Capitolo 31

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Sono almeno 5 minuti che sto zitta senza dire niente...
Sto cercando le giuste parole da dire ma non le trovo!

Basta devo farlo sia per il bene suo che per il bene mio , non possiamo continuare così !

'Ana, lo so che forse ti ho sconvolta, ma sento che questo è il momento giusto e so che in fondo lo vuoi anche tu' mi dice Noah prendendomi le mani .

No! Non lo voglio ....

'Ana! Dobbiamo parlare immediatamente , non sai quello che mi è appena successo!' Mi dice gridando Brooke facendomi prendere un colpo.

'Brooke non ora , non vedi che stiamo parlando' la rimprovera Noah.

'Non mi interessa , quello che ho da dire io è più importante' gli dice Brooke prendendomi per il polso .

'Non credo proprio ! È di gran lunga più importante quello che ho io da dire' gli dice Noah.

'Io invece ho bisogno di aria' dico sciogliendomi dalla presa di entrambi per poi uscire da lì .

Perché non sono riuscita a dire A?
Ero sicura di voler mettere un punto a tutta questa situazione con Noah ma allora perché mi sono bloccata?

'Che ci fai tu qui fuori?' Mi dice qualcuno spaventandomi.

Dalla voce poi realizzo che è Christian .

'Avevo bisogno di aria , stavo soffocando lì dentro' dico sedendomi su una panchina .

'Capisco... le persone riescono a soffocarti a volte' dice sedendosi accanto a me .

'Non ho mai detto....' dico girandomi di scatto verso di lui ma lui mi ferma.

'Sei uscita da lì sconvolta , non penso che qualche opera d'arte ti abbia sconvolto così tanto' mi dice .

'Aspetta un attimo ma tu non eri arrabbiato con me?' Gli chiedo confusa.

Vorrei tanto sapere cosa frulla nella testa di questo essere bipolare!

'Arrabbiato per cosa? Per il bacio con Noah ? Io e te non stiamo mica insieme' mi dice secco.

Ma perché deve essere sempre così schietto? alcune volte è frustrante !

'Beh caro! Ma a quanto pare ti ha dato fastidio altrimenti non mi avresti risposto in quel modo stamattina, quindi evita di dirmi cazzate' gli dico infastidita .

'Anche tu ci vai giù pesante però ! forse diventare una privilegiata ti ha fatto acquisire troppo sicurezza in te stessa' .

'Senti chi parla! Che poi eri tu quello che voleva che provassi ad essere una privilegiata e ora che lo sono mi critichi' dico incrociando le braccia.

'Sempre con la risposta pronta è! Comunque lascia perdere , hai fatto bene ad accettare di essere una privilegiata , molte cose cambieranno' .

'Accettare? Io non ho mai accettato, mi hanno costretta , ho cercato di ribellarmi ma è stato inutile , in un certo senso avevi ragione , non possiamo fare sempre ciò che vogliamo , siamo i burattini dei nostri genitori e questo non cambierà mai' dico guardando il vuoto .

'No , per favore non dirmi che avevo ragione , perché altrimenti non saresti più tu... tu sei una che lotta per quello che vuole, sei piena di speranza e sogni, io invece no , con il tempo ho capito che questa cosa di te mi piace, nonostante io sia un tipo con i piedi per terra e molto razionale' mi dice sincero.

Wow, questo non me l'aspettavo ...

'Mi spieghi come faccio ? Non riesco più a lottare per niente, trasferendomi a Londra pensavo che avrei ricominciato tutto da capo , lottando per i miei sogni e ritrovando la felicità perduta ma invece si sono presentati altri problemi , per questo sto soffocando dentro e venire qua è stato uno sbaglio perché ora ancora più di prima mi sembra di non aver risolto niente' dico con le lacrime agli occhi.

A modo mio ...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora