Piccola Fiamma

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Arrivò la notte, Shira e Midir dovettero tornare nelle proprie camere. Mentre lei si mise subito a dormire, il Drago rimase sveglio a riflettere. Pensava e nello stesso momento cercava anche di percepire cosa stesse accadendo in quel palazzo. Guardò la porta, era sicuro che non ci fosse nessuno. Prese un lungo respiro e si alzò, c'era sicuramente qualcosa che gli veniva nascosto. Non era mancanza di fiducia nei confronti di Keltuz ma di Togorash. Decise di trasformarsi ma parzialmente, prese molta ispirazione dal Drago della Sapienza: assunse il suo aspetto da Drago mantenendo però le fattezze umane, non uscì le ali ma fu costretto a mostrare la sua coda, lunga e sottile. Il suo viso venne solo ricoperto di scaglie nere, il muso non si allungò e gli occhi divennero viola. Non uscì dalla porta, aveva sentito dei passi appartenenti alle guardie di ronda. Aprì il balcone e si arrampicò sui muri. Per prima cosa andò a controllare Shira, lei stava dormendo serenamente. Continuò la scalata controllando ogni finestra ed ascoltando ogni voce. Due guardie uscirono da un balcone, Midir era proprio sotto di loro. Rimase immobile ed in silenzio.

'Hai sentito la novità? Sembra che quest'anno verrà anche l'Imperatore di Shadowmourne.'

'Davvero? Quel tipo non aveva intenzione di conquistare Ystad? Che diamine viene a fare ad una festa?'

'Al M'hak Rahor non ci sono dispute politiche o militari. È invitato dal Mago Supremo stesso in quanto discendente di coloro che hanno affrontato i Draghi.'

'Credi davvero a queste cose?'

'Certo. Tu no?'

'No, io sono qui solo per la paga ed il buon cibo dato alle guardie. Tu avviso: se quel pallone gonfiato riesce a conquistare Springfell, butterò queste vesti nel primo bidone che vedo e me ne vado a Calamo. Almeno lì sarò povero insieme a molti altri.'

'E che mi dici della lingua? Lì gli Aurum sono letteralmente inutili.'

'Baratterò dei polli per la loro acqua. Il mercato ha una sola lingua: il guadagno.'

Le due guardie si stavano dilungando anche troppo nel parlare. Midir allungò la coda facendola risalire sul balcone. Colpì la prima cosa che capitò per poi ritirare subito la coda. Sentì il rumore di un vaso rotto, le due guardie si misero subito in allarme. Anziché cercare la causa pensarono prima alle conseguenze se Madame Brinosa avesse scoperto che loro erano presenti. Fuggirono temendo che la governante li incolpasse. Midir risalì la balconata ed entrò di nascosto all'interno del palazzo. Nessuna delle guardie alzava mai lo sguardo, era quindi più saggio continuare arrampicandosi sul soffitto e nascondendosi tra i lampadari. Udì una voce familiare, quella di Keltuz insieme ad una appartenente ad un anziano. Una guardia aprì la porta e Midir si intrufolò passando dalla parte superiore come una lucertola. Si nascose nelle ombre per ascoltare ed osservare. Nella stanza vi era anche Madame Brinosa, teneva però gli occhi sempre chiusi.

'Padre, quello che dite é vero ma pensate alle conseguenze. Ne vale realmente la pena celebrare il M'hak Rahor adesso?'

'Assolutamente si, Keltuz.' rispose il Mago Supremo 'Quel Drago nero si sta facendo vedere troppo spesso in giro. E quel tornado verde a Grymoras di un anno fa é un chiaro segno: sta cercando le parti di suo padre. Il perché mi é ignoto ma non ci sono altre spiegazioni se non quella che vuole riportarlo in vita.'

'Magari non é così.' disse il figlio 'Forse ha altro in mente. Prima di giudicarlo dovremmo prima ascoltare le sue intenzioni, magari stai fraintendendo tutto.'

'Perché difendi Midir a spada tratta? Mi nascondi qualcosa, figlio?' domandò Togorash sospettoso.

Keltuz alzò le mani ridendo 'Si può sapere cosa ti passa per la testa? Sto solo dicendo che se Midir avesse realmente voluto riportare in vita Sarkath avrebbe potuto farlo in qualsiasi momento. Perché aspettare tutti questi secoli?'

Midir, il Drago Nero [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora