Batman e Robin

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<< Dovete solo scegliere un film>>, sospira Liam esasperato, << È possibile che ci voglia tutta la serata per scegliere un maledettissimo film?>>

Zain e Niall non lo sentono neanche, concentrati come sono a battibeccare su ogni proposta. Harry ha rinunciato quasi mezz'ora fa e si limita a guardarli divertito mentre starnutisce di tanto in tanto.

Guardo l'orologio sperando che sia sufficientemente tardi per tornare in camera senza destare sospetti. È stata una pessima giornata e l'ultima cosa che voglio fare è dare spiegazioni sul mio umore. Desidero solo andare a letto, ma decido di aspettare almeno fino a quando quei due idioti avranno scelto il film. Un quarto d'ora dopo la situazione non è ancora migliorata, anzi, per rendere il tutto ancora più complicato Liam si è intromesso nel tentativo controproducente di aiutarli.

<< Lou, tutto ok?>>, mi chiede Harry corrugando le sopracciglia in un'espressione preoccupata.

<< Solo un po' di mal di testa>>, faccio una smorfia sorridendogli, << Anzi, sai che ti dico? Visto che quei tre non sceglieranno mai un film vado a dormire>>

Approfitto dell'assist di Harry per alzarmi da terra aggiustandomi il beanie grigio sopra i capelli.

<< Tommo dove vai?>>, Liam richiama la mia attenzione.

<< A cercare degli amici con cui poter davvero vedere qualcosa almeno per una volta>>, li prendo in giro con un ghigno mentre raggiungo la porta.

<< Non troverai mai nessuno come noi>>, l'urlo di Niall mi segue fuori dalla stanza strappandomi una mezza risata. Percorro lentamente il corridoio dell'hotel e, una volta svoltato l'angolo, spingo la porta della mia camera. Per fortuna dimentico sempre di chiuderla perché in questo momento non saprei neanche dove andare a cercare la chiave, probabilmente l'ho lasciata da Zayn.

Quando finalmente sono da solo appoggio la schiena contro il muro concedendomi un lungo sospiro che non so più da quanto tempo sto trattenendo. Troppo, sicuramente troppo. Aspetto qualche secondo prima di compiere qualche passo verso il centro della camera senza prendermi la briga di accendere nessuna luce. Spengo il telefono, lasciandolo sul tavolo, poi sposto una sedia di fronte all'armadio per salirci su e far scorrere la cerniera della valigia vuota quel tanto che basta per permettermi di infilarci dentro una mano. Mi spingo sulle punte fino a raggiungere con le dita una piccola tasca posta sulla parte superiore della fodera e, con un ultimo sforzo, riesco a tirarne fuori un pacchetto di sigarette e un accendino. Dopo essere sceso dalla sedia mi dirigo verso l'ampia finestra che si affaccia sulla strada, ne apro un'anta lasciandomi schiaffeggiare dalla fredda aria di metà gennaio e mi siedo sul davanzale poggiando la schiena contro gli infissi bianchi.

Tiro un ginocchio contro il petto, lasciando penzolare l'altro piede lungo il muro della stanza, mentre con una mano riparo dal vento la fiamma dell'accendino portandola fino alla punta della sigaretta. Aspiro una lunga boccata trattenendo il fumo il più possibile prima di soffiarlo fuori dalla finestra, poi chiudo gli occhi poggiando la testa all'indietro mentre la sigaretta continua a consumarsi da sola per via della fredda brezza notturna.

<< Lou?>>

La voce di Harry, quasi sussurrata, mi coglie di sorpresa. Mi volto verso la porta da cui penetra solo una sottile striscia di luce e per un attimo prego che, non ricevendo risposta, decida di andare via.

<< Stai già dormendo?>>, Harry cercando di non fare rumore apre uno spiraglio sufficientemente grande da permettergli di affacciare la testa. Quando con sorpresa si accorge che il letto è vuoto il suo sguardo vaga per tutta la stanza fino a individuare la mia sagoma appollaiata sulla finestra. Un sorriso luminoso gli si apre sul viso e, senza aggiungere altro, entra in camera chiudendosi la porta alle spalle.

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