Storie

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Midir e Shira ripresero la loro attività da mercanti, attirarono le persone riuscendo a vendere altro. Passò lo stesso uomo del giorno precedente che Shira ingannò con il "pesce di terra". Midir si aspettava lamentele, forse aveva capito che era semplice pesce. A sorpresa di entrambi, l'uomo si complimentò per la qualità del pesce e vorrebbe acquistare altri "pesci di terra". Shira non credeva che una tale bugia avesse funzionato così bene, prese altri due merluzzi facendo quattro tagli ciascuno e li diede all'uomo per ottantacinque Aurum. Lei voleva venderli al prezzo pieno, ovvero cento, ma Midir suggerì di fare un piccolo sconto, giusto per invogliare l'uomo a parlare con i suoi amici della loro gentilezza ed onestà.

In questo modo sarebbe certamente tornato in caso fossero ripassati per Brina. Era giunto il momento di andare via, dovevano raggiungere la capitale e sperare di trovare qualcuno per andare alla Vetta Azzurra. Midir stava caricando le casse sul carro mentre Shira accarezzava il muso di Betsy, il loro cavallo. Prima di raggiungere la capitale, dovevano tornare al lago in cui pescarono e prendere altro pesce. Più si allontanavano dai fiumi e laghi, più il pesce era ricercato. Un anziano uomo si avvicinò, era alquanto strano: non aveva i capelli ma solo una corta barba bianca sul mento. Nonostante fosse bianca si può notare anche qualche pelo biondo, simile all'oro.

'Ragazzo.' disse il vecchio richiamando Midir 'Ho sentito che stai cercando qualcuno per raggiungere la Vetta Azzurra.'

'Si, é così. Conosci qualcuno?'

Il vecchio ridacchiò 'No, non conosco nessuno che possa farlo. Però vi ci posso portare io, se tanto lo desiderate.'

'Tu?' Midir lo osservo da cima a fondo 'Um... con tutto il rispetto, ma credo che sarà una scalata abbastanza faticosa. Non sono certo che un uomo anziano possa riuscire in tale impresa.'

'Sarò vecchio, questo é vero, ma c'é più energia di quanto tu possa vedere. Davvero rifiuti di accettare l'unica guida che tu abbia trovato in tutta Brina?'

Midir non si preoccupava per le energie del vecchio... ma per le sue ossa. Non poteva rifiutarsi, nel peggiore dei casi se lo sarebbe caricato in spalla. Accettò l'aiuto del vecchio, il suo nome era Edao. Shira salutò con molta educazione il loro nuovo compagno di viaggio, Edao la prese subito in simpatia. Aveva un mucchio di storie da raccontare, Shira non smetteva di ascoltare, era affascinata da quante cose sapesse.

'Mi dica, signor Edao. Lei ha mai sentito qualche storia sui Draghi?' domandò la ragazzina.

A Midir, in un primo momento, non piaceva questa domanda. Poi si rese conto che sarebbe stato interessante sentire altre storie distorte su di loro. Edao rispose 'Ne ho sentite così tante. Ooh quelle bestiacce! Erano i dominatori dei cieli, delle acque, dei fuochi e della terra. Era impossibile girare per Ystad senza passare sotto i loro occhi. Per quanto fossero potenti, non erano altro che sottospecie della vera stirpe.'

'La vera stirpe?' domandò Shira.

'Oh si. Ho sentito molte cose su di loro, sono tutte contrastanti.' rispose il vecchio 'Ma la versione più popolare fu che erano tutti Draghi dal colore rosso, verde e blu. Questi tre colori segnavano la vera stirpe. Ma... vi era un altro colore. Uno che nacque proprio dalla regione di Calamo.'

Midir strinse le redini ma non si intromise, non voleva essere troppo brusco o sgarbato, nemmeno nei confronti di Shira. Lei era più curiosa 'Calamo? Perché lì?'

'Vedi, piccolina... i Draghi della vera stirpe avevano quei tre colori. I Draghi rossi nascevano dal fuoco puro di un vulcano, come quello a Calamo. Quelli blu nascevano dalle profondità buie degli oceani, vicino Springfell. Quelli verdi erano originari delle foreste inesplorate di Grymoras. Ma questi Draghi non nacquero da nessuna di queste zone... bensì dalla cenere.'

Midir, il Drago Nero [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora