Clandestina

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La strada verso Dastret era molta ed il viaggio era silenzioso. Koda si poté permettere di guardarsi intorno ed osservare la natura. C'eeano molti cervi, doveva essere una zona molto frequentata dai cacciatori. Iniziò a pensare che avrebbe dovuto iniziare a cacciare con arco e frecce, sarebbe potuto essere un buon modo per procurarsi la carne e mangiare senza alcuna spesa. Il sentiero iniziò ad essere un pò più roccioso, le ruote del carro sbatterono inevitabilmente contro i piccoli dossi.

Fece rallentare il cavallo per evitare che una delle ruote potesse rompersi, non avrebbe avuto modo di aggiustarla o raggiungere la città più vicina senza lasciare il carro incustodito. Colpì un sasso un pò troppo grande, il carro fece un violento salto. Si sentirono le varie casse di verdura saltare e fare un gran baccano, la carne cadere giù ed anche dei rumori di passi. Koda lì riconobbe al volo, fermò il cavallo ed afferrò il pugnale. Si avvicinò lentamente al retro del carro, tirò via il telo. Tra le casse vide qualcuno che non sarebbe dovuta essere lì: una bambina di appena tredici anni dai lunghi capelli biondi. Indossava una maglietta blu ed una lunga gonna del colore del miele.

'E tu da dove salti fuori?'

'I-io? Io...' la bambina non sapeva cosa dire.

'Non dirmi che sei una di quegli orfani. Sei salita sul mio carro senza il mio permesso ed avete anche cercato di derubarmi!'

'Non volevamo! Non erano quelle le nostre intenzioni!' si alzò appoggiandosi alle casse 'Non stavamo rubando, cercavamo di scappare!'

'Scappare? Scappare da dove?'

'Dall'orfanotrofio. Quel posto é... un inferno.' si sedette su una cassa 'Quella vecchia strega non é così gentile come sembra, é il contrario. La chiamano Lydya la Dolce, ma di dolce non ha un bel niente.'

Koda era visibilmente non interessato ai suoi problemi 'Ti riporterò indietro ed avviseremo le guardie. Non posso portarti con me e più di questo non posso fare.' tornò verso il cavallo.

'Oh no! Per favore, signore! Abbiamo già avvisato le guardie ma loro si sono fatti fregare dalla sua "dolcezza"! Se tornassi indietro mi spetterebbe una severa punizione.'

'Meglio una severa punizione che essere rapita da dei banditi. In oltre, non ho i documenti per un'adozione e non sono neanche interessato. Ti riporterò indietro, é tutto ciò che posso fare. Questa storia mi farà perdere moltissimo tempo, lo so.' salì sul carro e prese le redini.

'La pagherò! La supplico! Pagherò qualsiasi cifra lei voglia!' esclamò lei continuando ad implorare.

'Non me ne faccio niente dei soldi se alla fine finisco in cella. Riempirebbero le tasche di qualche guardia.'

'Potrei essere utile! Un paio di occhi in più a sorvegliare il carro fanno comodi!' continuò lei.

Koda però non si fece convincere 'Forse, ma avrei anche una bocca in più da sfamare. E qui il cibo basta a malapena per me ed il cavallo. Rassegnati, ragazzina.'

'S-sono brava a riconoscere le erbe! Sto imparando a creare le mie misture!'

'Io conosco tutto delle erbe e so creare quelle che tu chiami "misture".' risponse Koda.

'I tuoi genitori ti hanno insegnato tutto quel che sai?'

'Io non ho mai avuto dei genitori.'

La bambina sorrise 'Allora sei orfano come me!' prese un libro e si sedette accanto a lui 'Tu dovresti capirmi più di chiunque altro! Ti prego, ti supplico! Non portarmi di nuovo all'orfanotrofio!'

'Ragazzina-'

'Mi chiamo Shira!'

Koda sospirò 'Shira, io non ho intenzione di portarti con me. Queste strade sono troppo pericolose, ho incontrato molti banditi e credimi quando ti dico che non hanno pietà per nessuno. Nemmeno per una bambina come te.'

'È che...' lei abbassò la testa 'Vorrei poter vivere lontana da Sammetslen. Sono stanca di stare all'orfanotrofio. Vorrei... poter essere libera. Libera come i Draghi... con quelle loro ali potrebbero andare ovunque. Deve essere bello...' strinse il libro al suo petto.

Koda abbassò lo sguardo verso quel libro: era in pelle nera, non c'erano altri colori o dettagli 'È uno strano libro.'

'Si... lo é. Sono i racconti all'interno di questo libro che mi hanno convinta a voler andare via e vivere un'avventura.'

'Di cosa parla?'

'Di tutto.' mostrò il libro 'Questo é uno dei misteri di Shadowmourne che conosco solo io. È un libro dalle pagine bianche, non ci troverai nulla di scritto. Ma se lo chiudi e desideri di conoscere qualcosa, il libro scrive ciò che vuoi sapere. È tutto così dettagliato che sembra quasi vero.'

Koda rimase perplesso, provò una certa inquietudine 'Davvero? Dunque é così che stai imparando a conoscere le erbe e gli ingredienti per i medicinali?'

Shira annuì 'Si, é così. Mi sa dire tutto ciò che voglio a patto che il mondo ne sappia l'esistenza. Non mi può parlare di una pianta che non é stata ancora scoperta o del futuro. Però mi sa parlare del passato di quasi tutti e tutto.'

'Quasi?'

'Si, quasi. Ho provato a scoprire qualcosa sui miei genitori ma non mi mostra un bel niente.' rispose la bambina 'Vuoi una dimostrazione? Se vuoi posso vedere il tuo passato.'

'Non c'é alcun bisogno.' rispose Koda 'Non ho alcun interesse nel vedere il mio passato. Ti credo sulla parola.'

Shira sorrise 'Beh... vuoi ancora riportarmi indietro?'

'Assolutamente.'

'Oh dai!' esclamò lei 'Non c'é proprio niente che ti possa convincere nel non farmi tornare?!'

Koda prese un lungo respiro, il suo istinto gli diceva di riportare la bambina indietro... ma qualcos'altro gli suggeriva di non farlo. Sarà forse stato il suo desiderio di poter volare libera come i Draghi? 'Si. Smettila di gridarmi nelle orecchie e forse potrei ripensarci. Io sono Koda della regione di Calamo.'

Shira sorrise, volle abbracciarlo con forza ma aveva capito che a Koda non sarebbe piaciuto. Decise di trattenersi e di restare in silenzio, la sua felicità non passò però inosservata. Koda riprese il suo viaggio verso Dastret insieme alla sua inaspettata compagna e quel suo strano libro. Sapeva che i problemi sarebbero arrivati, le guardie noteranno che non sono per nulla simili e dunque imparentati.

Era evidente che Koda non era abbastanza adulto per poter essere un genitore, avrebbero fatto delle domande e lui avrebbe dovuto trovare una scusa. Aveva anche una bocca in più da sfamare ed i prezzi di Shadowmourne erano fin troppo elevati. Non osò pensare quanto la vita sarebbe potuta essere costosa nelle città più grandi o, addirittura, nella capitale. Shira era però felice, osservava il mondo come se fosse la prima volta che lo vedeva. Indicò il fiume, le cascate, le montagne, i cervi e le volpi, per lei era tutto nuovo.

Superarono una collina e, dalla sua cima, videro in lontananza Dastret: era come Sammetslen ma un pò più grande. Aveva persino una piazza piuttosto grande dove vi era tanta gente. Sembrò il posto ideale dove fermarsi per vendere qualcosa, senza dubbio quel carro non sarebbe passato inosservato. Shira sorrise alla gente, era contenta di vedere così tanti volti diversi. Sapeva che con Koda avrebbe visto almeno una parte del mondo. Una piccola parte ma pur sempre qualcosa di più grande di quel che era abituata a vedere.

Midir, il Drago Nero [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora