Dentro una bolla

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<< Non riesco più a distendere le dita>> piagnucola Niall cercando di sgranchire i muscoli della mano sinistra.

<< Credo che non sarò più in grado di scrivere il mio nome per il resto della vita>> Zayn lascia cadere il viso contro il tavolo, totalmente disfatto dalla stanchezza.

Il nostro primo libro è uscito da un paio di settimane quindi Simon ha organizzato un firmacopie in ogni città in cui andiamo e per quanto sia elettrizzante diventa ogni volta più stancante. Sicuramente oggi sembra tutto ancora più pesante a causa della notte quasi in bianco trascorsa ieri in discoteca, ma in fondo è così bello poter incontrare le fan da vicino che avverti davvero la stanchezza solo nei momenti di pausa.

<< Tommo, ti prego, sta un po' fermo>>, implora Liam mentre Louis si esibisce in palleggi acrobatici con uno dei regali portati da un gruppo di fan: un pallone da calcio con le nostre facce stampate sopra.

Ha un sorriso splendido, lo sguardo malandrino e non gli passa neanche per l'anticamera del cervello l'idea di dargli ascolto. È Zayn pochi secondi dopo ad alzarsi per rubargli la palla, consapevole di andare incontro all'ennesima zuffa con Louis che li porta in poche mosse a rotolarsi sul pavimento ridendo in quella che sembra una strana imitazione di wrestling.

<< Non so come facciano ad avere tutta questa energia>> sbuffo con sincera ammirazione.

Niall scivola sulla sedia lasciata libera da Louis prendendo posto al mio fianco. << Ti giuro che a volte penso che a furia di sentirlo urlare tutto il giorno la sua voce mi rimarrà tatuata in testa a vita>>

Io e Liam ridiamo condividendo in pieno il suo pensiero, ma nel frattempo Louis ha già trovato un altro modo per impiegare le sue energie sfidando Zayn a lanciare la palla contro Liam dando le spalle all'obiettivo. Il primo tiro rischia quasi di rompere una lampadina, il secondo supera di due metri abbondanti il nostro tavolo e il terzo arriva dritto sulla mia testa proprio mentre sono distratto dalle chiacchiere di Niall.

<< Menomale che i capelli hanno attutito il colpo>> mi prende in giro Louis.

Gli mostro il dito medio in risposta ma non faccio in tempo a godermi la sua reazione perché vengo travolto da Zayn che, dopo avermi scompigliato i capelli come se le sue mani fossero fuori controllo, schiocca un sonoro bacio sulla mia testa. << Un bacino sulla bua>>

<< Oh povero Harry!>>, in men che non si dica anche Louis lo raggiunge gettandosi sulla mia schiena e iniziando a stropicciarmi il viso.

<< Basta!>>, imploro senza fiato per le risate, << Non respiro più>>

<< Oh povero Harry>> rispondono in coro intensificando l'attacco.

<< Ragazzi cercate di ricomporvi, tra cinque minuti ricominciamo>> ci avvisa Joseph, uno degli assistenti di Simon, mettendo fine alla nostra pausa e ai tentativi dei miei amici di uccidermi.

<< Sloggia>>, Louis dà una pacca sulla spalla a Niall per intimargli di tornare al suo posto.

<< Chi tardi arriva male alloggia>>, lo provoca lui provando a resistere ma cedendo alla prima occhiataccia e lasciandogli così il posto al mio fianco.

Dopo tutti questi mesi e dopo tutti i progressi fatti nel nostro rapporto dovrei essere abituato a queste piccole attenzioni nei miei confronti – soprattutto considerando che poche ora fa Louis mi stava facendo vedere le stelle con ben altri atteggiamenti – ma il mio fisico sembra non riuscire proprio a raggiungere uno stato di assuefazione e, come una ragazzina di dodici anni, sento le farfalle nello stomaco solo perché sì è seduto vicino a me. Come se non lo facesse sempre, come se non fossimo inseparabili da quando ci siamo conosciuti.

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