Assassino

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Passò tutta la mattina, Midir diede il tempo che Shira aveva bisogno per riprendersi. Tornarono nella loro casa a Wuspegor. Aveva lei il libro, lo teneva ben stretto a sé. Dovevano però sbrigarsi, avevano una missione da portare a termine prima che fosse Kerseoss ad avere la meglio. Midir chiese a Shira di fare uno sforzo, prendere un lungo fiato e chiedere al libro dove fosse la statua del Cavaliere che stavano cercando. La ragazza lo aprì, sfogliò le pagine e fece come detto da lui. Il libro mostrò loro l'ubicazione della statua, si trovava dentro una capanna nascosta tra gli alberi, ricoperta di fogliame e malandata. Fu un certo Selimer a rubarla, egli fu colui che usò una lancia fatta in scaglie di Drago per uccidere Sarkath.

Selimer, avendo dimostrato coraggio ed avendo conquistato la fiducia dei Mantocorvo, venne incaricato di nascondere una delle quattro statue, ovvero quella che Midir e Shira stavano cercando a Grymoras. Nascose la statua ma non si fidava di nessuno, troppe persone sapevano dove l'avrebbe nascosta. Decise quindi di scolpirne una con un fidato amico che faceva proprio quella professione, ne crearono una identica in ogni dettaglio. Sostituì la vera statua con il falso e la portò via con sé. Quella autentica venne sotterrata sotto una capanna. Nascose il rifugio ed abbandonò il luogo dicendo a tutti di aver nascosto la statua nel luogo dai maghi indicato. Condusse una vita normale come contadino in una città di nome Sammetslen, dove conobbe una donna di cui si innamorò. I suoi figli e tutta la discendenza rimasero a Sammetslen finché non nacque Shira.

'Aspetta, questo significa che... sono una discendente di colui che ha ucciso tuo padre? Un mio antenato ha lanciato quella lancia che lo ha ucciso?'

'Così sembra. Il mondo é più piccolo di quando immaginassi.' rispose Midir 'Bene, adesso sappiamo dove si trova. È il momento di distruggere il libro.'

Shira annuì 'Si, é troppo pericoloso per essere lasciato in giro... o per portarcelo dietro ancora una volta. Sembra sia passata un'eternità da quando lo trovai.'

'Già. Ma c'é ancora un problema: come lo distruggiamo? Abbiamo già provato a bruciarlo, ad abbandonarlo, persino seppellirlo. Tornerà sempre da noi, che ci piaccia o no.'

La ragazza chiuse il libro 'Sbaglio o Aedo disse che é vivo? Se é un essere vivente allora può morire, giusto? Deve esserci qualcosa per ucciderlo.'

Il Drago nero si sedette sulla sedia 'Ma non é un essere vivente comune. È pur sempre un libro, non é come uccidere un umano. Non saprei proprio cosa fare.'

Shira rimase in silenzio per qualche secondo 'Midir, secondo te... se io dovessi chiedere dei miei genitori, il libro mi darebbe una risposta? Insomma, mi ha detto di Selimer e che discendo da lui, sicuramente saprà dirmi chi erano i miei genitori.'

Il Drago alzò le spalle 'Possibile. Tu vuoi sapere di loro?'

'Voglio sapere come sono finita in quell'orfanotrofio. Dopo tutto questo tempo direi che sia giunto il momento di scoprirlo, non sei d'accordo?'

'Si, suppongo di si.' rispose lui 'Però voglio avvisarti: non sempre conoscere la verità fa bene. Non sappiamo la ragione per cui sei orfana, ti chiedo quindi di rifletterci bene. Se hai un'idea positiva e stimata dei tuoi genitori allora non dovresti scoprirlo. Pensa se non fossero come tu credi.'

'Si, su questo hai ragione. Ma preferisco un'amara verità anziché una dolce bugia.' sorrise la ragazza 'Ma andrà tutto bene, vedrai. Qualunque cosa accada avrò te con me.' aprì il libro 'Mostrami i miei genitori. Chi erano? Dove sono?'

Il libro sfogliò molte delle proprie pagine, arrivò quasi alla fine. Raccontò di come i genitori di Shira erano dei normali contadini, avevano la fattoria poco fuori Sammetslen. Si occupavano di procurare cibo agli altri abitanti e conducevano una vita spensierata. Questo finché, una notte, il padre non sentì un rumore provenire da fuori. Pensò che non fosse nulla di importante ma non poteva rischiare che qualche ladruncolo o ragazzino facesse quello che voleva. Uscì fuori con una lanterna in mano, disse all'intruso di andare via o avrebbe chiamato le guardie. Non ebbe alcuna risposta. La moglie lo avvisò di aver visto qualcosa muoversi nei campi di grano.

Midir, il Drago Nero [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora