Un ultimo volo

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Arcas continuò a sorvolare tutta Shadowmourne in cerca di Midir. Sapeva che fosse lì, non poteva essere andato altrove. Intanto Midir stava recuperando le forze seduto sotto un albero. Shira non si allontanò molto, cercò in zona un luogo più sicuro per permettere a Midir di riposare meglio. Tornò da lui.

'Niente, non ho trovato nemmeno una caverna.' si inginocchiò vicino a lui 'Come ti senti?'

'Una meraviglia.' rispose lui con ironia 'Davvero, mi sento un meglio.'

'È un sollievo.' disse lei sorridendo. Sentirono Arcas gridare a gran voce il nome del figlio, Shira alzò la testa 'È vicino.'

'Non ci troverà così presto... ma eventualmente lo farà.' il ragazzo poggiò la testa contro il tronco 'Mi serve solo un altro minuto.'

'Non vorrai mica affrontarlo adesso. Sei appena rinato! Non hai le forze per poterlo affrontare!'

'Neanche lui é così in forma.' disse il Drago 'Gli ho sottratto un di energie quando sono rinato. Quella freccia ha fatto il suo dovere. Come facevi a sapere che lo avrebbe ferito?'

Lei alzò lentamente le spalle 'Fortuna, credo. Il Vuoto ha consumato Arcas tramutandolo in cenere, la freccia ha ucciso Sarkath.'

Midir accennò una risata 'Bene. Cosa é successo a Springfell? Stanno tutti bene?'

'Più o meno. Keltuz é stato ferito gravemente, Togorash lo ha ibernato per tenerlo in vita. Kerseoss é morto insieme a Cyrylla, Morrow si stava per trasformare in un Drago e... beh adesso quasi tutta Ystad si sta trasformando. Tu... tu lo sapevi? Sapevi che molti umani sono in realtà Draghi?'

Midir scosse la testa 'Non ne ero certo. Ho iniziato a sospettarlo quando ho visto Kerseoss, Aedo, poi Cyrylla. Ero certo che ci fossero altri di noi nascosti... ma non sapevo che fossero così tanti.'

Shira abbassò lo sguardo 'E... tu sapevi che lo sono anche io?'

'No.' rispose lui 'È una sorpresa anche per me.'

La ragazza si sedette accanto a lui, rimasero in silenzio. Sentivano solo il suono del vento, Arcas che gridava il nome del figlio e le foglie. Midir teneva gli occhi chiusi. Sapeva di doversi sbrigare, più aspettava e più vite sarebbero state spezzate. Doveva però assicurarsi di vincere lo scontro con Arcas o tutto sarebbe stato inutile. Prese un lungo respiro e si alzò in piedi.

'È il momento di andare.'

'Di già?' domandò Shira 'Non sei ancora nel pieno delle forze.'

'E nemmeno lui. È la mia occasione. Più aspetto e più gente morirà.' rispose lui 'Devo andare ora.'

La ragazza lo abbracciò 'Non voglio perderti di nuovo.'

'E se tutto andrà bene, non succederà.' disse lui stringendola a sé.

'Come posso aiutare?'

'Non puoi.' rispose Midir 'Hai già fatto moltissimo. Se sono qui é grazie a te. Ora é una cosa che devo risolvere da solo. Però... ora che ci penso, una cosa ci sarebbe.'

Il Drago nero spiegò cosa Shira avrebbe dovuto fare una volta finito lo scontro, sia che avesse vinto e sia che avesse perso. Assunse la sua vera forma e prese il volo, la guardò un'ultima volta prima di andare via. Prese quota in modo da farsi trovare da Arcas. Il padre lo trovò, si affrettò a volare verso di lui fermandosi a debita distanza. Midir lo guardava con odio, Arcas era contento che il figlio si fosse fatto vedere alquanto presto.

Midir, il Drago Nero [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora