<< Già sveglia a quest'ora?>> chiedo sorpreso quando rientrando dalla mia corsa mattutina trovo Lottie in cucina con un asciugamano avvolto intorno alla testa.<< Sei abituato al Tomlinson sbagliato>>
Ridacchio confermando con un cenno della testa che, in fondo, ha ragione. << Hai già fatto colazione?>>
<< No, stavo per prepararla>>
<< Se mi aspetti solo cinque minuti, il tempo di fare la doccia, preparo io per entrambi. Ti va?>>
<< Non serve, davvero, giuro di non essere incapace come mio fratello>>
Non riesco a trattenere una risata. << Appunto per questo, per una volta fammi viziare un Tomlinson che si meriti le mie colazioni>>
<< Se la metti su questo piano>>, alza le mani per dimostrarmi di essersi arresa prima di lasciarsi andare anche lei a una risata, << Allora mentre ti lavi preparo la tavola>>
Vado in camera assicurandomi di impiegare meno tempo possibile sotto la doccia così da non farla aspettare troppo a lungo. Quando torno in cucina noto che Lottie si è comunque data da fare scegliendo le stoviglie più carine a disposizione e mettendo al centro anche un piccolo vasetto di vetro – che non sapevo neanche di avere – con dentro un paio di rametti di gelsomino sicuramente presi dall'ingresso.
<< Posso tenere te e rimandare a casa Louis?>>, scherzo complimentandomi per il suo lavoro mentre attraverso la stanza dirigendomi verso la finestra. << Faccio cambiare un po' l'aria>>, poi pensando alle quotidiane lamentele di Louis mi ricordo di non dover essere scortese con lei quindi, con un'anta già aperta, mi volto per assicurarmi che non sia un problema, << Hai freddo?>>
<< No, tranquillo>> scrolla le spalle giocerellando distrattamente con un petalo di gelsomino.
<< Sicura? Hai anche i capelli bagnati, se prendi il raffreddore per colpa mia Louis mi uccide>>
Lottie sbuffa proprio come è abituata a fare con il fratello quando diventa iperprotettivo. << Non fa freddo, non iniziare a fare la mamma come Louis>>
Mi arrendo, aprendo la finestra come ogni mattina. << Pancake?>> propongo ottenendo un sorriso affermativo in risposta. << Secondo te dovrei farli anche per quello sfaticato di tuo fratello?>> chiedo mentre peso la farina.
<< Non sono sicura che se lo meriti>>
<< La vera domanda è: noi due ci meritiamo un Louis nervoso di prima mattina?>>
Poggia il mento sulla mano riflettendoci su. << Non ne varrebbe la pena per così poco>>
Inarco un sopracciglio cogliendo la stessa nota dispettosa che conosco fin troppo bene. << Hai suggerimenti?>>
<< Forse>>
E mi basta guardare la sua espressione per rendermi conto di quanto quei due siano incredibilmente simili.
<< Sentiamo>>
<< Potremmo fargli uno scherzo>>, sorride con finta innocenza, << Per quello ne varrebbe la pena>>
<< Tipo – nascondiamo i suoi pancake facendogli credere di non averne lasciati per lui>>
<< Tipo>>, annuisce con convinzione, << Nasconderei anche le altre cose. Latte, cereali, uova, tutto quello che potrebbe usare per fare colazione>>

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Habit
FanfictionQuando trovi la tua persona lo senti nell'aria. Senti che qualcosa è cambiato nella tua vita anche se inizialmente non riesci a darti una spiegazione. Non importa quanto il mondo vada veloce, sai di avere qualcosa che ti tiene ancorato alla realtà...