<< Da quanti giorni non dorme?>> mi chiede Liam con sguardo preoccupato indicando Harry alle sue spalle.
<< Tre?>>, rispondo insicuro, << Probabilmente anche di più>>
<< Amico, rilassati o sverrai sul palco>>, sento Niall provare a tranquillizzarlo con un'affettuosa pacca sul petto mentre cerca di distrarlo con qualche chiacchiera.
Liam gli lancia un'altra occhiata preoccupata prima di tornare a rivolgersi a me. << Perché è così teso?>>
<< Andiamo, ma se anche tu te la stai facendo sotto>> sbuffa Zayn alzando gli occhi al cielo.
<< Tutti ce la stiamo facendo sotto>>, gli fa notare, << Ma non in quel modo>>
<< È in ansia da mesi>> confesso fingendomi particolarmente interessato a stirare con le mani una piega sulla mia maglia, forse per nascondere quanto mi senta impotente all'idea di non poter fare niente per aiutarlo.
Liam sospira, come se l'ansia di Harry lo stesse gradualmente contagiando. << Non puoi fare niente?>>
Inarco le sopracciglia fermando i movimenti della mia mano. << Grazie Liam, senza questo prezioso suggerimento non mi sarebbe mai venuto in mente di poterlo aiutare in qualche modo – wow! – come ho fatto a non pensarci prima?>>
<< Non è il momento di litigare>>, Zayn zittisce Liam con uno sguardo prima di commentare << Anche tu, però, che cazzo gli dici?>>
<< Vedere Harry in quel modo mi mette ansia>> si giustifica allargando le braccia in un gesto teatrale.
Provo a resistere alla tentazione di raggiungerlo immediatamente tenendomi occupato in ogni modo, autoconvincendomi del fatto che lasciargli un po' di aria possa aiutarlo o che sia una buona idea fargli sentire, per una volta, qualcosa di diverso dalle solite cose che gli ripeto io continuamente. In fondo è in buone mani con Niall, chi non si rilassa con lui?
<< Louis>>, Zayn mi chiama a bassa voce indicando Harry con un cenno della testa. Mi volto quel tanto che basta per poterlo guardare con la coda dell'occhio ma capisco subito che è inutile comportarsi in modo circospetto perché Harry sembra essere del tutto estraniato dal mondo. Niall gli parla, ride, continua a scherzare coinvolgendolo come sempre ma Harry se ne sta lì, in piedi, con uno sguardo vuoto che ho visto solo una volta da quando lo conosco.
<< Merda>> borbotto tra me e me prima di andare verso di lui muovendomi quasi con cautela, come se avessi paura di spaventarlo. Lo sguardo di Niall sembra implorare aiuto, nonostante il suo atteggiamento nei suoi confronti non si sia scomposto di un millimetro, come se sapesse che era grazie a questo che Harry era ancora lì appeso a un filo in procinto di spezzarsi.
Gli sorrido usando un tono dolce per chiamarlo. << Haz>>, prendo il suo viso tra le mani accarezzandogli le guance con i pollici, << Ehi piccolo, Haz, mi guardi?>>
Riesco ad ottenere la sua attenzione e per un attimo è come se tirassimo entrambi un sospiro di sollievo. Nel momento in cui i suoi occhi si agganciano ai miei sembrano un po' meno vuoti, riesco persino a vedere sul suo viso un riflesso inanimato del sorriso che gli sto rivolgendo.
<< Ci sei?>> gli chiedo in un sussurro appoggiando la fronte alla sua. Annuisce lasciando andare un profondo respiro trattenuto da chissà quanto tempo.
Senza interrompere quel contatto prendo una delle sue mani premendone il palmo aperto contro il mio petto mentre con l'altra mantengo una salda presa dietro la sua nuca. Tutto quello che voglio è fargli capire che ci sono io, lo tengo io, fino a quando è con me non può crollare. << Respira con me>>, gli stringo la mano per riportare la sua attenzione sul fatto che attraverso quel tocco possa sentire il ritmo con cui il mio petto si alza e si abbassa, << Respira. Non ti lascio andare>>
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Habit
FanfictionQuando trovi la tua persona lo senti nell'aria. Senti che qualcosa è cambiato nella tua vita anche se inizialmente non riesci a darti una spiegazione. Non importa quanto il mondo vada veloce, sai di avere qualcosa che ti tiene ancorato alla realtà...