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Luci soffuse investono il volto di Jade al suo risveglio. Una figura confusa di fronte a lei inizia ad agitarsi e schiamazzare qualcosa.

"Capitain! Captain!"

La chiazza candida scompare dal suo campo visivo e in quel momento la ragazza si stropiccia gli occhi, scoprendosi ammanettata. Il letto in cui si trova, però, è tutt'altro che una prigione: si tratta di una cabina ben illuminata da diversi lampadari, mentre i pochi oblò lasciano filtrare raggi bluastri. Accanto al suo giaciglio si trovano due sedie vuote e una donna mora, vestita con una tuta bianca, la sta osservando con sospetto dietro ai piedi del letto.

"Dove mi...?"

Passi pesanti interrompono il suo mormorio e lo strambo orso in divisa arancione ricompare sulla porta, il viso contratto e i denti aguzzi leggermente sporgenti. Jade lo squadra attentamente e le sembra che l'animale stia arrossendo.

"Tu... voi...?"
Prima che l'orso possa aprire bocca, strattona i pugni e il rumore delle catene li fa sobbalzare entrambi. La donna assume un'espressione indispettita e bisbiglia qualcosa all'animale, il quale, scusandosi, corre di nuovo fuori da quella cabina.

"Ehi, dì un po', dove mi trovo? Perché mi avete legato?"

Quella non risponde e sogghigna, uscendo poi dalla stanza.

Non c'è molto da indagare: quelli sono membri dei Pirati Heart e senz'altro il suo sequestro porta la firma di Trafalgar Law. Molto probabilmente si trovano sott'acqua, ecco il perché dell'illuminazione elettrica. D'accordo, non può sfuggire, ma almeno può tentare di liberarsi.

Jade si lascia rotolare verso il bordo del letto, ma scoprendosi estremamente più debole del previsto cade al suolo, evitando di pochissimo una testata nel comodino. È così debole da non riuscire nemmeno ad alzarsi in piedi, ma non demorde. Striscia fino all'oblò più vicino e facendo leva su una libreria si alza sulle ginocchia, provando a sporgersi fino all'altezza del vetro.

Qualcosa, però, va storto: quel mobile non è saldo come sembra e inizia a oscillare, perdendo l'equilibrio. Prima che possa accadere un disastro, sente di nuovo quella voce e la libreria in caduta torna al suo posto. Non fa in tempo a voltarsi verso la porta che il chirurgo lancia qualcosa sul letto e schiocca le dita, scambiando la posizione di quell'oggetto con quella di Jade, tornata dunque al punto di partenza.

"Tu." sibila con ferocia, riconoscendo il ragazzo sulla porta.
"Ti consiglio di smettere di muoverti, c'è il rischio che tu svenga ancora visto..."
"Zitto e liberami subito!"

Jade si sporge in sua direzione, ma come previsto dal chirurgo le forze la abbandonano e cade riversa sul materasso.

Dopo qualche ora, la ragazza riprende conoscenza ed è attonita nel riscoprirsi di nuovo in quel letto, stavolta legata da più catene. Trafalgar Law siede accanto a lei imperterrito e sta leggendo un libro che ha tutta l'aria di essere un trattato anatomico.

Gli anelli di agalmatolite tintinnano, ma prima che Jade possa aprire la bocca, il chirurgo interviene pacatamente.

"Se farai di testa tua ancora, sarò costretto a sedarti senza averti spiegato dove ti sto portando."

Non alza gli occhi grigi dal libro e arriva alla fine del paragrafo prima di fare un sospiro. Appoggia il volume sulle gambe accavallate e le volge uno sguardo indifferente.

"Quale frutto hai mangiato, Teach?"
"Ti ho già risposto..." commenta scocciata "Dove diavolo stiamo andando?"
"Non sei proprio nella condizione di fare domande. Diamo pure la colpa alla stanchezza per questa incomprensione..."

Il tono saccente si accompagna ad un gesto sforzato, al termine del quale si alza e si avvicina a lei, piegandosi di poco sul bordo del letto.

"Quale altro frutto hai mangiato, Teach?"

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