Vittima e carnefice

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Se qualcuno mi avesse detto che i giorni successivi al mio rientro da L.A. sarebbero stati normali, ad essere sincero, mi sarei fatto una grassa risata.

Una volta affrontato il problema con Harry e dopo aver aggiornato i ragazzi l'indomani, l'argomento non è più stato tirato fuori. Neanche una volta. Come se niente fosse successo... o quasi. Escludendo il tempo necessario per metabolizzare il tutto e iniziare davvero a credere che avremmo potuto farcela, senza rendercene conto siamo entrati in quella fase da luna di miele che forse avevamo saltato all'inizio della nostra relazione. Nessun litigio, nessuna tensione, nessuna frecciatina per una finestra lasciata aperta o dei calzini dimenticati sul pavimento del bagno. Solo sorrisi, abbracci, baci e tanto – ma tanto – sesso.

Un po' come se entrambi avessimo spento il cervello, annullando pensieri e preoccupazioni, lasciando spazio solo al cuore e godendoci ogni attimo insieme con lo spirito del posso quindi lo faccio e non un finché posso lo faccio.

E forse se qualcuno ci vedesse da fuori potrebbe credere che la nostra voglia di appartenerci sia contaminata dalla paura di perderci, che questa attenzione nei confronti l'uno dell'altro abbia una qualche sfumatura di possessività, ma io preferisco vederla come l'affermazione del nostro amore perché non penso che qualsiasi altra definizione possa essere all'altezza del sentimento che c'è tra me ed Harry.

È una questione di logica: ci amiamo, niente ci impedisce di dimostrarcelo a vicenda e quindi non c'è motivo per non farlo. Neanche le lamentele o i grugniti nauseati dei nostri amici quando ci coccoliamo davanti a loro sembrano motivazioni valide a farci smettere, probabilmente perché sappiamo quanto in realtà siano felici di vederci reagire così alla situazione complicata in cui ci siamo ritrovati.

E forse siamo stati un po' sconsiderati in certe occasioni – come quando Zayn imprecando ha suonato il campanello di casa nostra per minuti interi solo per venirci a dire di fare più piano visto che da lì a poco sarebbero arrivate le sue sorelle e avrebbe preferito non traumatizzarle a vita – ma non ce ne facciamo una colpa perché siamo ragazzi, ci amiamo e non c'è una sola ragione al mondo per cui dovremmo resistere alle tentazioni. È proprio sbagliato il concetto di "resistere alle tentazioni" perché se qualcosa alletta talmente tanto il nostro interesse è evidente che cedere ci renderà felici mentre continuare a negarsi quel piacere – perché poi? – porterà solo a inutili sofferenze.

Credo che sia stato proprio questo il ragionamento che ha attraversato anche la mente di Harry un pomeriggio dopo pranzo quando, durante una partita a Fifa online contro Niall, si è  messo in ginocchio tra le mie gambe dicendomi di continuare a giocare e che mi avrebbe lasciato venire solo se avessi vinto.

Naturalmente ho perso – in modo anche abbastanza imbarazzante – e lo stronzo, dopo avermi fatto fondere il cervello tenendomi al limite fino al fottutissimo fischio finale, ha avuto davvero il coraggio di sorridermi e di andarsene sghignazzando. Penso di non averlo mai odiato così tanto in tutta la mia vita e, allo stesso tempo, penso di aver amato oltre ogni logica spiegazione questo suo lato così provocante e smaliziato e maledettamente sexy.

Sarà stato questo suo atteggiamento, questo suo tenermi in pugno come se fosse abituato ad essere sempre così libero e sicuro di sé da poter fare di me qualsiasi cosa senza il minimo sforzo, sarà stato questo desiderio scritto ovunque sul suo viso a farmi perdere totalmente la testa quel giorno portandomi a volerne ancora, ancora e ancora.

E per quale motivo avrei dovuto provare a resistere quando entrambi volevamo semplicemente la stessa cosa? Nessuno, assolutamente nessuno. E quindi lo abbiamo fatto ancora, ancora e ancora. Ci siamo amati in ogni modo possibile in base al luogo e al momento in cui venivamo coinvolti da quelle scintille sottopelle impossibili da ignorare. E probabilmente se dovessi scegliere un solo giorno da rivivere per tutta la vita sceglierei quello, per potermi sentire libero, felice e amato fino al momento del mio ultimo respiro.

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