Mi sveglio prima di Maggie e scendo in cucina per prepararle la colazione.
Prendo un vassoio, una tazza con del caffè e i cornetti che ho preso ieri senza farmi scoprire.
Ho dovuto fare i salti mortali pur di non farglieli vedere..
Torno su velocemente anche se so benissimo che Maggie non si sveglierà e richiudo la porta della camera alle mie spalle, il più piano possibile.Appoggio la colazione sul comodino e mi distendo di nuovo affianco a lei che sta a pancia in giù mentre stringe un cuscino.
Potrei rimanere ore qui a guardarla dormire ma oggi non c'è tempo per rimanere a letto, non per tutto il giorno almeno.
"Rubia.." la chiamo piano attaccando il mio corpo al suo.
Le do un bacio vicino all'orecchio e la vedo muoversi.
Continuo lasciandole baci leggeri fini a dietro il collo sentendola poi ridacchiare.
"Buongiorno bionda"
"Prima o poi ti farò cadere dal letto se continuerai a svegliarmi così presto" mi dice limitandosi solo a girarsi verso di me.
"Okay okay va bene ma non oggi.."
Apre gli occhi e mi guarda.
"Tanto auguri Rubia" le dico dandole un bacio.
La sento sorridere sulla mie labbra e istintivamente sorrido anche io.
"Grazie Najwa" mi risponde e non appena le passo il vassoio le si illuminano gli occhi.
"E questi? Quando li hai presi?"
"Ieri".Sentiamo il mio telefono squillare così mi alzo dal letto lasciandola mangiare e mi avvicino alla terrazza della camera.
N: "Hey buongiorno"
A: "Buongiorno Najwa, tutto bene?"
N: "Sì sì Alba, tutto bene. Allora?"
A: "Ci metteremo più o meno un'ora e mezza massimo due e partiamo tra meno di dieci minuti" mi spiega.
N: "Okay perfetto, quando siete vicine mandami un messaggio, va bene?"
A: "Sì tranquilla, a dopo"
N: "A dopo gitana"
Chiudo la chiamata e torno dentro dalla mia bionda che finisce di bere il suo caffè."Hai voglia di fare una doccia?" le chiedo.
"Certo!"
"Andiamo nel bagno giù? Ci sta la vasca" le dico vedendola alzarsi.
Annuisce e prima di uscire prende il vassoio per portarlo giù.Apro l'acqua e lascio che la vasca si riempia, nel mentre ci liberiamo dei vestiti comodi.
Cingo le braccia attorno ai fianchi di Maggie stando dietro di lei e guardando le nostre figure attraverso lo specchio.
"A che pensi?" le chiedo vedendola sorridere.
"Sono davvero fortunata Najwa.. non tutti hanno la fortuna di avere la persona che amano al proprio fianco così è tutto questo mi rende davvero felice" dice sincera.
La faccio girare verso di me e subito i suoi occhi si incatenano ai miei.
"Allora siamo fortunate entrambe bionda" le dico senza mai staccare lo sguardo dal suo.
"Entriamo?"
Annuisco e ci immergiamo in vasca.
L'acqua calda avvolge i nostri corpi che subito si rilassano.
Maggie si siede tra le mie gambe e appoggia la schiena al mio petto mentre la vasca si riempie di schiuma a causa del bagnoschiuma che ha versato."Da quanto tempo sai di essere attratta da me?" mi chiede.
"Mmh.. probabilmente da molto più di quanto credessi ma ero molto confusa, non pensavo fosse attrazione ma semplicemente forte amicizia" le spiego.
"E tu?"
"Io me ne sono accorta poco prima dell'incidente anche se dovevo aspettarmelo.." dice.
"Perchè?"
"Perchè un'amica non la guardi come ti guardo io e soprattutto con un'amica non senti le farfalle nello stomaco.." mi risponde abbassando la testa diventando leggermente rossa.
"Sentivi le farfalle nello stomaco? E quando?" le chiedo.
"Alcune volte capitava sì, quando stavamo insieme anche sul set ma senza per forza recitare" confessa.
"Allora complimenti signorina Civantos, sa mascherare bene i propri sentimenti" le dico ridacchiando facendo ridere anche lei.
Gira la testa verso di me e non aspetta un secondo per far scontrare le nostre labbra che cominciano a danzare insieme alle nostre lingue.
"Bionda bionda.." la chiamo staccandomi da lei.
"Questa sera sono tutta tua, promesso ma ora prepariamoci perchè devo portarti in un posto" le dico.
Vedo i suoi occhi che mi fissano contenti e la sua bocca che si schiude, le lascio un bacio a stampo fermando già quello che voleva dirmi.
"Non provarci nemmeno" le dico subito.
"No io volevo solo.." la blocco di nuovo.
"No bionda, non attacca" le faccio l'occhiolino e prendo la spugna cominciando a passargliela sul petto mentre lei torna ad appoggiarsi con la schiena su di me.
La passo sulle sue braccia, il collo, la schiena, il seno e infine la pancia. Gliela passo e finiamo di lavarci senza mai staccarci gli occhi di dosso.
Ci vestiamo abbastanza velocemente.
Prendo una maglia nera stretta con il collo alto e sopra metto un maglione giallo. I capelli decido di legarli mentre per il trucco opto per qualcosa di davvero leggero.
"Sei pronta Rubia?" le chiedo mentre accendo il telefono per leggere il messaggio di Alba che mi avverte che sono arrivate.
"Sí eccomi" scende le scale e dopo aver preso le ultime cose usciamo di casa.
Saliamo in macchina ma prima di mettere in moto le porgo una benda nera.
"Che?"
"Girati" le dico.
Mi guarda un po' confusa ma fa quello che le dico.
Le lego la benda e dopodiché metto in moto."Mi sento un po' disorientata se devo essere sincera" dice ad un certo punto.
Rido divertita mentre la sento sbuffare.
"Almeno posso sapere quanto manca?" chiede.
"Siamo arrivate bionda, stai ferma che ti apro io" le dico.
"La portiera della macchina" aggiungo vedendola ridacchiare.
Parcheggio e scendo dalla macchina per andarle ad aprire. Non le tolgo la benda fino a quando Alba e Berta non saranno qui con noi.
Dopo pochi minuti le vedo avvicinarsi in silenzio ed io inizio a slegare il nodo.
Appena le tolgo la benda la vedo guardarsi intorno mentre un sorriso le si forma sul volto.
"Najwa io.."
"Bionda!!! Tanti auguri!" la interrompono avvicinandosi a lei per abbracciarla.
"Ma voi che ci fate qui?" chiede fermandosi subito dopo.
"Aspetta, era questo il motivo del messaggio?" domanda girandosi verso di me.
Annuisco.
"Non ci credo.."
"Forza andiamo! Sai sciare vero Maggie?" le chiede Berta.
"Certo!"——
Più scrivo e più mi viene voglia di andare in montagna e del Natale..🙂
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due anime opposte
Lãng mạnè così difficile accettare i propri sentimenti, rendersi conto che anche il cuore cosi freddo di una donna come Zulema possa provare qualcosa di positivo nei confronti di una persona opposta a lei ma così uguale al tempo stesso.