La festa

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<< Ehi amico>> protesta Zayn schivando per un soffio la palla.

<< Che c'è? Troppo forte per te?>> lo prendo in giro ridendo.

Fa una corsetta per recuperare il pallone finito contro la recinzione che circonda il campetto da calcio dell'hotel. << Pensavo che stessimo facendo solo dei passaggi, non che ti volessi sfogare su una palla>>

<< Sfogarmi per cosa?>>, stoppo il suo tiro di petto e calcio di nuovo al volo, << Siamo appena tornati da due settimane di vacanza>>

<< Questo devi dirmelo tu>>

Rido di nuovo. << Stai provando a fare il Liam della situazione?>>

<< Non ci riuscirei mai>>, fa una smorfia passandosi una mano tra i capelli perfetti, << Lui ha questa specie di potere magico con cui ti ipnotizza in modo da farti confessare ogni tuo più oscuro segreto o pensiero, cose che non credevi neanche fossero dentro la tua testa>>

<< E poi ti fa dire quello che vuole come se lo avessi davvero pensato tu>> continuo io.

<< Esatto!>>, esclama ridendo, << E alla fine sei così convinto delle conclusioni a cui sei arrivato da non renderti neanche conto di come si sia infiltrato nel tuo cervello>>

<< Dovremmo fargli uno scherzo>>, faccio rimbalzare la palla sul ginocchio un paio di volte prima di restituirgliela con un calcio.

Zayn fa finta di rifletterci su ma conosco quella luce nei suoi occhi. << Ci sto>>, sorride con fare malandrino, << Qualche idea?>>

<< Potremmo nascondergli tutte le scarpe>>

<< Nah>>, fa una smorfia, << Non tutte. Solo una per ogni modello>>

Scoppiamo a ridere entrambi. << Così sarebbe costretto a usarle spaiate>>

<< Oppure potremmo sostituire la chiave della sua stanza con un'altra>> suggerisce ancora.

<< Banale>>, scuoto la testa, << So che puoi fare di meglio>>

<< Ci sono>>, ferma la palla con il piede per rendere il momento ancora più solenne, << Stasera alla festa di Grimshaw possiamo convincere qualche ragazza a flirtare con lui davanti a Danielle. Lo metteremmo nei casini per le prossime due settimane>>

Mi metto a ridere, nonostante il fastidioso pizzico che avverto alla base dello stomaco. << Non lo so>>, quasi borbotto perché non so se voglio davvero farmi sentire.

Zayn spalanca le braccia guardandomi con espressione sconvolta. << Stai scherzando?>>, dal tono di voce sembra quasi ferito, << È un'idea geniale>>

Corro nella sua direzione cercando di rubargli la palla, ma continua a ostacolarmi. << Non ho detto che non lo sia ma potremmo fare qualcosa qua>>, approfitto del suo sgomento per sfilargliela da sotto il piede e corro via verso l'altro lato del campo con lui che inizia a seguirmi all'istante.

<< Da quando uno scherzo senza pubblico è diventato migliore di uno scherzo fatto durante una festa? Hai idea di quanto sarà divertente vedere Danielle esplodere davanti a tutti?>>

Mi lascio sfuggire una risata. << È che non penso di venire stasera>>

Zayn si ferma di botto al centro del campo. << Mi prendi per il culo?>>

<< No>>, rallento anche io iniziando a palleggiare sulla punta del piede pur di non guardarlo negli occhi, << Non mi va>>

Si avvicina con passo spedito spostandomi i capelli dalla fronte con una mano per poggiarvi il palmo dell'altra. << Non hai la febbre>>, decreta dopo un paio di secondi, << Quindi non capisco>>

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