Pieno potenziale

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Shira dormì tranquillamente, non si rese conto che Midir rimase sveglio a fare la guardia. Dormire era fuori discussione, uno spaventoso mostro poteva aggirarsi nelle loro vicinanze. Se non il So'kor, allora le Scaglie di Drago o Kerseoss. Rimase accanto al fuoco, amplificò i propri sensi per evitare che qualcuno o qualcosa si avvicinasse troppo. Tutto ciò che sentiva erano gli animali notturni e qualche foglia che si muoveva a causa del vento. Prese un lungo respiro, non si mosse dalla sua posizione. Chiuse solamente gli occhi senza perdere la concentrazione. Era da moltissimo tempo che non meditava e non metteva alla prova i suoi veri poteri. In vista dello scontro con Kerseoss era il caso di rimettersi in allenamento.

La cenere del focolare iniziò a muoversi come se fosse trasportata dal vento, si alzò in aria volteggiando fino a formare nove piccole sfere di cenere. Sospirò, voleva mantenere la concentrazione ma qualcosa lo disturbava. Qualcosa cercava di penetrare nella sua testa... ed era la ragione per cui smise di usare i suoi poteri in meditazione. Per poter usare i suoi veri poteri doveva accogliere dentro di sé quel che aveva allontanato da moltissimo tempo: insegnamenti, sensazioni e rabbia... molta rabbia. Aprì gli occhi, erano diventati viola ma molto più luminosi del solito. Li richiuse, una possente aura nera lo avvolse. Stava per accogliere nuovamente quello spirito da Drago che seppellì subito dopo la quasi totale scomparsa dei Draghi.

Molti anni prima...

Un giovane Drago nero era seduto con testa bassa, occhi chiusi e la coda davanti le zampe. Si trovava a Calamo, ai piedi del vulcano. Un Drago blu notte gli girava intorno, gli diceva cosa fare e come incanalare quell'immenso potere.

'Sentilo, Midir. Sentilo dentro di te. Il Vuoto ti chiama, le sue vittime urlano in agonia perenne. Sono quelle urla a dare forza al Vuoto. Le ceneri sono la tua essenza, sei stato creato da esse. Controlli le ceneri poiché sono parte di te ma il tuo elemento, il tuo VERO potere é il Vuoto. È rabbia, é rancore, é il contrario di qualunque elemento presente in natura. Tu non dovresti esistere, così come tuo padre. È per questo che potete usare il Vuoto a vostro piacimento. Sentilo... controllalo... usalo!'

Midir aprì gli occhi, le fauci e sparò quel possente raggio viola. Era intenso, luminoso, distrusse tutto ciò che travolse. Non accennò a terminare, aprì le ali e mise ancora più potere. Il raggio viola diventò ancora più intenso, più vasto, tanto che neanche il giovane Drago riuscì a controllarlo. Alzò la testa verso il cielo e chiuse le fauci, riprese fiato. Scosse la testa non essendo soddisfatto della sua prova. Kerseoss si avvicinò a lui e poggiò la zampa sulla sua testa.

'Va bene così. Hai già fatto molti progressi in poco tempo, non pretendere di saperlo controllare subito.'

'Per te é facile dirlo, non hai un padre che pretende il massimo. Questo é il massimo che possa offrirgli, che gli piaccia o no.' disse Midir arrabbiato.

Kerseoss sospirò 'È... parecchio pretenzioso, su questo non ci piove. Ma sei l'unico su cui può contare. Se le cose dovessero mettersi male ed i Draghi riuscissero ad ucciderlo, dovrai essere tu a prendere il suo posto. O quello... oppure dovrai trovare un modo per farlo rinascere.'

'Ancora con quella storia? I Draghi non possono rinascere. Una volta morti non si torna più indietro, lo dicono persino i Draghi della vera stirpe.'

'Ma loro non sono nati dal nulla come te e tuo padre.' disse il Drago blu 'Tu e tuo padre siete gli unici Draghi neri, non perché gli altri siano morti ma perché siete nati dal nulla. Dalle ceneri. La teoria vuole che potreste rinascere sempre... e per sempre... finché le vostre ceneri esistano.'

Midir, il Drago Nero [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora