Niente menzogne

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Midir volò fino a raggiungere Kerseoss ed il resto delle Scaglie di Drago. Avevano trovato la statua, stava nascosta sotto un albero ed avvolta dalle radici. Kerseoss lo sradicò con pochissima forza, stava per prendere quella statua quando sentì il battito d'ali di Midir. Si voltò lentamente, il Drago nero atterrò in tutta tranquillità. Shira scese dalla zampa dell'amico e puntò subito l'arco contro di loro. Anche Morrow preparò la propria magia, pur essendo un ragazzino aveva imparato ad usare magie di fuoco. Le Scaglie di Drago attendevano l'ordine di Kerseoss per attaccare.

'State tutti calmi. Riponete le armi.' ordinò il Drago blu.

Morrow non era d'accordo 'Scherzi? Sono qui davanti a noi! Siamo in superiorità numerica, che speranze hanno?'

'Ho detto di abbassare le armi.' ripeté Kerseoss 'Saremo anche in superiorità numerica ma a Midir non basterebbe altro che aprire le ali per spazzarvi tutti via. Non avrei modo di proteggervi dai suoi poteri più sinistri.'

Shira aveva capito bene che si stava riferendo a quel misterioso raggio viola di cui Midir non voleva mai parlare o usare. Morrow abbassò le mani e le Scaglie di Drago riposero le armi come ordinato dal loro capo. Tuttavia Midir non si fidava affatto, era sempre pronto a proteggere Shira ed uccidere chiunque provasse ad attaccare. Nonostante loro non presentassero più una minaccia, Shira non abbassò l'arco.

'Sei troppo gentile, Kerseoss. Cosa speri di ottenere? Pochi minuti fa hai provato a mangiare Shira ed ancor prima ad uccidere me. Ed ora non vuoi che ci venga fatto del male?'

'Se fossi solo io sarebbe un'altra storia.' rispose il Drago blu 'Ho già perso molti uomini, non mi va di perderne altri. Ogni volta che ci incontriamo perdo una grande quantità di seguaci. Per una volta vorrei limitare le mie perdite. In più...' lasciò la statua del Cavaliere al suolo 'Non mi va di perdere uomini per nulla.' spiegò le ali 'Se devono morire allora vorrei che lo facessero per qualcosa di più sensato.' prese Morrow e volò via.

Le Scaglie di Drago andarono via, lasciarono Midir e Shira da soli. Fu allora che la ragazza abbassò l'arco 'Ma di che diamine stava parlando? Che intende dire con "perdere uomini per nulla"?'

Midir non aveva bisogno di avvicinarsi alla statua del Cavaliere, aveva capito sin dal primo sguardo 'È un falso.'

'Cosa?!' Shira si avvicinò alla statua 'Un falso? Come fai a dirlo?'

'Non ha con sé una parte di Sarkath e non si é risvegliato al nostro arrivo. È un falso.' Midir cercava di pensare come sarebbe potuto succedere ma non trovava spiegazione.

'Quindi qualcuno ha preso la vera statua del Cavaliere? Chi mai potrebbe prendersi una cosa così grande, bloccata dalle radici di un albero secolare, e scambiarli come se fossero vasi? E perché?'

Le domande di Shira aiutarono Midir a concentrarsi di più sulla possibile soluzione del mistero 'Deve essere qualcuno capace di usare la magia. Uno molto bravo, a quanto pare. E deve conoscere i Draghi, non é possibile che un possente mago abbia trovato per puro caso una statua sotto un albero e che abbia deciso di prenderla... e sostituirla con un falso. Deve averla trovata da molto, ha ricreato una copia fedele e perfetta.' osservò la statua da più vicino 'Ogni lineamento, ogni dettaglio del cavallo... é perfetta.'

'Che sia stato un altro Drago?' domandò ancora Shira.

'Temo la risposta a questa domanda. Se fosse stato un altro Drago avremmo un guaio in più. Non sapremmo dove trovarlo, come smascherarlo... o chi sia.' rispose lui 'Andiamo via da qui. È inutile restare. Troveremo la soluzione al problema davanti un bel pasto caldo, muoio di fame.'

Midir, il Drago Nero [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora