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<< Vuoi?>>

Scuoto la testa quando Zayn mi offre una sigaretta e mi lascio cadere sulla sedia libera al suo fianco mentre lui, dopo una scrollata di spalle, ripara la piccola fiamma dal vento per accendere quella che ha in bocca.

<< Solo un tiro>> allungo la mano cedendo alla tentazione e aspiro lentamente prima di restituirgliela.

<< Puoi tenerla se vuoi>>

Di nuovo faccio segno di no con la testa mentre sollevo lentamente le gambe in modo da poggiare i piedi sulla ringhiera del balcone di Zayn, specchiando la sua posizione. Butto fuori il fumo lentamente chiudendo gli occhi e inclinando la testa all'indietro per assaporare ogni istante.

<< Non ne ho bisogno>>, spiego voltandomi verso di lui con un sorriso rilassato, << Fumo solo quando sono in crisi>>

Zayn annuisce portando il filtro alla bocca, << Lo so>>

<< Ti sembro in crisi?>> ridacchio scivolando un po' più giù per mettermi più comodo. Infilo le mani nelle tasche della felpa perché inizia a fare freddo lì fuori.

<< No, ma non fa male chiederlo>>, stringe le spalle con naturalezza, << Sei bravo a fingere>>

Lascio andare una risata a cui si unisce anche lui, poi restiamo in un rilassante silenzio per qualche minuto fin quando il suono di una notifica arrivata sul suo cellulare mi riporta bruscamente alla realtà. << Merda>>

Inarca un sopracciglio con sguardo interrogativo mentre controlla il messaggio appena ricevuto.

<< Ho dimenticato di richiamare Eleanor>>, tiro fuori il cellulare dalla tasca dei pantaloni iniziando a cercare il suo numero tra le ultime telefonate perse.

<< Sarà divertente?>>, mi prende in giro, << Prendo i pop corn?>>

<< Coglione>>, rido dandogli un pugno sul braccio, << Sta zitto>>

Eleanor risponde dopo un paio di squilli. << Ehi Louis>>, dalla voce sembra contenta di sentirmi, << Scusami per prima, non volevo disturbarti>>

<< No, tranquilla, è stata colpa mia. Avevo dimenticato di togliere la suoneria e quindi rifiutare la chiamata era l'unico modo per far stare zitto questo aggeggio>>

Le sfugge una breve risata. << Stavi lavorando? Ho interrotto qualche intervista super importante?>>

<< No, in realtà ero a casa di un'amica. Mi ha quasi ucciso quando è suonato il telefono>>, racconto con una mezza risata voltandomi verso Zayn alla ricerca della sua complicità. La sua reazione invece è tutt'altro che complice dato che sbarra gli occhi per poi battersi una mano sulla fronte scuotendo la testa con fare rassegnato.

<< Ah – ehm>> balbetta Eleanor non molto divertita dalle mie parole.

Guardo Zayn confuso ottenendo in risposta un << Ma che cazzo stai dicendo?>> sussurrato con veemenza. A quel punto finalmente connetto tutti i punti comprendendo quale fosse il problema. << Non in quel senso>>, mi affretto a correggermi, << Volevo dire che ero a casa di Louise, la nostra stylist. Io e Harry siamo andati a trovarla perché ha partorito da pochi giorni e volevamo vedere la bambina, che stava dormendo quando mi hai chiamato, per questo la mia amica voleva uccidermi>>

<< Ah ok>>, ride tornando a rilassarsi, << Sono stata sul punto di chiuderti il telefono in faccia anche io>>

<< Sarebbe stato poco carino>> scherzo per continuare a stemperare la tensione precedentemente accumulata.

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