Credo di aver vissuto i giorni più folli della mia vita. Almeno fino ad ora. Un mese fa se avessi dovuto descrivere quale sarebbe stato il momento più folle da poter anche solo immaginare avrei pensato probabilmente a una convocazione per una partita di calcio con una squadra di alto livello. Adesso invece penso allo shopping.
Un paio di sere fa ci hanno portati in centro a fare shopping. Per un ragazzo come me che viene da una piccola città nel nord dell'Inghilterra era già emozionante l'idea di vivere una normale serata al centro di Londra. Lungo il tragitto scherzavo con i ragazzi fantasticando sulla possibilità che qualcuno potesse riconoscerci o addirittura chiedere un autografo. Mai nessuno di noi avrebbe immaginato che sarebbe stato difficile persino uscire dall'auto. Non ho mai visto tanta folla in vita mia, neanche in uno stadio.
Ok, forse questo non è vero. Ma quando la gente urla per te è come se il tutto si amplificasse, soprattutto quando non te lo aspetti. Sentire urlare il proprio nome dalle ragazze semplicemente perché... perché? Solo perché stai entrando in un negozio con i tuoi amici.
E le guardie del corpo.
Gesù, è stato assurdo essere scortati. Continuavamo tutti a guardarci tra di noi senza credere a quello che stava succedendo. C'è stato un momento in cui ho creduto di aver perso Harry. Le ragazze erano letteralmente impazzite per lui. Ha passato l'intera serata a fare foto e autografi e nel frattempo rideva.
<< Lou>>, Harry si affaccia dalla porta di ingresso, << È arrivato Simon>>
Conservo il telefono in tasca e mi alzo dal muretto per rientrare in casa. << Ha detto come mai questa riunione urgente?>>
Harry scuote la testa ma sorride, non sembra particolarmente preoccupato. Raggiungiamo Simon in cucina e prendiamo posto intorno al tavolo. Gli altri sono già seduti. Harry si gira verso di me e so che in fondo anche lui sta pensando che non possiamo aspettarci niente di buono per essere stati convocati alle nove del mattino il giorno prima dello show.
<< Ragazzi, c'è un problema>> esordisce Simon.
Io e Harry ci scambiamo una rapida occhiata di intesa. Tutto come previsto.
<< Ho guardato i video delle prove e c'è qualcosa che non mi convince. La canzone non va, non vi si addice, non è il risultato che mi aspettavo>>
<< Posso provare a dare un'interpretazione diversa>> prova Liam con sguardo confuso. Lui canta da solo due terzi della canzone quindi immagino che stia prendendo il commento molto sul personale. Gli faccio l'occhiolino per tranquillizzarlo.
<< No, Liam, tu vai benissimo>>, Simon ci guarda uno per uno, << Tutti andate alla grande in realtà. Ma una canzone del genere cantata da dei ragazzi giovani come voi non si adatta al tema>>
<< Quindi siamo spacciati?>> chiede Niall.
Guardo Harry e sono sicuro di averlo visto sbiancare.
<< Devo farvi una proposta>>, Simon si concede una pausa molto teatrale, << Cambiamo canzone>>
Per un attimo tutto si blocca. Harry si gira di scatto verso di me e posso leggere nei suoi occhi lo stesso sguardo sconvolto che sono sicuro di avere anche io. Tutti ci guardiamo per un attimo che sembra lunghissimo, ma gli sguardi parlano chiaro. Sono io a rompere il silenzio facendo da portavoce per i miei amici.
<< Ok>>
Simon sembra più sorpreso di noi, forse non si aspettava che avremmo accettato subito ed era pronto a convincerci con ogni mezzo.

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Habit
FanfictionQuando trovi la tua persona lo senti nell'aria. Senti che qualcosa è cambiato nella tua vita anche se inizialmente non riesci a darti una spiegazione. Non importa quanto il mondo vada veloce, sai di avere qualcosa che ti tiene ancorato alla realtà...