<< Sei sicura di non volere il dolce?>>
<< Ho mangiato troppo, sto per scoppiare>>
<< È la tua scelta definitiva o cercherai di rubare il mio?>>
<< Non me lo lasceresti fare?>> ride avvicinandosi con fare provocatorio.
<< Dovresti passare sul mio cadavere>>, le lascio un veloce bacio a stampo prima di fare segno al cameriere di avvicinarsi per ordinare il mio tortino al cioccolato fondente.
Hannah è arrivata già da quattro giorni e questo è il primo momento che riusciamo a trascorrere davvero insieme senza fretta o persone che si mettano in mezzo.
Durante il giorno i ritmi sono stati così serrati che era quasi impossibile vedersi se non per un paio d'ore quando ci fermavamo per la pausa pranzo. Ho prenotato una stanza per noi due nello stesso hotel in cui alloggiamo tutti, in modo da stare comodi dato che il mio letto è troppo piccolo per poterci dormire in due per un'intera settimana.
Sarebbe sembrata quasi una piccola fuga romantica se solo fossimo riusciti a sfruttarla a dovere. La sera in cui è arrivata avevamo un'esibizione a Oxford e quando sono tornato a Londra ero talmente stanco che, dopo la gioia iniziale di poterla riabbracciare, mi sono addormentato ancora prima che mi raggiungesse a letto.
Il secondo giorno è stato anche peggio perché tra le prove mattutine, la partenza per Leeds subito dopo pranzo, l'esibizione e le tre ore abbondanti di viaggio al ritorno, l'ho raggiunta in camera quando già era quasi l'alba e mi restavano giusto un paio d'ore prima della sveglia per la colazione che le avevo promesso avremmo fatto insieme e che, puntualmente, è andata a farsi benedire dato che ho continuato a dormire perché avevo dimenticato il cellulare nella borsa di Harry e Hannah non aveva avuto la forza di svegliarmi. La sera, poi, eravamo stati invitati al compleanno di uno dei musicisti, David, quindi avevamo fatto di nuovo le ore piccole insieme agli altri ragazzi.
Oggi per la prima volta siamo riusciti a ritagliarci un po' di tempo per andare a cena fuori come una normale coppia.
<< Adesso capisco davvero perché dici di non avere mai tempo per chiamarmi>> sorride a un tratto mentre passeggiamo abbracciati sulla via del ritorno.
La guardo e forse mai come in questo momento ho visto i suoi occhi così pieni di amore. << Osavi dubitare della mia parola?>>
Ride stringendosi ancora di più a me, << Non proprio, però non pensavo che la tua vita fosse diventata così folle>>
<< La dura vita da rockstar>>
<< Vorrai dire: la dura vita da boyband esordiente che rinuncerebbe anche a dormire pur di cantare due canzoni dall'altra parte dell'Inghilterra e tornare in tempo per le prove dell'indomani?>>
Le pizzico un fianco, << Siamo delle rockstar: sesso, droga e rock 'n roll>>
<< Drogati di Milkshake al massimo>>, mi prende in giro, << Ehi! Sesso con chi?>>
<< Con Niall, mi dispiace>>
Scoppia a ridere tenendosi la pancia con entrambe le mani per alleviare i crampi. << Quanto mi sei mancato>>, mi circonda il collo con le braccia lanciandosi sulle mie labbra in un bacio appassionato, come se non ne potesse più di trattenersi.
<< Vuoi andare da qualche parte prima di rientrare?>> le chiedo dopo un po', interrompendo il bacio.
<< Sei proprio un idiota>>, alza gli occhi al cielo, << Torniamo in albergo>>
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Habit
FanfictionQuando trovi la tua persona lo senti nell'aria. Senti che qualcosa è cambiato nella tua vita anche se inizialmente non riesci a darti una spiegazione. Non importa quanto il mondo vada veloce, sai di avere qualcosa che ti tiene ancorato alla realtà...