Dark Doom

42.

Corri, Jade, Corri.
Continua a ripeterselo mentre sale le scale d'un fiato, i suoi piedi toccano terra a fatica e il corpo le sembra meno pesante. Trafalgar Law le ha detto cosa cercare, non ha molto tempo, ma è sicura di essere in anticipo.
Le ultime due guardie nemmeno la mettono a fuoco: una nube nera li avvolge e cadono addormentati in preda agli incubi, incapaci di svegliarsi da quel sonno di dolore.

Jade compare al centro della sala archivio, situata nella torre più alta del complesso di edifici che costituisce la base militare del Rocky Port. Il piano del chirurgo, per quanto intricato, ha funzionato.
Ecco l'armadio che ha visto disegnato sul retro della mappa di Lafitte: allunga la mano ed estrae un cassetto zeppo di documenti. I progetti di altre basi, i fascicoli delle matricole... Continua a scorrere le cartelle fino a quando non legge il titolo che il suo Capitano provvisorio le aveva chiesto di trovare: Punk Hazard. Estrae di scatto il plico, ma una cartella fa capolino dietro alla prescelta. "SAD", "SMILE" e... "frutti da riconvertire"? Cosa significa?
Ormai il danno è fatto, può anche fermarsi a sbirciare qualcosa in più. Mette i documenti di Trafalgar nello zaino e sfoglia il fascicolo che l'ha incuriosita. Gli occhi le si spalancano non appena legge di come i frutti del diavolo possano riapparire una volta che il loro precedente possessore...

Inspira e deglutisce. Non può far precipitare la situazione, deve smettere di leggere.
Eppure niente le impedisce di piantare Law in asso e scappare, ora che ha ciò che non credeva di volere.

Dall'esterno i rumori dello scontro nel cortile iniziano a farsi più aspri. Può davvero infischiarsene e abbandonarlo al suo destino? Si sentono rumori di proiettili e grida.
Qualcosa dentro di lei le dice che è la cosa giusta da fare e un alone di oscurità si propaga dalla sua figura: la voce di Law risuona in lontananza, chiamando il suo nome. Sorride, poi scompare.

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Trafalgar Law credeva di aver calcolato tutto nei minimi dettagli.
Il Polar Tang li avrebbe aspettati al largo, mentre lui e la figlia di Barbanera si sarebbero avvicinati all'isola con il sottomarino per le emergenze. A quel punto, prima avrebbero scatenato un po' di disordine in un bar dando un falso allarme, poi si sarebbero introdotti nel quartier generale: mentre lui si sarebbe occupato delle guardie attirando l'attenzione, Jade avrebbe avuto la strada spianata per raggiungere l'archivio e rubare i documenti, per poi tornare da lui e scappare.

Ma perché, allora, quella maledetta ragazza non sta arrivando?
Se Jade non fosse stata puntuale, avrebbe lasciato alle poche guardie restanti il tempo di recuperare le armi all'agalmatolite. E di fatto questo è il motivo per cui Law si trova il braccio e la gamba immobilizzati da tre proiettili di quel metallo infernale.

Lo ha tradito? Ha sottovalutato i geni di Barbanera in lei? Che si sia trattato di un suo piano meschino per entrare di fatto nei Sette al suo posto? Possibile che Jade sia sempre stata dalla parte di suo padre? Che Lafitte, in realtà, fosse la mente dietro a questa giocata ai suoi danni?

La rabbia in Law aumenta alla stessa velocità con cui le forze lo abbandonano: povera stupida, non si è resa conto che lui è ancora in possesso del suo cuore? Chi crede di aver ingannato?
Lui non ci finisce a Impel Down e se deve morire, poco ma sicuro, quella sfacciata ragazza lo accompagnerà al Creatore. Grida il suo nome con forza, spaventando quei Marine che si sono avvicinati troppo e all'improvviso...

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L'eco della voce di Law non è ancora scomparsa del tutto quando una nebbia spettrale avvolge per intero il cortile del palazzo. I soldati, disposti in cerchio attorno al chirurgo ferito, si guardano alle spalle perplessi e inquietati da quell'improvviso cambio meteorologico.
Ad uno ad uno, lentamente, cadono sentendosi soffocare prima di addormentarsi in preda alla disperazione, piangendo con gli occhi serrati e tenendosi la testa: quella foschia oscura li sta avvelenando di dolore.