"La prego, signorina Jade, lo racconti ancora!"
La ragazza sorride, mentre Uni alza gli occhi al cielo. Il visone unisce i palmi pelosi e spalanca gli occhi in sua direzione, ma Shachi lo allontana sbattendogli il giornale sul muso.
"Ciò che Bepo vuol dire, signorina Jade..." afferma schiarendosi la voce "È che tutti ci terremmo ad ascoltare di come sia riuscita a risolvere l'incidente al Rocky Port..."
Nel terminare la frase il ragazzo calca il tono sulle ultime parole e lancia un'occhiata al suo Capitano. Trafalgar Law, che fino a quel momento sedeva a gambe incrociate sul divano, alza lo sguardo disinteressato e sbatte le palpebre con sufficienza.
D'accordo, aveva avuto torto. Due volte.
Quando Jade era scomparsa dal sottomarino a poche miglia da quell'isola, mai avrebbe pensato di rivederla. Si era già rassegnato a dare per disperso quel suo cuore bistrattato e, alla peggio, aveva pensato di tenerla in pugno se mai fosse tornata a reclamare il proprio.
Ciò che non si aspettava era di vederla combattere per gente che non conosceva e che, per di più, era stretta alleata di coloro che le avevano portato via l'uomo della sua vita.Non ha bisogno di ascoltare quella storia, perché ricorda alla perfezione ogni dettaglio di ciò che è accaduto: semplicemente, non ammetterà mai di aver visto ciò che ha visto. Nè di aver fatto ciò che ha fatto per poter vedere ciò che ha visto.
Quel maledetto giorno, l'agalmatolite lo stava consumando e Jade era scappata da sola in un'isola di nemici a difendere la vita di altri potenziali nemici. Era ferito fisicamente, sconvolto da ciò che aveva visto e persino terrorizzato, l'aveva ammesso. Ma era anche medico e sapeva bene cosa avrebbe dovuto fare.
Con freddezza, si era amputato gli arti colpiti e aveva iniziato a sanguinare copiosamente. Aveva aspettato interminabili minuti che i poteri gli tornassero, avvolto dal più atroce dei dolori. Non appena aveva recuperato la forze, la room era riuscita a ripristinare la sua forma anatomica e i proiettili maledetti li aveva scagliati in un angolo.
Ancora preda degli spasmi del dolore che si era procurato, era riuscito ad avvicinarsi quanto bastava per poterla vedere: Jade, in mezzo al porto, da sola, aveva sconfitto i pirati che loro stessi avevano aizzato come diversivo ed era stata circondata dalla Marina. La mano del chirurgo si era posata incerta sui comandi, perché non aveva ancora deciso se restare o scappare.
Improvvisamente, però, un ragazzo dai capelli rosa e dai grandi occhiali si era avvicinato a lei e, gli sembrava, aveva puntato una spada sotto al suo mento."Kobi, se non sbaglio." la voce di Jade risuona nella stanza.
Law stringe gli occhi e abbandona i ricordi, fingendo di aver ascoltato il racconto della ragazza fino a quel punto.
"Beh, quel Kobi è un po' imbranato, ma simpatico. Ha detto che mi avrebbe arrestato e mi ha portato sul suo vascello. Quello che non mi aspettavo è stato ciò che ha fatto subito dopo..."
Bepo appoggia il mento sui polsi e, sdraiato a pancia in giù, inizia a sbattere i piedi con sguardo sognante. Uni si sporge sui gomiti e Shachi si lascia cadere la mandibola mentre fa rimbalzare la testa con fare interessato.
Il modo in cui Jade ha catturato l'attenzione della sua intera ciurma fa sorridere sommessamente Trafalgar Law: deve ammetterlo, ha qualcosa di magnetico. Ma se fosse soltanto il suo potere? Torna ad aggrottare le sopracciglia e sposta lo sguardo sui suoi occhi neri. Che sia possibile fidarsi di qualcuno che può controllare la mente delle altre persone?
Lo spettacolo raccapricciante cui aveva assistito l'aveva segnato più di quanto pensasse. Non avrebbe mai voluto riaprire quel capitolo, ma vederla controllare la mente e i gesti delle altre persone... Era cambiata ai suoi occhi? Quella nebbia oscura le aveva permesso di manovrare i Marine come marionette, di muovere i fili delle loro vite come un burattinaio, come quel viscido e maledetto..."A quel punto cosa è successo, signorina Jade?" chiede Kurione, interrompendo i pensieri del chirurgo.
"Vediamo, a quel punto ha mandato via i presenti e, inaspettatamente, mi ha chiesto di Ace."
"CHE COSA!?" rispondono gli Heart in coro.
Con maniacale flemma, Law abbassa la mano sull'elsa del Lamento Spettrale senza staccare gli occhi da lei. Non vuole vederla sotto quella luce, non può credere al paragone con...
