Non ho mai

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<< Credo che conosciate tutti le regole del gioco>>, spiega Rebecca, << A giro ognuno di noi deve dire una cosa che non ha mai fatto, ad esempio se io dico "non ho mai cantato" tutti quelli che hanno cantato almeno una volta devono bere>>

<< Ottimo esempio>> commenta Aiden prendendo un sorso dal suo bicchiere e tutti lo imitiamo. 

Naturalmente durante il primo giro saltano fuori solo frasi ordinarie in modo che tutti possano bere a ogni turno e lasciarsi andare poco per volta. A me gira un po' la testa ma in tutta onestà non sono certo che dipenda esclusivamente dall'alcol perché prima di iniziare a giocare avevo bevuto a stento una birra. 

Il mio obiettivo per la serata era quello di divertirmi mantenendo un certo livello di lucidità per evitare di ritrovarmi a fare, dire o anche solo pensare qualcosa di estremamente stupido. 

Da quando ho conosciuto Hannah mi sono sentito in colpa ogni volta in cui mi sia capitato di guardare Louis nel modo sbagliato e ho fatto di tutto per far tornare la situazione alla normalità. Non dico di averlo evitato perché passo con lui la maggior parte del tempo e non voglio che le cose cambino perché è il mio migliore amico, però ho cercato di mantenere le distanze almeno dal punto di vista fisico. 

Stasera non so cosa gli sia preso ma è stato impossibile dirgli di no. Ho tentato in tutti i modi, parlando con chiunque o fingendomi troppo stanco per partecipare attivamente alla festa, ma quando ha cercato di convincermi a ballare con lui non sono stato in grado di resistere. Perché in fondo lo volevo, è il mio migliore amico ed era la nostra prima festa insieme, è normale che volessi divertirmi con lui. 

Lancio un sorriso a Cher che è seduta a terra proprio a due passi da me e sono sicuro di averla vista arrossire. Dovrò scusarmi con lei più tardi per essere stato un cafone mentre ballavamo. Non volevo comportarmi in quel modo ma... in realtà non lo so. Credo che quella sia stata unicamente colpa della birra perché il mio cervello in quel momento ha del tutto scollegato qualsiasi connessione con il buon senso. Sono sicuro che se non avessi fatto lo stupido mi avrebbe anche baciato. 

Sento un brivido percorrermi la schiena fino al collo e cerco di respirare profondamente per scrollarlo via. Devo scrollarlo via. 

Continuo a chiedermi come sia finito in questa situazione. Un attimo prima facevo di tutto per mantenere le distanze e improvvisamente mi sono ritrovato seduto tra le gambe di Louis. Siamo in una sala piena di poltrone, sedie e divani, ma per stare tutti vicini durante il gioco ci siamo ammassati in un angolo della stanza. Alcuni sono seduti per terra, come Cher, altri sui braccioli e i pochi fortunati che sono arrivati prima sono comodamente seduti su un divano e un paio di poltrone. Io sono uno dei fortunati sul divano, mentre Louis, che non può mai sedersi come le persone normali, ha preso posto sulla spalliera proprio dietro di me e di tanto in tanto inizia a giocare distrattamente con i miei capelli. 

Prendo un altro profondo respiro per cercare di far andare via questa sensazione. Ho la pelle d'oca. Bevo un sorso più lungo di quanto avrei dovuto e quando per un attimo mi gira la testa spero davvero con tutto il cuore che sia per l'alcol.

<< Io non ho mai urlato per il gusto di farlo>>

Tutti ci giriamo verso Louis aspettando che beva. Ride coprendosi la bocca con una mano e poi prende un lungo sorso.

<< Io non ho mai mandato un messaggio imbarazzante alla persona sbagliata>>

Quasi tutti beviamo. Mentre Katie ci racconta della volta in cui per sbaglio ha inviato un messaggio piuttosto spinto alla madre del suo ragazzo sento che Louis appoggia il bicchiere sul davanzale che si trova alle spalle del divano.

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