Le ombre di Jade e Law si allungano sul prato dell'isola di Sphinx, scosse da una leggera brezza. In lontananza, sul promontorio della collina, si avvicina la sagoma plumbea di due grossi blocchi di marmo.
Gli Heart sono rimasti attraccati alla costa, questi erano stati gli ordini del Capitano.
La ragazza era partita da sola, per prima, e il chirurgo l'aveva seguita taciturno e solitario a distanza, fino a quando lei non si era fermata ad aspettarlo. Non si erano scambiati nemmeno un'occhiata, ma allo stesso passo avevano ripreso a camminare in direzione della meta."Sai, credo che vedendolo un'ultima volta riuscirò a trovare pace."
La confessione di Jade prima di partire per raggiungere il promontorio al centro dell'isola continua a frullare nella mente cupa di Law.
Quale è stata l'ultima immagine che ha avuto della sua famiglia? Dei suoi amici? Di quella suora?
Lei parla di pace, mentre lui viene ancora tormentato negli incubi da quelle immagini.
Quale è stata l'ultima volta che ha visto Corazon?
Se anche ricorda quel volto sorridente, in sottofondo non può non udire gli spari coperti dal silenzio imposto con le ultime forze di Rosinante. Ogni volta si sente sballottato in quella cassa gelida, ogni volta il viso gli si impiastriccia di lacrime mentre corre sulla neve e non si volta a guardare...Jade si ferma bruscamente e obbliga Law a fare altrettanto.
Dopo averla fissata senza trovare ragioni per quell'interruzione della marcia, alza gli occhi sulle tombe, ora ben delineate: trattiene il fiato in un sospiro sorpreso.C'è un uomo. Un uomo con un cilindro. Un uomo con il cilindro seduto a gambe incrociate di fronte alla più piccola delle due lapidi.
La ragazza non distoglie lo sguardo, ma appoggia la mano sul polso del chirurgo, quasi a volerlo far indietreggiare con un inconsueto senso di protezione: chi è quell'uomo?
Sulle labbra di Jade si legge soltanto un "non", sufficiente a stroncare sul nascere l'idea di Law di impugnare il Lamento Spettrale che trasporta, al solito, su una spalla.
La ragazza si volta un istante e si scambiano un'occhiata senza parlare, perché non è necessario per comprendere cosa voglia dirgli: resta qui. E il chirurgo, seppur non ipnotizzato dal suo potere, ubbidisce.---
Jade scompare e riappare accanto al misterioso avventore in una nuvola di fumo.
Prima che possa anche solo rendersi conto di chi si trova seduto ai piedi delle tombe, non può fare a meno di posare gli occhi sulla giacca di Barbabianca che svolazza: è mastodontica, proprio come quel vecchio e cortese pirata. Alla mente riaffiora il loro primo incontro e lo sguardo le cade accanto, purtroppo...
La sola vista del cappello che ha indossato così tante volte basta a farle chiudere la gola. Il dolore aumenta quando il suono delle perle sballottate dal vento la obbligano a posare la mano su quelle gemelle che porta sui lobi. Il nome, inciso nel granito della lapide e nel suo cuore, è il colpo definitivo: lacrime gelide sgorgano dalla sorgente dei suoi occhi.
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Dark Doom
FanfictionMarshall D. Jade ha un nome ingombrante e una storia ancora più incredibile. Il lato di luce di un uomo oscuro: riuscirà a convivere con l'abisso che porta in sé?