"Esatto, mi ha chiesto di Ace e di suo fratello. Pare che siano amici..."
Cappello di Paglia? La sua sfacciataggine la ricorda bene, al punto da far tintinnare la spada mentre ripensa al loro incontro alle Sabaody. Ricorda altrettanto bene la somiglianza tra la sua reazione e quella di Jade alla scoperta della morte di...
"E subito dopo mi ha abbracciato."
Le pupille di Law si restringono immediatamente e la nodachi produce uno schiocco che fa voltare Uni per un istante. Il chirurgo lascia la spada al suolo e si ricompone, ma tende l'orecchio controvoglia, quasi preso da un istintivo e irrefrenabile sentimento di irritazione.
Perché vuole saperne di più? Che gli importa se Jade stringe amicizia con uno della Marina? Ma perché mai dovrebbe farlo!?
Le labbra gli si muovono meccanicamente e pronunciano una domanda con fastidio:"E poi?"
Se lo lascia sfuggire, quel commento. Se ne pente subito dopo, ma ormai è troppo tardi e il gruppo lo sta guardando, deve dire qualcosa, qualsiasi cosa, e deve essere qualcosa di strafottente, deve salvare la faccia almeno!
"Embè, avete detto voi che tutti ci teniamo ad ascoltare!"
Shachi lancia un'occhiata complice ad Uni, mentre Jade non può fare a meno di stirare un sorriso. Sapeva che stava ascoltando, ma sapeva anche che quelle parole erano superflue perché ricorda bene cosa le aveva chiesto il chirurgo non appena era riapparsa nel sottomarino, quel giorno.
"E poi mi ha detto di andare dove volevo."
Per un secondo Law alza gli occhi e ritrova i suoi, fissi, lucidi, pronti ad accogliere lo sguardo che sicuramente lui le avrebbe rivolto.
"Capirai, così si è preso tutto il merito!"
"Maledette guardie!"
"Non c'è davvero più rispetto!"Le voci del gruppo si fanno lontane, un chiacchiericcio di fondo; Jade non si sposta e anche Law regge il suo sguardo.
Esatto, era andata dove voleva. Era tornata da lui.
Non voleva fuggire, dunque. Ed era proprio quello che il chirurgo le aveva chiesto non appena se l'era trovata di fronte."Perché non sei scappata?"
"Perché mi hai aspettato?"Lei aveva ribattuto e poi il silenzio, erano rimasti a guardarsi: lei aveva finto di non aver visto il sangue sul pavimento del mezzo e lui aveva finto di non essersi accorto dei lividi che aveva sulle braccia. Il perché era chiaro, ma si trattava soltanto di una questione anatomica di cuore?
Dopo un po' si erano seduti uno accanto all'altra e avevano ripreso la rotta per il Polar Tang.Law non ammetterà mai di aver pensato a quel giorno terribile su Flevance e di aver immaginato per un istante che cosa sarebbe successo se una Jade del passato fosse intervenuta e avesse combattuto per gli innocenti con la stessa foga. La sua vita sarebbe cambiata se l'avesse conosciuta prima? O forse era stata così dura soltanto per permettergli di incontrarla in quel momento e comprendere fino in fondo la sincerità del suo gesto?
Aveva avuto dei dubbi, è vero. Era stato superficiale a tratti, ma anche avveduto nell'esitare a fidarsi di lei. Eppure... Tornare al porto per il disinteressato sentimento di voler fare la cosa giusta: qualcuno che mente sarebbe arrivato a tanto?Il chirurgo scuote la testa ancora una volta e torna al presente.
Ecco perché si stanno dirigendo Sphinx, tutta colpa del suo buon cuore.
Quando Jade gli aveva rivolto la parola, poco prima di arrivare al sottomarino giallo, gli aveva chiesto quel favore e non era riuscito a negarglielo.Era stato debole, fragile, sentimentale.
Quell'ultimo aggettivo proprio non gli andava giù, ma per quanto inverosimile era vero: si era lasciato commuovere, forse. Jade gli aveva chiesto di accompagnarla su Sphinx per salutare un'ultima volta Ace e le aveva detto di sì.
Più si avvicinano all'isola, più sente che non dovrebbe trovarsi su quella rotta. Ogni volta che vorrebbe prendere il timone e voltare la prua, però, l'immagine degli occhi scintillanti di Jade gli si stampa davanti al volto. Dopo tutto, anche lei è un'innocente, perché lui dovrebbe avere paura di fare la cosa giusta?

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Dark Doom
FanfictionMarshall D. Jade ha un nome ingombrante e una storia ancora più incredibile. Il lato di luce di un uomo oscuro: riuscirà a convivere con l'abisso che porta in sé?