Regalo

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Shira si svegliò, si strofinò gli occhi cercando Midir. Lui non c'era, in tenda era solo lei. Pensò che si fosse svegliato prima e che fosse fuori, prese il suo tempo per alzarsi ed uscire dalla tenda. Vide un uomo rannicchiato davanti al fuoco, era senza maglia e dai capelli neri lunghi, aveva una costituzione molto più muscolosa. Shira non riconobbe l'uomo, si accorse che l'estraneo non si accorse di lei. Prese il pugnale dal fianco e si avvicinò lentamente, lo alzò pronta a colpire. L'uomo si alzò e le prese la mano, era anche parecchio alto. Teneva Shira sospesa per il braccio senza che lei toccasse terra.

'Lasciami! Lasciami subito! Midir! Aiuto!'

'Vuoi calmarti?' domandò l'uomo 'Sono io!'

Shira smise di dimenarsi 'Cosa? Ma... M-Midir? Sei davvero tu?' notò solo allora che gli occhi dell'uomo erano viola.

'Si, sono io.' la lasciò andare.

'Ma... cosa ti é successo? Ieri non avevi i capelli lunghi! Nemmeno la voce é più la stessa! Sei più alto, più muscoloso e più... beh sei strano! Ero abituata al vecchio te, puoi avvisarmi quando decidi di cambiare stile!'

Il Drago allargò le braccia 'È stata una cosa dell'ultimo minuto. Il mio potere é aumentato in seguito ad una lunga meditazione, avevo bisogno di un nuovo corpo più resistente e forte. Quello di prima si stava... strappando.'

'Ne parli come se fosse un vestito.' si toccò il polso 'Mi hai fatto male.'

'Devo abituarmi al nuovo corpo, ce l'ho da poco più di due ore.' rispose guardandosi le mani 'Tuttavia sono più agile, veloce e forte. Se avessi saputo cosa avrei dovuto passare, lo avrei preso molto tempo prima.' si stirò le braccia.

'Sono contenta per te.' lo guardò da cima a fondo 'Sarà difficile abituarmi al nuovo aspetto. Mi sembra di viaggiare con un altro.'

Midir stirò anche le gambe 'Ti abituerai. Quanto meno non dovrò più temere le lame dei nemici, sotto questa pelle ci sono le mie scaglie. Sono anche diventato molto più grosso con il mio vero aspetto, molto più forte.'

Shira ascoltò l'elenco delle sue migliorie, annuì ad ogni parola 'Ti vanterai del corpo per tutto il giorno?'

'È un'emozione nuova, non cambio corpo da secoli.' continuò lui facendo del riscaldamento, alzò una gamba e sbatté il piede al suolo. Shira barcollò, dovette tenersi alla tenda per non cadere. Il Drago sorrise 'Ah! Si, questo corpo andrà più che bene. Posso usare ancora più forza di prima.'

'Cavolo, sei una macchina da guerra!' esclamò lei tornando in piedi 'Spero almeno che tu non faccia saltare in mille pezzi con uno schiaffo qualcuno davanti a me. Sai, il mio stomaco non reggerebbe.'

'Cercherò di fare piano. Oh, um... a proposito di scaglie.' il Drago si avvicinò al carro, prese un nuovo arco creato apposta per Shira 'Questo é per te. L'ho fatto creare dal fabbro di Wuspegor. È in legno di acero, molto resistente e flessibile al punto giusto. Sta attenta alla corda, é così dura e tesa che potresti farti male ma é ottima. Questo é... un regalo per te.'

Shira prese l'arco con entrambe la mani, era emozionata 'Un arco tutto mio? Davvero? Oh Midir... i-io non so che dire!'

Ma il regalo di Midir non era solo un arco: si strappò una scaglia da sotto la pelle e la poggiò sull'impugnatura. La scaglia si fuse con il legno trasformandolo in un arco completamente nero, crebbero delle spine del medesimo colore delle corna del Drago. In fine, Midir passò il pollice e l'indice sulla corda trasformandola in cenere. Ma esse non cadde, bensì fluttuava e prese il posto della corda. Shira provò a toccarla e si rese conto che era solida.

'Questo é un arco draconico. Non hai bisogno di frecce, scoccherai frecce di cenere che perforeranno le armature dei nemici. Non posso però assicurarti che funzioni sui Draghi. Ma bada, non sono illimitate, dovrai cospargere la corda di cenere se vuoi riutilizzare le frecce. Te ne darò un sacchetto ma non esitare a chiedermi di ricaricarlo per te. La cenere che userai é la mia essenza, sarà una parte di me che avrai sempre con te.'

Shira strinse l'arco tra le mani 'Non avrei potuto chiedere di meglio. Me ne prenderò molta cura. Grazie di cuore, Midir.'

Si sorrisero. Era il momento buono per un darsi un bacio ma i due erano troppo imbarazzati per farlo. Lui non era abituato a queste dimostrazioni di affetto e lei non era pronta per baciare Midir con quell'aspetto così diverso. Per rompere quel silenzio imbarazzante, il Drago propose di riprendere il viaggio il prima possibile. I vestiti che aveva già addosso erano ormai troppo stretti per quel corpo, pensò che fosse il caso di cambiarli arrivati a Springfell. Il viaggio fu tranquillo, non ebbero alcun problema lungo la strada. Rimasero solo molto affascinati da quanto bella fosse la natura di Grymoras, osservarono paesaggi ancora più spettacolari grazie alla giusta luce del sole. Shira controllava il libro solo durante le pause dal viaggio, non aveva la minima intenzione di perdersi un solo momento del viaggio. Midir le lasciò persino le redini del carro, anche lui voleva godersi la pace e la tranquillità finché sarebbero durate.

'Midir, é quella?' Shira indicò una capanna abbandonata 'È lì che si trova la statua?'

'No. Non sento la sua presenza nei dintorni ma sospetto che siamo vicini.'

'Lo spero.' si schiaffeggiò il collo 'Questo posto é pieno di zanzare!'

'Siamo vicini ad una palude, é normale.' il Drago incrociò le braccia al petto 'Sarebbe un buon posto dove nascondere una capanna. Chi andrebbe mai in una palude?'

'Non ci pensare nemmeno! Sono già abbastanza circondata da questi fastidiosi insetti, ci manca solo che entriamo nella loro casa! Ma a te non danno alcun fastidio?'

'Nessuno. Anche se dovessero pungermi colpirebbero le scaglie nascoste sotto la pelle.'

Shira sbuffò e mormorò 'Esiste un lato negativo nell'essere un Drago?'

Scese la sera, si accamparono nuovamente non troppo distanti dal sentiero. Shira continuò a lamentarsi delle zanzare, la loro attività era aumentata durante la notte. Le sue lamentele tennero Midir sveglio, sperava che si arrendesse ma non fu così. Ad un certo punto si sedette e, con un gesto della mano, alzò la cenere del focolare. Lanciò ogni singolo granello di cenere contro tutte le zanzare nei paraggi, erano delle piccolissime ma letali frecce che uccisero ogni insetto nei dintorni. Calò il silenzio in un pochissimi istanti. Nemmeno Shira osò dire una parola, mai si sarebbe aspettata che Midir potesse fare una cosa simile.

Tale precisione senza guardare i piccolissimi e veloci bersagli era la dimostrazione che Midir era realmente diventato molto più potente. I suoi sensi erano migliorati tantissimo stando nella sua forma umana. La ragazza si addormentò non proferendo parola, era meglio addormentarsi non disturbare ulteriormente il Drago che dormiva. Nonostante la nottata sembrava andare bene, fuori si sentirono dei rumori. Erano passi, lamenti, qualcosa che di umano non aveva niente. Midir si svegliò ancora una volta ed avvisò Shira di fare il massimo silenzio. Qualcosa era lì ed aveva l'aria di essere minacciosa.

Midir, il Drago Nero [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora