Ceneri

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Midir ed Edao ripresero la loro scalata solo quando la bufera si placò almeno un pò. Era ancora difficile vedere ma quantomeno era possibile camminare. Edao aveva difficoltà, era Midir a guidarlo. Usò la corda per legarla intorno ai fianchi di entrambi, così che nessuno dei due si sarebbe perso o, nel peggiore dei casi, se Edao fosse caduto, Midir lo avrebbe aiutato a risalire. Le uniche cose visibili erano le Fredde Anime, vagavano senza meta e fluttuavano. Edao propose di seguirle ma Midir non era affatto d'accordo. Quelle anime fluttuavano e non era certo che stessero sul sentiero. Qualche sciocco sarebbe potuto cadere giù verso la propria fine.

Avevano raggiunto altezze che un normale umano non poteva sopportare, l'aria stava diventando sempre più irrespirabile. Edao faceva fatica a salire, Midir no. Il Drago gli propose di fermarsi ma il vecchio volle continuare, voleva raggiungere la cima della Vetta Azzurra. Midir sospirò e se lo caricò in spalla, sapeva che il vecchio sarebbe morto ancor prima di arrivare in cima ma era quello che desiderava. La responsabilità sarebbe stata sua. Edao perse i sensi, Midir non poteva permettersi di fermarsi. Shira lo stava aspettando e ritardare ancora non sarebbe stato l'ideale... ma Edao doveva essere lasciato indietro.

'Dannazione, vecchio! Dovevi proprio spingerti a tanto? Ed ora che devo fare? Non posso lasciarti qui da solo ma se ti porto su morirai di certo! Non posso di certo abbandonarti in mezzo alla bufera...' sbuffò 'Volevi salire? Allora saliamo.'

Continuò la scalata con Edao sulle spalle, impiegò il doppio del tempo non potendo aumentare il passo. Arrivò in cima, non si vedeva nulla... solo la neve. Midir prese il libro e poggiò Edao al suolo, si guardò intorno. Aspettò qualche secondo nella speranza che accadesse qualcosa. La bufera cessò lentamente ma non del tutto, si aprì lasciando libera solo la zona centrale. Sentì rumori alle proprie spalle, passi grandi e pesanti. Midir non si voltò nemmeno, sapeva chi aveva dietro.

'Allora é vero. Ti sei ritirato quassù come un codardo.'

'Codardo, dici. Eppure anche tu ti nascondi. Non su una montagna ma in un corpo umano.' disse una possente voce.

Midir si voltò, vide un enorme drago giallo dal petto bianco. Aveva corna lunghe e degli occhi dello stesso colore della sabbia 'Aedo, vecchio amico. Allora Edao sei tu. Certo... come ho fatto a non capirlo?'

'Me lo chiedo anche io, Midir.' il Drago giallo gli girò intorno.

'Mi hai usato per tornare quassù in compagnia, giusto?'

'Forse. Non ho mai apprezzato la solitudine.' rispose Aedo 'Non credere che stare su questa montagna mi faccia piacere. Ma é l'esilio che ho scelto di vivere da Drago. Da umano... é un'altra storia.'

Midir mostrò il libro 'Si, lo capisco. Ma sembra che tu abbia perso qualcosa in una delle tue gite. È tuo, no?'

'Si. Si, il Libro della Sapienza é mio.' rispose il Drago giallo 'E mi chiedo come tu abbia fatto a trovarlo. Mio padre aveva ragione, il libro é attratto dai Draghi. In un modo o nell'altro, va sempre ad uno di noi.'

'Era nelle mani di Shira.' lasciò cadere il libro 'Dubito che tu possa perdere una cosa così importante. O sei sbadato o lo hai fatto di proposito. E tu non sei uno sciocco.'

'No, é vero.' disse Aedo con tono calmo 'L'ho perso di proposito. Solo così avrei dato inizio al Ciclo Finale.'

Midir non era certo di sapere di cosa il Drago stesse parlando 'Il Ciclo Finale? Non é già accaduto dopo il tuo tradimento?'

Aedo scosse la testa 'No. Avverrà in questa vita. Ti chiedo di non rivangare il passato.'

Midir incrociò le braccia e gli diede le spalle 'Eviti le tue responsabilità? Sapevi che prima o poi avresti fatto i conti con un Drago.'

'Si... ma non voglio parlare di quegli anni.' disse Aedo 'Non ti é mai importato nulla dei Draghi, al contrario di tuo padre. Vuoi dirmi che di colpo ti importa?'

'No, non me ne é mai importato. Ma a mio padre si...' disse abbassando lo sguardo 'Papà desiderava un mondo di soli Draghi. Gli umani dovevano essere estinti, la loro amicizia con certi Draghi ci metteva in pericolo... e voi lo avete ucciso.'

Aedo alzò la voce 'Tuo padre desiderava il nostro dominio, questo si, ma desiderava anche dominare su tutti noi come unico Re dei Draghi. È stato stipulato dalle tre stirpi che non ci sarebbe mai stato un Re tra noi. Anche tuo padre era presente... e lo eri anche tu. Devo forse rammendarti il Sacro Patto?'

Midir assunse la sua vera forma, era più grande di Aedo. Si avvicinò al Drago giallo con rabbia 'Non nominare il Sacro Patto in mia presenza! Io c'ero quando venne creato. Il Drago rosso, blu, verde... e nero, riuniti... a giurare di non provare mai a far prevalere la propria stirpe sugli altri.'

Aedo annuì 'E poi ci fu tuo padre. Il primo Drago nero. Colui che decise di approfittare della tregua per attirare a sé quanti più alleati possibili. Colui che decise di aggredire i rappresentanti di ogni stirpe... uccidendoli. Autoproclamandosi Re dei Draghi... e che decise di uccidere gli umani.'

Midir si voltò 'E tu, eroe della storia, tradisti la tua specie per loro. Gli umani. Papà desiderava un mondo di soli Draghi... e tu uno di soli umani.'

'Era giunta la nostra fine. Gli umani creano, inventano, hanno idee e pensieri più sviluppati di noi Draghi. Guarda cosa hanno creato. Noi eravamo giunti ad un punto morto.' rispose Aedo 'Insegnai loro la magia, l'unico modo con cui avrebbero potuto difendersi. E poi, quando tuo padre ed i Draghi vennero eliminati... decisi di esiliarmi come punizione del mio tradimento. Tu meglio di tutti dovresti saperlo: prima della creazione, viene la distruzione.'

Midir sospirò 'Ormai é una vecchia storia. Quel che é fatto é fatto, non si torna più indietro. Ma le tue azioni hanno portato non pochi problemi. Prima la nostra "estinzione" ed ora il Libro della Sapienza. Hai parlato di un Ciclo Finale, cosa intendevi dire?'

Aedo prese un lungo respiro 'La fine dei Draghi. Questa volta... definitiva. Le Scaglie di Drago sono alla ricerca di questo libro per cercare un modo per far risorgere il loro Signore. Umani al servizio di un Drago. Sai a chi mi riferisco.'

Midir annuì 'Si. Papà aveva molti seguaci... tra cui anche molti umani. Dunque le Scaglie di Drago vogliono farlo risorgere? E come?'

Aedo indicò il petto del Drago nero 'Dalle tue ceneri. Tu sei nato dalle sue, l'unico a poterlo far tornare sei tu. Ma questo non lo sanno ancora. E non dovranno mai saperlo.'

Midir lo guardò 'E cosa mi impedisce dall'aiutarlo?'

'Perché ti ho messo alla prova. Dici che non ti importa nulla degli umani o dei Draghi, eppure hai aiutato un vecchio a salire questa montagna. Lo hai protetto. Così come ti sei preso cura di Shira. Non ti importa nulla dei Draghi... ma dubito che tu non abbia una certa simpatia per gli umani. Gli umani hanno quasi sterminato la nostra specie, ora tuo padre minaccia di sterminare la loro. Compresa Shira. Permetterai che la storia si ripeta?'

Midir non rispose 'Ti sbagli. Non mi importa nulla nemmeno degli umani. Se proprio devo, salverò solo Shira.'

'E se lei ti chiederà di salvare anche gli umani? Cosa le dirai?'

'Non accadrà.' rispose il Drago nero 'Lei non lo saprà mai.'

Aedo accennò una risata 'Ne sei sicuro, Midir? Il Libro della Sapienza era in mano agli umani di Springfell, ai maghi. Secondo te non hanno controllato prima di perdere il libro? I maghi di Springfell sanno già tutto, non sanno però che tu sei vivo. Non lo sanno, giusto?'

Midir ripensò a Keltuz Mantocorvo. Lui sapeva della sua esistenza... e senza dubbio anche di come far risorgere il primo Drago nero. Midir andò via senza nemmeno salutare, le informazioni ricevute da Aedo erano importanti... e preoccupanti. Shira era in pericolo, le Scaglie di Drago erano ancora convinti che Koda il mercante e la sua aiutante avessero ancora il Libro della Sapienza. Non avrebbero smesso di dare loro la caccia per nessuna ragione. Midir doveva subito tornare da Shira.

Midir, il Drago Nero [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora