capitolo quarantasei

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"Bionda ridammelo" le dico avvicinandomi a lei facendola indietreggiare.
Sono passati mesi dalla discussione avvenuta a causa di quello che era successo quando Maggie era partita con Diego.
Ormai è dicembre e le festività natalizie sono alle porte.
"Mhh vediamo.. no" mi risponde divertita dalla situazione.
Faccio uno scatto in avanti ma lei sposta il braccio e indietreggia ancora di più fino a toccare il divano con le gambe e infine si siede.
"Devo rispondere ad Alba.." le dico.
Non ricevendo risposta mi avvicino ancora di più fino ad arrivare davanti a lei bloccandole ogni via di fuga mettendomi tra le sue gambe che allarga per potermici mettere in mezzo.
Porta la mano con il telefono dietro la schiena, appoggio le mani ai lati delle sue gambe e scuoto la testa guardandola.
"Che cosa vuoi Rubia?" le chiedo.
"Non voglio niente Najwa, ho già tutto" mi risponde facendomi l'occhiolino e stringendo appena le gambe attorno al mio corpo.
"Allora potrei gentilmente il mio telefono?"
"Gentilente? Da quando Najwa Nimri chiede le cose con gentilezza?" mi chiede ridacchiando.
Sbuffo e porto le mie mani sui suoi fianchi facendola smettere di ridere.
Comincio a farle il solletico sulla pancia e lei scoppia a ridere.
"N-najwa basta"
Faccio finta di non ascoltarla ridendo per la sua risata contagiosa.
"Per favore basta" mi dice facendo fatica a parlare. Lascia il telefono dietro di sè e con le mani mi ferma i polsi.
Alzo il busto fino ad arrivare vicino al suo viso e lei fa appoggiare le mie mani sul divano ai lati della sua testa.
Fa scontrare le nostre labbra dandomi un bacio a stampo veloce.
"Sei incorreggibile Bionda" le sussurro per poi baciarla di nuovo.
Prendo il suo labbro inferiore tra i denti e lo tiro appena sentendola ansimare ancora con gli occhi chiusi.
Mi stacco dalle sue labbra per sedermi affianco a lei e tirandola per un braccio facendo in modo di farla mettere a cavalcioni su di me.
Le lascio un bacio sul collo mentre allungo il braccio per prendere il cellulare rimasto sul divano.
Con un movimento veloce la faccio stendere mettendomi sopra di lei e comincio a torturarle le labbra sentendo il suo respiro farsi sempre più affannoso.
Mi stacco leggermente da lei e sorrido.
"Grazie per il telefono" le sussurro ad un centimetro dalla sua bocca, dopodiché mi alzo e mi dirigo in cucina ridacchiando.
"Najwa torna qui dai!!" la sento dire.
Mi porto il telefono all'orecchio minandole con la bocca un "non posso" e aspetto la risposta di Alba.

N: "Allora ci siete?" le domando.
A: "Certo che ci siamo!" mi risponde con un tono più che felice.
N: "facciamo alle 19:45 da me?"
A: "Perfetto, ci vediamo Najwa!" mi dice salutandomi.

Il Natale si avvicina e ieri ho chiamato Alba per invitare lei e Berta a venire da me il 23, ossia domani, per stare un po' insieme.
Il 24 è la Vigilia e solitamente si sta con la propria famiglia quindi ho preferito invitarle il giorno prima.
"Allora, che ha detto?" mi chiede Maggie appena mi vede tornare in soggiorno.
"Ovviamente di sì" le rispondo sedendomi accanto a lei.
Appoggia la testa sulla mia spalla e si accoccola sul mio fianco.
"Hai freddo?" le chiedo sentendola rabbrividire un po'.
Maggie è guarita da poco da un'influenza abbastanza tosta, ha avuto quasi 39.5 di febbre per alcuni giorni.
"Non molto.." mi risponde.
"Vuoi un po' di cioccolata calda?" le domando vedendola alzare poi la testa dalla mia spalla.
"Sí!!" mi risponde sorridendo felice come una bambina.
Le sorrido e mi alzo tornando di nuovo in cucina.
Torno dopo alcuni minuti porgendole la tazza fumante e appoggiandole, poi, una coperta sulle gambe.
"Grazie" mi dice dandomi un bacio a stampo.
Accendo la tv e cominciamo entrambe a sorseggiare la bevanda calda.
Tra una risata e l'altra si fanno le 23:50 e sento Maggie sbadigliare.
"Sei stanca?"
"Un pochino.."
"E poi sarei io quella più vecchia della coppia" le dico prendendola in giro.
"Non sei tu quella che ha dovuto prendere farmaci per guarire" ribatte alzandosi e portando con sè la coperta facendomi ridere.
"Sembri una vecchietta" le dico raggiungendola entrando poi in camera.
"Smettila" mi riprende lei girandosi verso di me sedendosi poi sul mio letto o meglio dire.. il nostro letto.
È l'ennesima notte nella quale Maggie dorme da me quindi, ormai, è come se fosse anche casa sua.

Ci distendiamo e tiro il piumone comprendo entrambe sentendo mille brividi percorrermi il corpo ma che poi vengono sostituiti dal piacere procurato dal calore.
Guardo la biondina distesa affianco a me e continuo a pensare a quanto io sia fortunata.
"Perchè mi guardi così?" mi chiede arrossendo leggermente.
L'unica luce che illumina la stanza è quella della piccola lampada sopra il mio comodino.
"Così come?"
"Non lo so, dimmelo tu.." mi risponde mettendosi su un fianco girandosi verso di me.
"Ti stavo solo guardando" le dico portando poi lo sguardo verso l'alto.
"E per quale motivo?" mi domanda avvicinandosi a me facendo incrociare le nostre gambe.
"Perchè stavo pensando che ormai hai invaso il mio letto" le rispondo.
"Ti devo ricordare quanto stiamo bene in questo letto?"
"Oh no fidati, lo so benissimo" le dico rubandole un bacio.
Approfondisce appena il bacio e infila una mano sotto la felpa appoggiandola sulla mia pancia.
Un gemito leggere esce dalla mia bocca a causa della sua mano fredda a contatto con la mia pelle calda.
"Ti faccio già questo effetto?" mi chiede ridacchiando furba andando poi a baciarmi il collo.
"Stupida, hai la mano congelata.." le rispondo.
"Vorresti dire che non ti faccio nessun effetto?" continua lei cominciando a formare linee immaginarie su tutto il mio ventre avvicinandosi sempre di più al bordo dei pantaloni, facendomi venire la pelle d'oca per il suo tocco così leggero.
"Non l'ho mai detto ma non basta un semplice tocco con me, non mi chiamo Maggie Civantos" le dico mentendo.
So perfettamente che anche il solo sentire le mani di Maggie sui miei fianchi accende una fiamma dentro di me.
Fa scorrere la mano sotto l'elastico dei pantaloni e la appoggia sopra alla stoffa degli slip senza staccare le labbra dalla mia pelle.
Fa un po' di pressione sulla mia intimità mentre io cerco di ansimare il meno possibile.
Comincia a massaggiare la mia zona sensibile sempre da sopra gli slip facendomi spingere volontariamente il bacino contro la sua mano.
"Rubia.."
Ridacchia prima di passare le sue dita sulla mia coscia per poi tornare sugli slip che scosta facendo entrare in contatto le sue dita con la mia pelle.
Infila due dita dentro di me strappandomi un gemito per la sorpresa e comincia a muoverle lentamente.
"Cazzo bionda.." la mia voce esce strozzata mentre il mio respiro si fa sempre più pesante.
"Najwa sei fradicia" mi sussurra vicino all'orecchio per poi mordicchiarmi il lobo.
Mette una gamba sopra la mia che fa appoggiare al materasso divaricandomele ancora di più.
Velocizza il movimento ed io inarco la schiena afferrandole il polso.
"Ahh!"
"Maggie.. ahh cazzo!"
Aumenta ancora la velocità aggiungendo un altro dito facendomi roteare gli occhi all'indietro.
"Guardami Najwa" mi dice sentendomi arrivare quasi al limite.
Giro la testa verso di lei proprio prima di venire sulle sue dita esplodendo in un orgasmo, chiudendo poi gli occhi per qualche secondo e schiudendo le labbra.
Rallenta sempre di più il movimento fino a sfilare le dita da me per portarsele poi alla bocca.
Mi bacia facendomi sentire il mio stesso sapore mentre sento i muscoli delle mie gambe che piano piano smettono di tremare.
"Avevo voglia di sentirti.." mi dice staccandosi dalle mie labbra e accoccolandosi tra le mie braccia.

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