A caccia

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Shira rimase a casa a piangere, sapeva che ciò che aveva fatto fu un grave errore. Sapeva che Midir l'avrebbe rifiutata, che non voleva innamorarsi ancora... soprattutto di un'umana. Sarebbe stato difficile per loro vivere insieme in un luogo fisso, per non parlare del fatto che lui aveva secoli o millenni da vivere... mentre lei no. Non fu l'unica nel villaggio a vedere Midir andare via, qualche abitante assistì alla scena. La voce non tardò ad arrivare fino allo Jarl che bussò alla porta di Shira.

'Signorina Shira? Sei sveglia? Vorrei poterti parlare di Koda e... di cosa é successo. Mi dispiace che sia fuggito in quel modo, probabilmente non te lo aspettavi nemmeno tu. Vorrei solo dirti che il villaggio ti é vicina e che, se avrai bisogno di qualunque cosa, non devi fare altro che chiedere.'

Lei rimase sul letto, in silenzio. Non uscì di casa nemmeno per mangiare, ignorava chiunque bussasse alla porta. Aveva bisogno di restare da sola, di capire cosa andava fatto e cosa no. Midir avrebbe voluto che lei restasse lì, a farsi una vita tutta sua e senza di lui, per questa ragione egli fuggì... ma questo non era ciò che Shira voleva. Lei voleva fargli capire che non esisteva luogo che avrebbe potuto chiamare "casa" senza di lui. Così come lei avrebbe dovuto accettare il fatto che non avrebbero mai vissuto in una casa senza viaggiare, lui avrebbe dovuto accettare l'idea che al mondo c'era qualcuno che lo amava.

Si prese di coraggio ed uscì dalla casa, si diresse alla casa di Bulkor e bussò con forza. Lo Jarl aprì ritrovandosi Shira a chiedere di poter riscattare le vincite delle scommesse della sera prima. Quando Bulkor chiese il motivo, Shira rispose solo che doveva inseguire Koda a qualunque costo. Di certo non poteva lasciarla andare in quel modo, in una foresta che non conosceva e con pericoli a lei ignoti. Diede quindi ordine ai propri uomini di prendere dei cavalli, sarebbero andati a caccia ma non di una preda... ma di un umano.

Salirono sui cavalli e suonarono il corno. Shira non doveva temere che Midir si sentisse braccato, non si sarebbe mai aspettato che in molti gli avrebbero dato la caccia. Shira avvisò tutti di fare molto silenzio, Koda aveva un udito molto sviluppato ed era difficile passare inosservati. Lasciarono quindi i cani da caccia al villaggio, partirono in dieci sulle tracce di Koda. Scovarono in poco tempo delle tracce, non erano fresche ma appartenevano a due cavalli. Seguivano la pista giusta ma non durò a lungo. Alcuni uomini di Bulkor identificarono altre impronte, sempre di cavalli ma troppe per appartenere a quelli di Koda.

Lo Jarl dedusse che sarebbero potuti essere di cacciatori provenienti da altri villaggi, quindi non diede alcuna importanza alle tracce trovate. Shira, invece, temeva che quelle appartenessero proprio alle Scaglie di Drago. Erano lì, nascosti, forse erano usciti allo scoperto avendo possibilmente trovato la statua del Cavaliere. Continuarono le ricerche arrivando vicino un fiume. A quel punto i cavalli smisero di obbedire, iniziarono a dare di matto. Non volevano più continuare. Bulkor fece scendere tutti, ognuno legò il proprio cavallo vicino il fiume così che potessero bere.

'È bizzarro, i cavalli non si sono mai comportati così.' disse uno degli uomini di Bulkor.

Shira accarezzò il suo cavallo. Quel comportamento doveva essere causato da due cose: la vicinanza alla statua del Cavaliere oppure sentivano la presenza di un Drago in carne ed ossa. Bulkor prese le sue armi e diede l'ordine di proseguire a piedi. Shira consigliò di restare molto più attenti poiché sarebbero potuti essere vicini a qualche pericolo. Gli uomini però non diedero ascolto alle avvertenze di una ragazzina. Conoscevano quegli alberi, loro vivevano nelle foreste e non vi era nulla che non avrebbero saputo affrontare. Attraversarono il fiume, Shira impugnò l'arco e preparò una freccia.

