Tu sorridi, io sorrido

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Se potessi descrivere un pomeriggio perfetto probabilmente sarebbe proprio così. Buona musica in sottofondo, un letto piccolo ma comodo e le mie labbra poggiate sul collo di Louis. Disteso a pancia in su, canticchia distrattamente i brani in riproduzione mentre io mi limito a rimanere avvinghiato a lui godendo di ogni piccola vibrazione prodotta dalle sue corde vocali.

<< Stai ridendo di me?>> chiede fingendosi offeso.

<< No, sto ridendo di me stesso>> confesso alzando lo sguardo verso di lui che ridacchia rabbrividendo.

<< Mi fai il solletico se parli così vicino al collo>>

Soffio sulla sua pelle per dispetto prima di morderlo. << Meglio?>>

<< Non ti servirà per evitare le mie domande>>, prova ad opporsi mentre lo mordo di nuovo, << Voglio ridere anche io di te>>

<< No, è imbarazzante>>, quello che prima era un semplice morso inizia a trasformarsi in un vero e proprio succhiotto.

Louis cerca di divincolarsi ridendo ma non riesce a muoversi più di tanto stretto nel mio abbraccio. << Dracula fermati>>, prova a darmi un pizzicotto sul fianco riuscendo nell'intento di distrarmi, << A cosa stavi pensando?>>

<< Stamattina alla radio ho sentito una canzone che ascoltava sempre mia sorella>>

<< Io canto per te e tu pensi ad altre canzoni?>>, abbassa lo sguardo verso di me per mostrarmi tutto il suo disappunto, << Non è molto carino da parte tua, Styles>>

Mi sporgo in avanti per lasciargli un velocissimo bacio a stampo cogliendolo di sorpresa. << Ci ho pensato perché quando canti sorridi sempre>>

<< Ti stai arrampicando sugli specchi>>

Mi metto a ridere provocandogli di nuovo il solletico sul collo. << No, perché quando sorridi anche io non riesco a non sorridere>>, spiego arrossendo visibilmente, << E la canzone dice "Quando sorridi io sorrido. Tu sorridi, io sorrido">>

<< Oh Gesù, Justin Bieber? Sul serio?>> scoppia a ridere coprendosi il viso con le mani.

Sgrano gli occhi sorpreso. << Come hai fatto a riconoscerla?>>

<< Ho una sorella di tredici anni che prima di essere innamorata di te viveva per Justin Bieber>>, sbuffa come se fosse un ragionamento scontato, << E sappi che il tentativo di scaricare la responsabilità su Gemma è miseramente fallito: so perfettamente che questa è tutta farina del tuo sacco>>

<< Non poteva piacermi Lottie? No, il fratello stronzo>>

Louis continua a ridere mentre io mi sforzo con tutto me stesso di mantenere un minimo di serietà per non dargli l'ennesima soddisfazione. Si volta verso di me sfoderando il più bello dei suoi sorrisi, così bello da lasciarmi per un attimo senza fiato. << Io sorrido, tu sorridi. Lo hai detto tu, quindi dov'è la mia fossetta?>>

Naturalmente i miei sforzi vanno a farsi benedire all'istante cedendo alla patetica necessità fisica di sorridere fino a far indolenzire le guance ma ottenendo in cambio uno sguardo così brillante da rischiare di oscurare il sole.

<< La canzone dice anche che le tue labbra sono la mia più grande debolezza>>, poso lo sguardo sulla sua bocca e attendo che lui si chini cogliendo il mio invito per poi scostarmi solo quando ormai è così vicino da riuscire a sentire il suo respiro, << Peccato che non sia vero>>

Per un attimo mi godo la mia piccola vendetta attraverso l'espressione sconvolta di Louis, poi entrambi scoppiamo a ridere.

<< Piccolo stronzetto ingrato>>, si gira su un fianco stringendomi il viso con una mano e baciandomi. << Sappi che questo sarà l'ultimo per tutta la vita>>, mi dà un altro bacio, << Così ti ricorderai a cosa stai rinunciando e te ne pentirai amaramente>>

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