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Dopo un silenzioso viaggio di un'ora sopra ad una lastra di ghiaccio improvvisata, l'uomo ferma il moto dell'iceberg e, in sincronia con il pinguino, si volta a squadrare la ragazza, già pronta a mitragliarlo di domande.

"Il mio nome non ha importanza se paragonato al tuo."
"Posso saperlo ugualmente?" chiede indispettita dall'anticipazione.

""Posso saperlo ugualmente?" chiede indispettita dall'anticipazione

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"Sono Kuzan, ma forse hai sentito parlare di me come Aokiji."

"Veramente, io..."
"Marshall D. Jade..." scandisce improvvisamente, facendola sobbalzare "Non dovrebbe stupirti il fatto che un tale soggetto sia schedato e controllato dal Governo Mondiale."
"Voi sapete...?"
"Loro. Io non ho più a che fare con quell'organizzazione."
"Hanno sempre saputo di me?"
"Onestamente non ricordo chi abbia vuotato il sacco, ma ritieniti fortunata perché sono in pochi a conoscere l'identità di tua madre."
Jade deglutisce a labbra serrate.
"Gli astri di saggezza lasciano trapelare raramente informazioni di questo livello e Sengoku si fida molto di me. Non so altro."

Non sa perché quell'uomo le abbia raccontato tutto, ma percepisce che la sua reticenza è sincera: lui non sta mentendo.

"Di fatto conosco a stento mio padre e non ho mai visto di persona mio zio..." ammette, distogliendo lo sguardo.
"Questo non ha importanza, entrambi sarebbero chiamati ad intervenire se ti accadesse qualcosa. Chi per affetto, chi per convenienza."
La spiccata schiettezza con cui Kuzan formula ogni frase è spesso disarmante. Le sue parole non hanno filtri.

"Per il Governo è un bene che tu non rappresenti un valido motivo per un'eventuale alleanza tra di loro."

"Alleanza? Non unirebbero le forze nemmeno se fossi in pericolo di vita."

"La tua taglia è stata aumentata a questo scopo. Al momento quei due si evitano, ma se dovessi morire o finire a Impel Down non esiterebbero ad entrare in guerra per uccidersi a vicenda."

"Perché mi hai fermato?" chiede abbassando lo sguardo.

"Dovevo recuperare qualcosa di importante ed ero già su quell'isola quando ti ho visto arrivare sul bagnasciuga e dirigerti verso la base. Sapevo bene chi eri e immaginavo cosa avresti voluto fare. Ti ho impedito di sbagliare."

"Eppure anche tu provi lo stesso risentimento nei suoi confronti..."

"Una volta ucciso Akainu, avresti avuto la Marina alle calcagna a livello esponenziale, senza contare i Sette o le organizzazioni di livello. Sei giovane, non hai esperienza, i tuoi alleati sono deboli o dispersi. Nessuno ti avrebbe tirato fuori dai guai."

"E tu?"
L'ex ammiraglio stringe gli occhi confuso.
"Tu perché hai deciso di darmi una mano?" chiede tornando a guardarlo negli occhi scuri.

"Non si tratta di te come persona, ma come fine."
Jade lo squadra con fare dubbioso.
"Non esistono buoni e cattivi, esistono persone e azioni che possono essere fini per il raggiungimento di un ideale. Tu sei uno degli strumenti che potrebbero permettere il ripristino della vera giustizia. Questo è quanto."

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