'Koda é davvero venuto fin qui?' domandò Bulkor 'Cosa lo ha portato a spingersi così lontano? Queste sono zone che noi di Wuspegor non raggiungiamo, la flora é troppo fitta ed é semplice perdersi.'

'Credo che si sia spinto fin qui per una ragione...' rispose Shira a bassa voce 'E non so esattamente se sperare che abbia trovato qualcosa... o no.' disse in fine riferendosi alla statua.

Avanzarono ancora finché non trovarono il luogo di un massacro. Vi erano delle Scaglie di Drago morte: un cadavere era seduto ai piedi di un albero, altri tre erano dilaniati al suolo, un altro era inchiodato in piedi ad un albero con la sua stessa spada trafitta nel petto. C'erano tracce di magia, qualche fiammella nera spenta prontamente dai cacciatori, pozzanghere e profondi graffi presenti su alcuni tronchi circostanti. Bulkor ed i suoi cacciatori rimasero sconvolti e pietrificati di fronte ad una tale scena cruenta.

'Per tutti gli Jarl... quale bestia può aver fatto danni simili? E chi sono questi tipi incappucciati? Perché c'erano delle fiamme nere?'

Shira ripose l'arco, si avvicinò ad un cadavere dilaniato e lo osservò attentamente. Si guardò intorno: per terra vi erano tracce di piedi, in cielo non era presente alcuna nuvola. La presenza di quelle fiamme nere indicava che Midir era effettivamente passato da quella parte. Si alzò in piedi capendo cosa era appena accaduto: venne attaccato da quelle stesse Scaglie di Drago, provarono ad usare la magia ma Midir riuscì ad ucciderne tre, ferire gravemente quello morto seduto ai piedi dell'albero ed impalare l'ultimo ad un tronco.

Ma non era finita qui: la presenza dell'acqua non faceva presagire nulla di buono. Se non erano state quelle stesse Scaglie di Drago ad usare tale magia allora Kerseoss doveva essere arrivato sul luogo. Questo avrebbe potuto spiegare i segni di artigli su alcuni tronchi e la gran quantità di impronte per terra. Portare Bulkor ed i suoi uomini con sé stava diventando pericoloso, non per lei ma per loro.

'Deve essere stato un orso!' esclamò un cacciatore 'Uno di quelli che possono usare gli elementi!'

'Non esistono orsi magici.' disse ancora un altro.

Shira si avvicinò a Bulkor 'Jarl, la ringrazio per avermi scortata fin qui. Sarebbe però meglio che voi andiate. Sta diventando pericoloso proseguire e non posso permettervi di correre un rischio troppo grande per me. Io continuerò, devo trovare Koda immediatamente.'

'Puoi solo scordartelo, signorinella! Ne va del nostro onore di cacciatori. Finché non troveremo Koda, lui sarà una nostra preda e noi non ci lasciamo mai sfuggire le prede!' sorrise convinto.

'Lo so, ma... qui non si tratta di cacciare solo Koda.' disse Shira con tono preoccupato 'C'é molto di più. È troppo pericoloso e voi avete delle famiglie. Termor non me lo perdonerebbe mai.'

'Vi siete forse cacciati nei guai con brutta gente?' domandò Bulkor.

La ragazza tentennò con la testa 'Possiamo dire così. È gente pericolosa e non posso permettervi di correre questi rischi. Andrò avanti da sola e... troverò Koda. Torneremo al villaggio sani e salvi, promesso.' rispose con un leggero sorriso.

Lo Jarl non poteva lasciare una ragazza in giro per i boschi di Grymoras, non con i loro nemici in agguato o qualche bestia feroce. Sentirono un ruggito, uno talmente possente da far tremare la terra e gli alberi. Gli uomini di Bulkor erano temerari, pronti a tutto... ma quel ruggito fece spaventare tutti al punto da far fare loro almeno tre passi indietro. Shira si voltò in quella direzione, lo aveva riconosciuto. Quello era il ruggito di Midir. Doveva aver assunto il suo vero aspetto, ciò non prometteva nulla di buono. Era probabilmente nei guai.

Midir, il Drago Nero [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora