Inevitabile

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Midir salì quelle scale, sembravano non finire mai. Ogni passo lo avvicinava alla fiamma nera di Sarkath, lo avvicinava all'ultimo Cavaliere: Morte. Arrivò fino in cima, la fiamma stava su una fiaccola per terra. Midir fece qualche passo prima che uno straccio scendesse dal cielo coprendo la fiamma. Lo straccio si alzò, assunse la forma di una veste coprendo il Cavaliere. Morte alzò le braccia facendo scendere le maniche, mostrò le sue braccia scheletriche allargandole. Midir avanzò ancora senza timore, arrivò tra le sue braccia lasciandosi stringere.

'Molti anni sono passati e riconosco ancora il viso del mio piccolo draghetto.'

Il Drago nero sorrise 'Ciao, madre.'

Morte tenne le mani sulle sue spalle guardandolo da cima a fondo 'Hai un nuovo corpo, hai finalmente scelto di crescere.'

'Per necessità.' replicò lui 'Sai perché sono qui.'

'Purtroppo non per fare visita a tua madre.' gli accarezzò il viso 'Sei qui per la fiamma di tuo padre. Hai dato la caccia alle sue parti, non dirmi che stai seguendo la crociata di quello stupido di Kerseoss.'

Midir scosse la testa 'Niente di così stupido. Voglio impedirgli di radunarle e farlo tornare in vita.'

'Lo so, ti stavo prendendo in giro.' rise la Morte 'Osservo te e quella ragazza sin dall'inizio.'

'Dunque mi stavi spiando?'

Lei rise ancora di più, si allontanò librandosi in aria con molta leggerezza. Alzò un pò le mani, intorno a loro comparvero scene animate di tutti coloro che Midir e Shira avevano ucciso. Ricordi che giravano intorno a loro 'Io tengo traccia di tutti coloro che hanno perso la vita. Ti ho perso per moltissimo tempo. Poi hai ucciso dei malviventi a Molag e sei ricomparso. Da quel momento in poi non ti ho più perso di vista. Quel che mi chiedo é perché tu desideri così tanto recuperare la fiamma nera. È al sicuro con Togorash, neanche Kerseoss sarebbe così stolto da provare a prenderla.'

'Non é al sicuro con Togorash.' rispose Midir 'Kerseoss ha molti seguaci, devo prendere le parti di Sarkath e nasconderle in un luogo più sicuro. Persino Keltuz, figlio di Togorash, é convinto che questo posto non sia sicuro.'

La Morte lo osservò in silenzio fluttuandogli intorno 'A guidare Keltuz é la paura che possa accadere qualcosa al suo regno, al popolo ed a suo padre a causa delle Scaglie di Drago. Ma tu? Sei realmente sicuro che sei qui per nascondere le parti di Sarkath?'

Midir iniziava a nutrire sospetti 'Cosa stai insinuando?'

'Dove hai nascosto il corno e la scaglia di tuo padre?'

'Le ho qui, dentro di me.' rispose lui toccandosi il petto.

La Morte fece un'altra domanda 'Eppure sai perfettamente cosa accadrà quando le parti di Sarkath saranno riunite in te. Tu sei l'ultimo pezzo per riportarlo tra noi.'

Il Drago nero stava per rispondere, si bloccò rendendosi conto cosa stava facendo. Per riportare Sarkath tra loro, le sue parti dovevano riunirsi nelle ceneri di suo figlio. Perché Midir stava inconsciamente riportando in vita suo padre? Conosceva il modo, quindi perché stava accogliendo in sé gli altri pezzi necessari per completare il puzzle? Midir fece un passo indietro, scosso e sconvolto.

'No... no, no, io... che diamine sto facendo?'

'Oh, Midir...' Morte si avvicinò a lui 'Eri convinto di metterli al sicuro quando invece stavi solo facendo il suo gioco. Questo viaggio, questi incontri con Kerseoss, é servito tutto a farti credere di stare facendo la cosa giusta. Hai affrontato il tuo mentore ma il vero nemico sei sempre stato tu.'

Il Drago nero gridò 'NO! Non é possibile!' si guardò le mani 'Lui mi stava manipolando... ed io non lo sapevo...? Come fai a saperlo? Come... come puoi esserne sicura?'

'Tu sei nato dalle ceneri di tuo padre, sei strettamente legato a lui. Lo so perché sono stata io a strappare via quelle stesse ceneri dal suo petto.' rispose lei 'Sono stata io a darti la vita insieme a lui, conosco il vostro legame e quanto forte sia la sua influenza su di te. Hai già sentito la sua voce.'

'Prendi la fiamma...'

Il Drago nero strinse i denti mettendosi le mani sulla testa 'NO! VA VIA!'

'Prendila!'

Morte gli prese il viso 'Sono desolata... ma non puoi sfuggirgli. Lui é inevitabile. Vorrei poter fare qualcosa per aiutarti, qualunque. Non ho mai voluto questo, non ho mai voluto nulla di tutto questo per te. Ti chiedo scusa, figlio mio.'

'STRAPPALE LA FIAMMA DAL CORPO!'

Midir non riuscì a controllarsi, la sua mano venne ricoperta di scaglie. Attraversò le vesti della Morte e prese la fiamma, quando la tirò fuori le vesti caddero per terra prive di vita. Il Drago nero versò una lacrima, quella mano si era mossa contro la sua volontà. Cadde in ginocchio rendendosi conto che era ormai troppo tardi. La fiamma di Sarkath si propagò lentamente sulla sua mano, stava iniziando a bruciare il suo corpo. L'illusione e l'idea di star facendo la cosa giusta gli erano state forzate nella sua mente da Sarkath. Per questa ragione Kerseoss non si intromise nel fermarlo quando erano a Calamo, per questa ragione il Drago blu permise a Midir di prendere anche la scaglia dopo averlo aiutato.

Quegli scontri erano solo una messa in scena per non fargli sospettare nulla sull'influenza del padre. Come ultimo gesto, Midir provò a fermare il fuoco nero usando l'altra mano ma venne anch'essa avvolta. Era troppo tardi, Sarkath stava tornando e nessuno poteva impedirlo. Lui era davvero inevitabile. Pochi minuti dopo il ragazzo si alzò in piedi con un gran sorriso, si guardò le mani. Allargò le braccia alzando la testa verso il cielo, venne avvolto da un'aura nera mista al viola.

'Sei sempre stato ingenuo, figlio mio. Eri così concentrato su Kerseoss ed i suoi seguaci che non ti sei accorto di cosa stava accadendo a te.' si mise a ridere 'Hai seguito i miei ordini credendo che fossero le tue volontà. Un burattino nelle mie mani. È tempo di tornare indietro. Ho una razza di Draghi da riportare alla sua antica gloria.'

Sarkath abbandonò quel luogo, attraversò la porta ritrovandosi Keltuz. Il mago gli sorrise 'Hey, ce l'hai fatta! Hai recuperato la fiamma?'

'Si...' rispose il Drago nero 'Ho preso tutto ciò che mi serviva.'

Afferrò Keltuz per la gola, stava per rompergli il collo. L'intervento di un soldato ancora cosciente fu abbastanza da salvare la vita a Keltuz. Lanciò una palla di fuoco che venne parata con una sola mano, il giovane mago approfittò della distrazione per schioccare le dita vicino gli occhi di Sarkath. Lo schiocco generò scintille elettriche ed un bagliore, Keltuz venne lasciato cadere. Si rialzò subito e corse verso la porta, tese la mano per aiutare il soldato ma venne ucciso da un raggio del Vuoto. Keltuz si spaventò, perse l'equilibrio cadendo contro il muro. Prima di chiudere la porta vide Sarkath alzare le braccia, i corpi di tutti quei soldati divennero cenere che impazzì per tutta la stanza come se fosse un enorme sciame di mosche.

Keltuz chiuse la porta, non capiva cosa stava accadendo. Aveva solo compreso che Midir era impazzito, doveva essere successo qualcosa con l'ultimo Cavaliere. Difficilmente poteva immaginare che era appena sfuggito a morte certa per mano di Sarkath. Il primo Drago nero, il terrore della sua stessa razza e degli umani, era tornato in vita anche se non poteva ancora assumere il suo reale aspetto. Era ormai solo una questione di tempo.

Midir, il Drago Nero [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora