Hai dimenticato qualcosa

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È così che il cucciolo di foca raggiunge la madre appena in tempo per mettersi in salvo, ma un nuovo pericolo è proprio dietro l'angolo.



Spengo la tv, decisamente non dell'umore per assistere a una qualche tragedia che coinvolga un cucciolo di foca. Guardo il soffitto, illuminato solo dalla fioca luce che entra dalla finestra in una tipica e nuvolosa notte londinese, mentre distrattamente lascio scorrere le dita tra i capelli di Louis che dorme già da un paio d'ore, crollato sulla mia spalla poco dopo la metà del film che stavamo vedendo.

Un po' lo invidio forse perchè io invece non riesco a prendere sonno e stare svegli di notte, purtroppo, significa pensare, pensare e pensare. Come se non lo facessi già troppo durante il giorno.

Da quel nostro litigio, un paio di settimane fa, in qualche modo la mia mente è sempre stata troppo impegnata per lasciarsi trascinare davvero a fondo in quel tunnel di pensieri. Prima la preoccupazione di dover chiarire con Louis, poi la partenza per il nostro primo tour, il compleanno di Louis, Natale. È stato più facile costringersi a ignorare l'immenso elefante nella stanza mentre eravamo circondati dalle nostre famiglie, anche se non c'è stato un solo istante in cui il peso di quel viaggio a Disneyland si sia spostato dal centro del mio cuore. Era solo più semplice fare finta che fosse un peso morto, messo lì per dare fastidio ma del tutto inerme. Da quando sono andati via tutti, invece, è come se quel masso avesse preso vita. Continua a rimbalzare sul fondo del mio cuore per attirare l'attenzione, senza preoccuparsi di farmi del male a ogni salto.

Domani Louis partirà insieme a Eleanor.

Domani notte, a quest'ora, potrebbe esserci lei stretta tra le sue braccia al mio posto.

E non importa quante rassicurazioni possa avermi dato Louis, niente può impedire alla mia testa di continuare a ripetere quelle frasi, perché in fondo quella è la verità.

Le uniche cose che so di questo viaggio sono che partiranno in treno domani mattina intorno alle otto per rientrare dopodomani nel tardo pomeriggio e che, come Louis ha specificato diverse volte, ha prenotato camere separate in hotel. So che me lo ha detto per tranquillizzarmi, ma in realtà conoscere quel dettaglio ha contribuito solo a modificare lievemente le immagini che continuavano a perseguitarmi sia nei sogni che a da sveglio.

Se già la vacanza in sè è un concetto romantico, il fatto che il tuo ragazzo non la usi come pretesto per avere la garanzia di portarti a letto rende tutto più speciale, più autentico. Il tuo ragazzo ti porta in vacanza perchè vuole passare del tempo con te, ti rispetta e non vuole che tu ti senta forzata. Se io fossi al posto di Eleanor mi innamorerei di nuovo di Louis, non posso aspettarmi che lei non cada ai suoi piedi.

Sempre che non sia già successo.

<< È già finito il film?>> biascica Louis all'improvviso riportandomi alla realtà.

<< Tipo da qualche ora>> sussurro con una mezza risata ottenendo in risposta un grugnito che, in modo quasi inquietante, riesco a interpretare come una vera e propria frase.

<< Che ore sono?>>, borbotta voltandosi per controllare il telefono sul comodino, << Perché sei ancora sveglio alle tre del mattino?>>

Scrollo le spalle non avendo una vera spiegazione.

Prova a parlare ma il suo tentativo viene sabotato da un profondo sbadiglio mentre si stropiccia un occhio con la mano. << Tutto ok?>> chiede infine.

<< Mhmh>>, non riesco a trattenere una risata per quanto sia incredibilmente adorabile, << Non ho sonno>>

<< Risolviamo subito>> sorride scivolando sempre più vicino fino ad avvolgersi intorno a me come un koala, le gambe intrecciate alle mie e il suo corpo quasi per intero sopra il mio petto. Un braccio a circondarmi la vita, l'altro piegato sotto la mia testa in modo da poter incastrare le dita tra i miei capelli. << Coccole>> sussurra ad un passo dal fare le fusa, stringendomi ancora più forte.

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