"
"Domani mattina devo incontrarmi con l'uomo che mi darà le armi mentre il pomeriggio presto con un'altra persona per i vestiti e le parrucche. Sai com'è non dobbiamo farci riconoscere.. dopotutto siamo uscite dal carcere"
"Io in tutto ciò cosa faccio?"
"Nulla di che, continua ad allenarti con la pistola e non fare cazzate il giorno della rapina" mi risponde facendomi un occhiolino."Ti ricordo che devi chiamare Saray.."
"E con quale telefono?"
"Tieni" le porgo il mio telefono vedendola esitare prima di prenderlo.
La vedo comporre il numero e poi portarsi il cellulare all'orecchio. Ai primi squilli mi alzo e mimo un "vado dentro" a Zulema per poi scendere dalla roulotte per lasciarle un po' di privacy.Zule's pov:
Quarto squillo.. quinto squillo..
Non risponde ancora, sto per mettere giù quando sento la sua voce dall'altra parte del telefono.
S: "Finalmente cazzo!! Allora sei viva!"
Z: "Ciao Saray" la saluto ridacchiando.
S: "Come stai?? E di chi è questo numero?"
Z: "È di Macarena e sì, sto abbastanza bene"
S: "Della Bionda? Ma allora.."
Z: "Non cominciare, sto da lei perchè non saprei dove andare ed ho approfittato della sua richiesta di rimanere con lei" le dico prima che cominci.
S: "Ed io dovrei crederti? No sul serio, ti aspetti che io ti creda? No perchè non ti credo per un cazzo"
Z: "Mio dio.." sbuffo.
S: "L'ho chiamata giorni fa e mi ha detto che te ne eri andata prima che si svegliasse.. sei tornata tu da lei vero?"
Z: "Sí Saray, sono tornata io" non le racconterò di quello che è successo appena arrivata qui, non ora.
S: "Perchè continui a mettere da parte quello che senti?"
Z: "Ma di che parli? Hai cominciato a drogarti?"
S: "Zule non sono stupida, pensi che non me ne sia mai accorta quando ancora eravamo in carcere?"
Ma di che diavolo sta parlando?
Z: "No scusa non ti seguo.."
S: "Zulema cazzo, il modo in cui la guardavi, in cui seguivi tutti i movimenti che facevano le persone attorno a lei.. okay che sono scema ma non fino a questo punto. In più sei come una sorella per me, credi che non ti conosca?"
Non rispondo.
S: "In più hai sempre voluto ucciderla, dal primo giorno, invece quando stava per morire in quella lavatrice tu l'hai salvata.. Lo sai pure tu come lo so io che da quel giorno qualcosa è cambiato".
Z: "Okay e con questo? Non penserai mica che mi sono innamorata vero? Perchè non è così, non provo qualcosa per qualcuno che non sia mia figlia da anni ormai"
S: "Come preferisci, vuoi continuare a mentire a te stessa? Fai pure."
Passano attimi di silenzio poi riprendo a parlare.
Z: "Ascolta, non so minimamente cosa cazzo mi stia succedendo.. non mi piace parlare di ciò al telefono quindi se vuoi ci vediamo domani pomeriggio in un bar qui vicino"
S: "Finalmente cazzo, allora ci vediamo domani alle 16?"
Z: "D'accordo, a domani gitana"
S: "A domani Zule"
Chiudo la chiamata e lascio un sospiro.

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due anime opposte
Romanceè così difficile accettare i propri sentimenti, rendersi conto che anche il cuore cosi freddo di una donna come Zulema possa provare qualcosa di positivo nei confronti di una persona opposta a lei ma così uguale al tempo stesso.