Capitolo 53

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Saltello fino al bagno per non appoggiare la caviglia gonfia che, dopo il ghiaccio, sembra fare meno male. Raccolgo i miei capelli in una coda, mi strucco passando un dischetto di cotone su tutto il mio viso e lo sciacquo con l'acqua fredda, per poi tamponarlo con un asciugamano, prima di lavarmi i denti.

«Te ne sei pentita, vero?» sento chiedere dall'altra stanza.

Mi sporgo dal bagno, ancora con lo spazzolino in bocca, per vedere Zayn seduto sul letto che si toglie le scarpe.

«Mh?»

«Intendo della nostra relazione...» alza lo sguardo su di me e sgancia i bottoni della camicia per poi toglierla, rivelando il suo corpo scolpito e i suoi tatuaggi, «Te ne sei pentita?»

Mi si stringe il cuore perché, nonostante sia una domanda, esce dalle sue labbra più come un'affermazione, come se fosse già convinto di ciò che dice.

«No!» mi affretto a dire, riprendendo lo spazzolino tra le mani, poi mi ricordo dei pensieri che avevano torturato la mia mente in macchina poco fa, e sospiro.

Ritorno in bagno per sciacquarmi la bocca e posare lo spazzolino nell'apposito contenitore, insieme a quello blu del mio ragazzo, e ritorno in camera. «Ok ascolta... Per un attimo ho pensato che, forse, la tua vita è troppo pericolosa per me.» mi siedo vicino a lui, appoggiando la mano sulla sua gamba.

«Hai ragione, io non sono la persona giusta per te. Vorrei esserla, credimi... Ma non posso continuare a metterti in pericolo.» concorda lui annuendo con decisione, so che gli costa parecchio dovermelo dire, «Non puoi rischiare la tua vita per me.»

«Zayn a quest'ora io non ce l'avrei neanche una vita se non fosse per te!» continuo io scuotendo la testa velocemente, cerco di incontrare il suo sguardo sfuggente, «Sarei morta in quell'hotel, sarei morta stasera colpita da una pallottola o investita da un'auto. C'eri tu a salvarmi.»

«Ma tu eri in quell'hotel perché io ti ci avevo portata. E stasera cercavano sicuramente me, ma hai rischiato di morire perché eri lì, capisci? Sono tutte situazioni in cui ti ho messa io!»

Sapere che si sta tormentando è un dolore molto più grande di quello alla caviglia, e il fatto che voglia convincermi che non è la persona giusta per me è una paura maggiore di quella che ho provato stasera.

«E mi hai salvata.» sussurro con il tono di voce dolce, cercando di calmarlo.

«E cosa succederà quando non riuscirò a salvarti?» replica quasi urlando, poi appoggia i gomiti sulle sue gambe e affonda il viso tra i palmi delle sue mani, «Non voglio che ti succeda quello che è successo ad Aaron...»

Sospiro e accarezzo la sua schiena, cercando di tranquillizzarlo. So che in questo momento nulla lo farebbe sentire meglio ed è la cosa peggiore per me.

«Com'è che mi hai detto una volta? Non si può cambiare il destino?» appoggio la guancia alla sua schiena e avvolgo le mie braccia intorno alla sua vita, stringendomi a lui, «Il destino ci ha fatti incontrare per un motivo.»

«Ne sei sicura?» si volta per incontrare il mio sguardo.

«Zayn, tu rischieresti la vita per me?»

«Senza pensarci un attimo.» risponde convinto, annuendo con decisione.

«E io per te.» mi limito a fare spallucce con un sorriso e posso vedere il suo viso illuminarsi. «Mi hai completamente stravolto la vita. Non stavo così bene da... Beh da parecchio, parecchio tempo. Forse non sono nemmeno mai stata così bene.»» alzo il suo viso prendendone le guance e costringendolo a guardarmi, con gli occhi lucidi dalla commozione

«Anche io.» ammette lui, sporgendosi appena per stampare le sue labbra contro le mie.

«Lo so, perché siamo fatti per stare insieme, non lo vedi?»

Lui mi rivolge un sorriso appena abbozzato, i suoi occhi cercano disperatamente i miei e ora mi sembrano più grandi del solito. Sono, come sempre, bellissimi, intensi, magnetici, buoni. Gli occhi più belli e più buoni che io abbia mai visto.

«Tu tiri fuori il meglio di me, sei capace di calmarmi quando sono nervoso, farmi divertire quando sono triste, farmi svagare quando sono pensieroso...» mormora lui tra le mie labbra, poi si allontana un po' per fissarmi intensamente negli occhi, «Voglio stare con te per sempre.»

Mi lascio andare in un sorriso contento, poi mi alzo in piedi davanti a lui, dandogli le spalle. «Per sempre è tanto tempo, lo sai?»

«Sì, lo so.» conferma mentre lascia scivolare la cerniera del mio abito da sera, poi si alza per abbassare prima uno spallino, poi l'altro, baciandomi entrambe le spalle e provocandomi un brivido gelido lungo la schiena, ora nuda, «Ma non puoi cambiare il destino.» mi volto per vedere un angolo delle sue labbra alzato e, immediatamente, mi sento meglio.

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