Capitolo 40

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Quando mi sveglio e la stanza di casa mia si palesa attorno a me, ci metto un attimo per ricordare il motivo per cui non mi trovo nella camera lussuosa di Zayn, con le sue braccia attorno alla mia vita e la testa sul suo petto. Rivivo immediatamente la discussione di ieri sera, il modo in cui mi ha stretto il viso, le sue parole che trasudavano rabbia e i suoi occhi nervosi. Credevo che non avrei più visto quello sguardo dopo la sfuriata a Dubai e la sua promessa di non trattarmi più in quel modo.

Mi giro e rigiro più volte nel letto, cercando di riaddormentarmi, ma non ci riesco. Sono ancora profondamente delusa ed innervosita dal suo comportamento ma devo ammettere, almeno a me stessa, che vorrei che fosse qui con me.

Mi arrendo e mi alzo, infilando le pantofole morbide per dirigermi verso il bagno, spogliarmi ed infilarmi sotto la doccia. L'acqua calda scorre sul mio corpo, lo pulisce, lo rilassa, mentre attorno a me si alza una nuvola di vapore. Mi costringo a non trattenermi troppo, esco ed indosso il mio accappatoio, una salvietta in testa per asciugare i miei capelli castani, più lunghi del solito essendo bagnati.

Indosso la mia vestaglia legandola in vita, poi raggiungo la cucina per prepararmi un caffè e mi guardo intorno, non potendo fare a meno di sentire la casa troppo silenziosa e vuota. Mi manca terribilmente Amanda, spero solo che stia bene. Sospiro e mi lascio andare sulla sedia, buttando giù il caffè amaro.

Sento il campanello suonare e spero con tutta me stessa che sia Zayn, che sia dispiaciuto e che voglia chiarire con me.

Mi alzo e corro ad aprire, ma davanti a me c'è la bellissima bionda che mi squadra con un sorriso leggermente imbarazzato.

«Sharon?» alzo un sopracciglio, il mio tono di voce è tranquillo anche se un po' sorpreso, «Che ci fai qui?»

«Mi mancavi tanto e mi dispiaceva per quello che ho detto al club.» ammette e dondola sui talloni, visibilmente a disagio.

«Vieni, accomodati.» mi sposto per lasciarla passare mentre lei, lentamente, cammina dentro casa.

«Non ti disturbo?» si assicura mentre è al centro della piccola stanza. Da come si guarda attorno, capisco che sta cercando di capire se Zayn è con me.

«No, non mi disturbi affatto, sono sola.» la tranquillizzo rivolgendole un sorriso dolce, «Vuoi qualcosa da bere?»

«Un tè caldo?» domanda e toglie il suo giubbotto invernale e la sua sciarpa di lana per appenderle all'attaccapanni vicino all'entrata.

Faccio sì con la testa e mi dirigo verso il bollitore, azionandolo e aspettando che si scaldi l'acqua.

«Chloe voglio scusarmi per essere stata così dura con te l'altro giorno...» sento alle mie spalle e, quando mi volto, la trovo seduta sul divano con le gambe accavallate in una posizione che sembra particolarmente scomoda.

«Non fa niente.» scuoto debolmente la testa e riempio due tazze di acqua, per poi immergere le bustine e portarle sul tavolino di fronte al divano.

«Voglio solo proteggerti.» ammette lei abbassando lo sguardo in un'espressione realmente compassionevole, «Sai quanto ti voglio bene, non vorrei mai vederti soffrire.»

La osservo per un attimo mentre i suoi chiarissimi occhi di un freddo azzurro ghiaccio fissano il pavimento e le sue labbra gonfie e rifatte sono piegate in una smorfia rattristata. È bellissima nonostante sia struccata, anzi, la trovo ancora più bella senza spesse righe di eyeliner e ciglia finte.

«Lo so, e ti voglio bene anche io.» preciso sedendomi di fianco a lei con le gambe incrociate sotto di me, «Ma io e Zayn stiamo davvero bene insieme.» ok, a parte il fatto che abbiamo litigato e al momento non ci parliamo, ma stiamo bene insieme. Decido di omettere questo dettaglio.

«E io sono contenta per voi, davvero.» si affretta ad annuire velocemente con un largo sorriso che, per quanto mi sforzi di non pensarlo, mi sembra finto.

«E... Che cosa è cambiato rispetto all'altro giorno?» domando dubbiosa alzando un sopracciglio. Sono contenta che lei voglia accettare la mia relazione, ma la conosco abbastanza bene da sapere che difficilmente cambia idea, soprattutto così in fretta.

«B-beh hai ragione tu... Io non lo conosco e non posso giudicarlo!»

«E sono sicura che ti piacerebbe. È un ragazzo così dolce, comprensivo, affettuoso...» un'altra volta, è meglio non parlarle della parte del suo carattere che è uscita ieri sera.

«Ed è per questo che vorrei conoscerlo!» si affretta ad esclamare, sembrando davvero molto esaltata. Sposta i suoi lunghi capelli, tinti di un biondo cenere, da una spalla all'altra con fare vanitoso, poi le sue dita dalla manicure perfetta si appoggiando alle mie cosce mentre lei si sporge in avanti mostrandomi un largo sorriso contento. «La prossima settimana ci sarà una festa di gala a cui sono stata invitata.»

«Aspetta... Sei stata invitata ad una festa di gala?» domando io alzando i palmi delle mani davanti al suo viso.

«Sì, da un cliente del Paradise!» annuisce lei con decisione, non perdendo l'euforia di poco fa, «Non è fighissimo?»

«S-sì... Credo di sì.» balbetto incerta. Da quando Sharon incontra i clienti del locale anche fuori dal locale?

«Tu e Zayn potreste venire, no?» propone lei, sbattendo più volte le palpebre, come per convincermi.

Non so nemmeno se io e Zayn ci parleremo ancora la prossima settimana, sospiro.

«S-sì... Beh no, non lo so...» alzo le spalle incerta, abbozzando un sorriso per non lasciarle capire ciò che sta succedendo.

«Dai! Sarà bello, ci divertiremo un sacco!» insiste lei e, ora, inizio a domandarmi perché abbia così tanta voglia di conoscere un ragazzo che, fino a poco tempo fa, mi consigliava di non vedere più perché sicura che mi stesse usando.

«Zayn lavora tanto, è sempre molto impegnato...» ribatto dopo essermi schiarita la voce ma, come sempre, non riesco ad essere convincente.

«Oh Chloe andiamo, non lavorerà anche al sabato sera, vero?» solleva un sopracciglio perfettamente sagomato grazie all'uso delle pinzette ed incrocia le braccia al petto.

«No.» sono costretta ad ammettere, distogliendo per un attimo lo sguardo dai suoi bellissimi occhi grandi, «Ne parlerò con lui e poi ti farò sapere, ok?»

«Sì, ci divertiremo un sacco! Ho già comprato un bellissimo abito a sirena, vedrai ti piacerà! E poi ho preso dei sandali-» continua lei come un fiume in piena, cinguettando come se avessi già accettato il suo invito.

Ma io non la ascolto più, concentrata a pensare a Zayn e alla nostra lite, sperando con tutta me stessa che non comprometterà la nostra relazione e che riusciremo a chiarire.

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