Passò un anno dalla loro partenza da Springfell. In tutto questo lungo periodo le Scaglie di Drago non si fecero vedere. Midir pensò che fosse una mossa strategica per non destare troppi sospetti, far passare le voci sulle apparizioni dei Draghi come, appunto, solo delle voci. Ma il silenzio di Kerseoss e dei suoi fanatici rallentarono le ricerche di Midir e Shira, speravano di usare i loro trambusti per trovare un punto in cui iniziare le ricerche. In questo lungo periodo Shira imparò a cavalcare, ad accendere un fuoco, a montare una tenda, cucinare della carne al fuoco e riconoscere le erbe curative da quelle nocive. Mancava solo una lezione: la caccia.
Entrambi stavano seguendo un cinghiospino già da giorni, fu la stessa Shira a seguire le tracce dell'animale sotto supervisione di Midir. Impugnava arco e frecce, teneva ancora il pugnale sul fianco. Era diventata una bella ragazza dai lunghi capelli biondi, non li fece mai tagliare. Seguirono le tracce facendo attenzione a non fare alcun rumore, si appostarono dietro un tronco abbattuto. Scorsero un pò la testa vedendo la loro preda intenta a mangiare.
'Sei sicura di volerlo fare?' domandò Midir 'Sarebbe meglio cacciare qualcosa di più semplice, tipo... un coniglio? Cerbiatti?'
Shira sospirò 'Stai esagerando. È solo un tiro al bersaglio! Ed il mio bersaglio é un grosso cinghiale spinato. È più grande di un coniglio o un cerbiatto, non posso mancare il bersaglio.'
'Non é il fatto di mancarlo, é...' sospirò 'Lo vedrai tu stessa. Impugna l'arco.' si avvicinò alle sue spalle aiutandola a mirare, corresse solo di poco il braccio di lei mirando alla gola 'Mano ferma, schiena dritta. Calcola bene la distanza tra te e la tua preda. Non avere fretta di scoccare la freccia. Non perdere la concentrazione.'
Tuttavia non sapeva che era proprio lui a deconcentrarla. La sua estrema vicinanza, il suo sussurrare ed il fiato sul collo di Shira erano tutti oggetto di distrazione per lei 'M-Midir. Ce la faccio, fa fare a me.'
Lui alzò le mani e la lasciò fare. Shira notò che stava mirando alla gola, avrebbe richiesto una mira molto accurata ed estremamente precisa. Un bersaglio troppo piccolo per lei. Spostò l'arco in direzione della spalla, prese un lungo respiro e scoccò la freccia... purtroppo andò in frantumi quando toccò l'animale. Il cinghiospino fuggì. Shira si lamentò.
'Hai mirato alla spalla. Il bersaglio era la gola.'
'Lo so! Ma che diamine! L-lo avevo preso!' si alzò in piedi.
'Devo ricordarti cosa cacciamo? È un cinghiospino, il suo corpo é fatto di aculei, sembra pelo ma non lo é. L'unica zona scoperta é dal ventre alla gola e, guarda caso, quest'ultima é una zona letale.'
Shira mise l'arco sulla schiena, non voleva ammetterlo ma Midir aveva ragione 'E comunque... ho fatto centro. No?'
'Si, lo hai fatto. Ora mi spieghi perché sei ancora qui? La cena sta fuggendo.'
La ragazza si accorse solo dopo che avrebbe dovuto inseguirlo. Iniziò a correre seguita dal Drago, saltarono diversi tronchi e molti ostacoli. Il cinghiospino si allarmò sentendo quei passi, nessuno dei due pensò che potesse essere ancora lì vicino. Shira saltò su un masso per avere altezza, mirò con l'arco alla preda ma era troppo veloce. Scese e riprese la corsa. Qualche secondo dopo raggiunsero la preda ma era già stata uccisa da un'altra freccia. Vi era un uomo molto grosso con addosso una pelliccia d'orso sulle spalle, aveva anche una barba castana e molto lunga. Era accompagnato da un ragazzo, erano inginocchiati ad estrarre la propria freccia. L'arrivo di Shira sorprese entrambi, il ragazzo incrociò lo sguardo di lei. Midir arrivò quasi subito dopo. L'uomo si alzò con un pò di fatica a causa del peso, sorrise ad entrambi.
'Avevo ragione, era la preda di qualcun altro. Vi chiedo scusa se l'abbiamo uccisa noi ma stava fuggendo e rischiava di travolgere mio figlio.'
Midir si fece avanti 'Nessun problema, dispiace a noi per avervi messo in pericolo.'
'Lezione di caccia?' domandò l'uomo.
'Si. Ed anche voi, sembra.' dedusse Midir.
'Si, é così. È la prima caccia di mio figlio Termor. Ha insistito tanto nel trovare un cinghiospino come sua prima preda. Pivello.' rise lui.
'Già...' il Drago accennò una risata guardando Shira 'Una scelta da pivelli.'
Lei aveva capito benissimo che Midir si riferiva a lei. Ripose l'arco facendo finta di nulla. L'uomo porse la mano 'Sono Bulkor, Jarl del villaggio Wuspegor. Lui é mio figlio Termor.'
Il Drago gli strinse la mano 'Koda, sono un mercante. Lei é Shira, la mia protetta.'
'Indossate abiti di Springfell, sarete senza dubbio mercanti nobili. Cosa porta voi del vostro ceto fin qui?'
'Oh no, non siamo nobili.' rispose Midir 'Eravamo solo di passaggio, venivamo da Calamo. Gli abiti di Calamo non ci permettevano di passare inosservati. Sa, nessuno a Springfell comprerebbe qualcosa da dei straccioni.'
'Oh ti capisco bene, quei tipi sono così accecati dall'oro che non vedono oltre il loro bagliore. Poveri stolti.' Bulkor sorrise 'Voglio farmi perdonare per aver ucciso la vostra preda, siete ospiti nel mio villaggio per un grande banchetto. Non accetto rifiuti!'
Midir non voleva accettare, l'idea di stare in mezzo a troppa gente era pericolosa. Ma Shira aveva bisogno di un posto più caldo in cui dormire, magari mangiare qualcosa di diverso e stare con altra gente. Accettò, Bulkor si caricò in spalla il cinghiospino credendo che "Koda" non ce l'avrebbe fatta. I due parlarono incamminandosi verso Wuspegor, Midir colse l'occasione per tornare a sentirsi umano anche se per un solo giorno. Termor rimase dietro i due adulti ma accanto a Shira, provò ad avere una conversazione con lei.
'Dunque... venite da Calamo.'
'Shadowmourne. Veniamo da lì.' disse lei.
'Oh, quindi... siete mercanti itineranti. Viaggiate molto?'
'Si, abbastanza.' rispose Shira con un sorriso.
'E lui? Sei la sua protetta, non é tuo padre. Giusto?' domandò ancora Termor.
'No, non sono sua figlia. Lui mi...' Shira esitò a rispondere 'Diciamo che mi ha accolta quando non avevo nessuno.'
Il ragazzo annuì 'Capisco. Allora é una persona molto importante per te.'
Shira sorrise 'Si. Si, lo é.' cambiò discorso per non parlare troppo di Midir 'Dunque tu... sei il figlio dello Jarl. Sarai Jarl anche tu?'
'Questo non lo so. Mio padre vorrebbe così ma lo Jarl viene scelto in una competizione con i giovani del villaggio. È una gara a chi porta la preda più grossa ed anche a chi mangia di più. Puoi ben capire che non voglio diventare grosso e... beh... grasso.' ridacchiò con lei 'Ma é il desiderio di papà. Lo era suo padre, lo é lui e vorrebbe che io sia il prossimo.'
'E tu? Cosa vorresti fare?' domandò la ragazza.
'Io vorrei... essere un comune cacciatore. Prendere decisioni importanti per il villaggio non fa per me.' Termor notò che Shira non lo stava guardando, i suoi occhi erano fissi davanti a lei 'M-ma non significa che io abbia paura di prendere decisioni! Anzi, quelle che prendo sono anche ferme. Ho molto coraggio.'
'Allora non avrai problemi a diventare il prossimo Jarl, no?' chiese Shira.
'No... infatti.'
Lei non capiva perché il ragazzo non volesse diventare Jarl se si riteneva all'altezza del compito. Raggiunsero il villaggio di Wuspegor, era più grande di quel che pensavano. Bulkor presentò Koda e Shira come loro ospiti di un banchetto di benvenuto. Il loro arrivo attirò molto l'attenzione degli abitanti, era effettivamente ciò che Midir voleva evitare a tutti i costi. Mentre lui era accerchiato da donne e uomini, Shira era più circondata dai suoi coetanei. Era la prima volta che tutti loro vedevano dei forestieri, per di più mercanti. Avevano senza dubbio molte storie da raccontare, esperienze ed avventure.
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Midir, il Drago Nero [COMPLETA]
Fantasy#1 in DRAGO 15/09/2020 #3 in FANTASY 9/10/2020 I Draghi, un tempo potenti esseri che regnavano sia nei cieli che sulla terra ferma, sono ormai estinti. Insegnarono agli umani le arti arcane e donarono loro la conoscenza necessaria per usare al megli...