Errore

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Quella notte Midir rimase solo, Shira andò via con i suoi coetanei. Si diresse nella casa che Bulkor gli diede temporaneamente, andò direttamente a dormire. Shira rimase fuori, aveva lo sguardo perso nel vuoto anche quando gli altri ragazzi cercavano di parlarle. Sapevano solo che aveva litigato con Koda, li avevano visti da lontano. Termor cercò di tirarle su il morale. Gli altri ragazzi decisero di andare a dormire, Termor rimase da solo con lei. Non voleva lasciarla sola e Shira non aveva intenzione di andare nella stessa casa di Midir.

'Shira, sicura che vada tutto bene?'

'Si... direi di si...' rispose a bassa voce.

'Hai litigato con Koda?'

'Non ne voglio parlare.' disse lei.

Termor non conosceva il motivo del litigio, tanto meno sapeva della loro situazione generale 'Senti... volevo chiederti se ti andrebbe di restare qui. Tu e Koda sembrate essere di casa, vi trovate bene. Almeno é quello che mi é sembrato di vedere. Non dovreste più viaggiare, avreste una casa ed una grande famiglia. Intendo il villaggio, non... l-lascia perdere. Il punto é che vorrei che vi fermaste qui. Per sempre.'

Shira accennò una debole risata che poi si trasformò in un'espressione triste 'Non é così semplice...' poggiò la testa sulle ginocchia.

'Perché? Potresti spiegarmelo e... magari capirei.'

'Non é facile. C'é... troppo da spiegare. E non posso.' rispose lei chiudendo gli occhi.

'Va bene, allora ascolta le mie parole. Shira, tu... m-mi piaci. Cioé... so che ti conosco da poco ma dai subito l'impressione di una che sa il fatto suo. Sei coraggiosa, bella e... attiri subito lo sguardo di qualsiasi povero scemo.' ridacchiò.

'Non tutti, a quanto pare...' sussurrò lei. Sapeva che Termor voleva provarci con lei, la dichiarazione non era una sorpresa.

Il ragazzo non sentì le parole di lei 'Ecco... vorrei chiederti di restare qui. Con... c-con me. Potresti guardarmi?'

Ma Shira non lo fece. Rimase ferma a pensare. Sapeva che Midir aveva ragione, sarebbe stato impossibile vivere felice stando sempre in viaggio. Non una famiglia, niente amici, non una casa o un letto sicuro senza dover dormire fuori la notte. Ma la verità la conosceva benissimo: lei era innamorata di Midir. Lui l'aveva accolta, la salvò dagli Zamporso, l'aveva protetta da ogni pericolo. Le insegnò molte cose, quella sera ballarono insieme e lei non aveva mai riso così tanto con qualcuno. Si stava divertendo solo perché lui era lì. Sapeva che un Drago non si sarebbe mai potuto innamorare di un'insulsa umana, un essere inferiore e debole... ma voleva con tutto il cuore che non fosse così.

Termor le accarezzò i capelli, si avvicinò di più. Lui parlava ma lei non lo ascoltava, cercava di pensare e di trovare una soluzione a tutto questo. Girò la testa dalla parte opposta di Termor, lui le prese la mano e la strinse. Cercava di dirle che sarebbe andato tutto bene, che l'avrebbe protetta. Ma lei non voleva ascoltarlo, nessuno avrebbe mai potuto prendere il posto di Midir. Lui era l'unico che poteva prendersi cura di lei al meglio. Shira tentò di liberare la mano ma sentì altre carezze sul collo.

'Dai, fermo... basta, Midir...'

'M-Midir?' domandò Termor 'Chi é?'

Shira guardò il ragazzo, capì che gli sfuggì quel nome per sbaglio 'Oh... n-nessuno.'

Termor abbassò gli occhi 'È... per questo che sei triste? Koda ti tiene lontana da... da Midir? Sei innamorata di lui?'

La domanda costrinse Shira a rispondere, non solo a lui ma anche a sé stessa. Si domandò anche lei se era innamorata di Midir 'Si... si, io sono innamorata di Midir. Io sono innamorata di lui! Devo dirglielo chiaramente.' si alzò in piedi 'Scusa, Termor... ma non posso ricambiare i tuoi sentimenti. Il mio cuore ormai appartiene ad una sola persona. Io amo Midir. Devo- devo tornare da Koda! Devo andare subito da lui!'

Termor si alzò in piedi, deluso dal rifiuto 'Va bene. Ti accompagno alla vostra casa.'

Il ragazzo la accompagnò fin lì. La salutò dandole la buonanotte. Shira entrò e si diresse nella stanza da letto, trovò Midir a dormire. Ma a lei non importava, voleva dirglielo in quel momento poiché aveva il coraggio di farlo. Se avesse aspettato il mattino avrebbe potuto perdere tale occasione. Si avvicinò al letto e lo scosse un pò chiamandolo, lui però non si svegliò. Shira stava lentamente perdendo il coraggio di farlo, doveva sbrigarsi prima che fosse stato troppo tardi. Ma lui non si svegliava, era caduto in un sonno profondo. Non ebbe scelta, si avvicinò e lo baciò. Fu in quel momento che Midir si svegliò, era sorpreso e non vide bene chi lo stava baciando. Voleva usare i suoi veri occhi ma temeva di spaventare quell'umana.

Shira continuò a baciarlo, non si staccò un solo attimo da lui. Salì sul letto e gli prese il viso per tenerlo fermo. Midir non immaginava nemmeno lontanamente che quella era Shira, pensava che fosse una donna qualunque del villaggio in cerca di un'avventura di una sola notte. Temeva infatti che Shira sarebbe potuta tornare da un momento all'altro, se non fosse già a letto a dormire. Voleva scacciarla ma non gli era permesso, non poteva usare nemmeno la forza per farla smettere, non prima di dirle di fermarsi.

Shira lo fece coricare, cercava di far trasportare Midir dalla situazione. Il Drago le toccò il petto per allontanarla ma questo diede solo il via libera alla ragazza, cercò di spogliarlo togliendogli prima le vesti superiori. Midir riprese fiato dal bacio, stava per parlare ma Shira lo baciò ancora. Stavano andando troppo in là e Midir aveva la necessità di sapere chi fosse nel letto insieme a lui. Le toccò la schiena sentendo dei capelli. Nessuno in quel villaggio li aveva così lunghi... l'unica era Shira. I timori di Midir si fecero più forti, toccò i capelli della ragazza sentendo che fossero davvero lunghi. A quel punto usò la forza e si liberò, portò Shira sotto di sé ed accese subito le candele sul tavolo. La stanza si illuminò, Midir si ritrovò a petto nudo proprio come Shira.

'Ma che... S-Shira?! Che stai facendo?!'

La ragazza tremò di paura per la sua reazione 'Volevo dirtelo ma tu non ti svegliavi. Volevo dirti che ti amo... così ti ho baciato. M-ma mi sono lasciata trasportare dal bacio ed io...' si sedette stando con il viso vicino al suo 'Non ho resistito...'

Midir sentì il suo respiro, tremava ed aveva ancora intenzione di baciarlo. Ma lui si sentì in colpa, come se fosse stato lui ad indurla a fare ciò 'Rimettiti i vestiti...'

'Non voglio. Non adesso.' sussurrò Shira accarezzandolo.

'Shira. Rimettiti i vestiti e va dormire.' disse lui con tono più forte.

La ragazza si alzò dal letto rivestendosi, si coricò sul proprio letto e guardò Midir tornare a dormire. Lei però non chiuse occhio tutta la notte, non sapeva nemmeno lei cosa le fosse preso. Voleva dirgli che lo amava ma non credeva che sarebbe riuscita ad arrivare fino a quel punto. Arrivarono le prime luci dell'alba, Midir si alzò ma non Shira. Lei rimase a letto a fingere di dormire, lo vide prendere le sue cose ed uscire dalla casa. Si alzò anche lei, si vestì subito e lo seguì... ma di Midir non vi era traccia. Né di lui né dei cavalli, nessuno dei due. Li avevano legati ad un albero poco lontano da lì.

Midir aveva fatto proprio ciò che Shira pensava: la lasciò lì. Per lui fu una scelta difficile, più ardua di quello che volesse dimostrare. Ma sapeva che Shira stava commettendo un grave errore, uno da cui non ne sarebbe più uscita... ma di cui, probabilmente, non si sarebbe pentita finché non fosse stato troppo tardi. Midir fuggì con entrambi i cavalli senza salutare nessuno, sarebbe stato un duro colpo per tutti, soprattutto per lei. Tutto ciò che voleva fare era proteggerla da tutto e tutti... anche sé e da lei stessa.

Midir, il Drago Nero [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora